Morto di carcere. Ma Antonio Fiordiso si poteva salvare

Di Marilù Mastrogiovanni Nelle cinquantacinque pagine dell’autopsia sui resti di Antonio Fiordiso, morto a 32 anni nell’ospedale Moscati di Taranto, è raccontato il dramma dei suoi ultimi mesi di vita, trascorsi tra ricoveri e detenzione. La relazione porta la firma di Alberto Tortorella, medico legale e Salvatore Silvio Colonna, anestesista rianimatore, consulenti tecnici incaricati dalla sostituta procuratrice Maria Grazia Anastasia, che ha disposto “accertamenti tecnici irripetibili”, come aveva richiesto il giudice delle indagini preliminari Pompeo Carriere. Il gip ha infatti accolto accogliendo la richiesta di Oriana Fiordiso, zia di Antonio…

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