di Fernando Greco DIDASCALICA MONUMENTALITA’ Terzultimo cimento operistico del Genio Bussetano prima di “Otello” e “Falstaff”, “Aida” appare capolavoro di sintesi tra l’esigenza di una coralità monumentale e la ricerca di un’immediatezza drammaturgica intimista e dal colore melancolico, ottenuta tramite una destrutturazione delle convenzioni musicali ottocentesche che già guarda alla modernità, al nuovo sinfonismo europeo, modernità che Verdi avrebbe raggiunto in maniera completa. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI
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