Mafia in Puglia, la liberazione passa dalla libertà di stampa

di Marilù Mastrogiovanni Quello che hanno fatto Giulio Golia e Francesca De Stefano nella puntata de “Le Iene – Inside” del 27 aprile 2025 (clicca qui) è molto importante: dare una visione d’insieme delle mafie in Puglia, ancorandole storicamente e analizzandone la trasformazione da fenomeno folkoristico a mafia organizzata e imprenditoriale con diramazioni all’interno. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI

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Assolta anche in appello la giornalista Mastrogiovanni

Ma il calvario giudiziario non è finito per la pluripremiata cronista pugliese, già presidente della giuria del premio giornalistico dell’Unesco. La aspettano ancora molti processi per diffamazione a Lecce, paradossalmente sugli stessi fatti Confermata in appello presso il Tribunale di Lecce (presidente del collegio giudicante: giudice Domenico Toni; relatrice: giudice Antonia Martalò) l’assoluzione della giornalista Marilù Mastrogiovanni, difesa dall’avv. Roberto Eustachio Sisto dello studio FPS di Bari. Quanto aveva scritto nelle sue inchieste sulla malagestione dei rifiuti nel basso Salento è tutto vero. La direttrice del Tacco d’Italia non ha.…

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Afendi, omicidio di una mafia che non si dice

Antonio Afendi, boss emergente della sacra corona unita di Casarano (Lecce)

Casarano (Le): riflessione a margine dell’assassinio del boss emergente della sacra corona unita del sud Salento di Marilù Mastrogiovanni Ucciso Antonio Afendi, il compagno della vedova di Augustino Potenza, boss del clan Montedoro-Potenza della sacra corona unita, la quarta mafia, a sua volta ucciso a colpi di kalashnikov.. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI

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Mazzola, “un’ostinata” giornalista che non ha smesso di indagare nell’omertà diffusa

Pubblicate le motivazioni della sentenza di condanna della boss Monica Laera che aggredì, picchiò e minacciò l’inviata Rai Maria Grazia Mazzola. Il giudice Anglana descrive il contesto di omertà a Bari, riconoscendo l’alto valore del giornalismo d’inchiesta Di Maria Grazia Mazzola* Quella coltre di silenzi attorno al clan Strisciuglio-Caldarola nel quartiere Libertà di Bari. In sentenza e agli atti del Giudice, il valore del mio lavoro. Lo scrive il Giudice, avevo ragione: il Giudice parla di omertà e silenzi, chi. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio…

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Eni, Ecolio2, Monteco: “Aia macroscopicamente illegittima”, 15 indagati per smaltimento abusivo di rifiuti pericolosi

Tutto parte dalla puzza. Seguendo la scia delle esalazioni dalla puzza di zolfo, il Tacco d’Italia oltre un anno fa, aveva scoperchiato un vaso di Pandora che collegava l’Eni con Ecolio 2 e Monteco. Arpa e alcuni Comuni, con Legambiente, Italia Nostra e Lilt, con i loro esposti avevano spinto la Procura di Lecce ad aprire un fascicolo. Ora, l’inchiesta coordinata dalla procuratrice Elsa Valeria Mignone e dal procuratore Guglielmo Cataldi è giunta a conclusione. L’autorizzazione AIA è ritenuta dalla Procura di Lecce macroscopicamente illegittima: non potevano smaltire le tonnellate…

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Inchiesta giornalistica sui rifiuti nel Salento, assolta direttora de Il Tacco d’Italia

Marilù Mastrogiovanni direttora foto

Marilù Mastrogiovanni era finita sotto processo per diffamazione dopo articoli pubblicati nel 2017. Venne anche ritratta in una fossa su manifesti di 6 metri per 3, affissi a Casarano su numerose plance. E la testata finì sotto sequestro a seguito di querela e richiesta della holding Igeco S.p.a. L’avvocato Roberto Eustachio Sisto: “Ristabiliti libertà di manifestazione del pensiero e principio diritto cronaca” di Stefania De Cristofaro Casarano – Nessuna diffamazione. La direttora de Il Tacco d’Italia, Marilù Mastrogiovanni, non offese la reputazione degli ex. . . Per leggere l’articolo completo…

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Lecce, gasdotto Tap: raffica di condanne per gli attivisti

Sentenza del Tribunale sulle manifestazioni avvenute tra il 2017 e il 2019 nel cantiere e nella città: su 92 imputati, 67 sono stati ritenuti colpevoli di una serie di reati, da violenza privata e lesioni ai danni di uomini delle forze dell’ordine, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, danneggiamento di mezzi e di recinzioni del cantiere Tap e accensione fumogeni. Società parte civile. di Stefania De Cristofaro LECCE – Stesso giorno, diverso significato: da una parte gli attivisti che il gasdotto Tap non lo. . . Per…

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Il danno e la beffa: PET TC prima senza collaudo per anni, ora rotta

Milioni di soldi pubblici spesi senza che il diritto alla salute venga garantito fino fino in fondo. Chi pagherà? Il responsabile unico del procedimento Antonio Leo è “uccel di bosco” in altro nosocomio Di Marilù Mastrogiovanni   La pet tc dell’ospedale Vito Fazzi continua a rompersi. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso: saggezza popolare, di derivazione dantesca. Nel XXIX canto dell’Inferno troviamo il verso “credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa”, che poi nella sua versione idiomatica darà origine a…

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Parabita, Commissario straordinario Cantadori: mafia fenomeno trasversale

/L’INTERVISTA/ Il bilancio di due anni di gestione commissariale del Comune sciolto per mafia: interventi straordinari mai fatti prima, come la costituzione di parte civile in un processo per abuso edilizio. Sulla mafia: “Sottovalutazione del fenomeno, non adeguato sentimento di condanna da parte della popolazione” Di Marilù Mastrogiovanni Andrea Cantadori è da due anni commissario straordinario a Parabita, comune di 9.127 anime a pochi kilometri da Gallipoli, nel Salento. Sciolto per mafia nel. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI

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Effetto domino su Igeco: revocata concessione porto turistico di Brindisi

Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità portuale, con proprio decreto revoca la concessione alla società per azioni “Bocca di Puglia”, di cui è socia Igeco spa raggiunta da interdittiva antimafia di Marilù Mastrogiovanni L’effetto domino, per Igeco spa, raggiunta da interdittiva antimafia, non era scontato. Era auspicabile, dal momento che la holding vanta partecipazioni con enti pubblici per la gestione di porti e infrastrutture. Enti pubblici, come il Comune di Brindisi, in affari. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI

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