Ministro Bonafede ci dica chi ha posto “i dinieghi o i mancati gradimenti” per Antonino Di Matteo al Dap.

Di Vincenzo Musacchio Ho ascoltato con molta attenzione l’audizione del dottor Antonino Di Matteo in Commissione Parlamentare Antimafia. Racconta con minuzia i fatti con tutta la loro vitalità, sembra quasi di riviverli. E’ il 19 giugno del 2018 quando Di Matteo va a parlare con il ministro della Giustizia per comunicare l’accettazione della direzione del Dap pensando sia solo una formalità. Appena di fronte al ministro, racconta Di Matteo, Bonafede mi disse: “Ho pensato al dottor Basentini, quale capo del Dap ed effettivamente poi ho visto che la richiesta. .…

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Io sto sempre con Di Matteo, non cambio idea per opportunismo

Si accertino responsabilità e collusioni, se vi sono state. Sto con Di Matteo quando ricerca la verità Di Vincenzo Musacchio Noi italiani siamo un Paese senza memoria. L’Italia rimuove il suo passato e conserva solo ciò che le fa comodo. È un paese, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per poi impantanarsi nella melma della politica corrotta. Se l’Italia avesse cura della sua memoria, si accorgerebbe di uomini cinici, distaccati dall’etica, insofferenti alla coerenza, e privi di qualsiasi tensione morale che siedono sugli scranni…

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Caso Di Matteo: no al DAP per ben due volte, perché?

Di Matteo afferma per ben due volte (lo ribadisce anche nella controreplica al ministro) che la scelta della direzione del DAP a Basentini è stata presa dopo che molti detenuti di spessore avevano chiaramente detto di temere la sua nomina. Un punto da chiarire presto Di Vincenzo Musacchio* Non m’interessa sapere se ha fatto bene o male Antonino Di Matteo a intervenire nella trasmissione di Giletti. Non m’interessa perché l’ha fatto ora e non prima. In questo momento m’interessa sapere perché un ministro della Repubblica Italiana prima chiama a dirigere…

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