Identificata una rete criminale operante tra Barcellona, Roma e Madrid. Sequestrati oltre 3 chili di eroina e 8 di cocaina provenienti da Brasile e Sudafrica. Il successo della cooperazione tra Guardia Civil spagnola e Guardia di Finanza italiana
Si legge nel rapporto della Direzione investigativa antimafia del 1° semestre del 2018 (pag. 327) che “la necessità di contrastare sul piano internazionale il fenomeno mafioso, ha spinto la Dia a investire importanti risorse nella cooperazione, attraverso la promozione, nel contesto europeo, della ‘[email protected]’, di cui Dia è capofila. Si tratta di un innovativo canale info-investigativo che, sotto il coordinamento di Europol, agevola lo scambio di informazioni sulle organizzazioni strutturate. Obiettivo è contrastare le proiezioni criminali ed economico-finanziarie dei sodalizi transnazionali, attraverso attività preventive e giudiziarie, con la costituzione di ‘Squadre Investigative Comuni’. Nel solco di questa iniziativa, “Operación Johans” è sicuramente un esempio produttivo di collaborazione tra Istituzioni di paesi diversi. Condividere prassi e mezzi per far fronte alla diversità degli ordinamenti giuridici dei vari Stati, all’inefficacia controproducente di alcune leggi come nel caso della Germania o al vuoto legislativo come in Olanda.
Versione italiana a cura della Redazione del Tacco d’Italia
La Guardia Civil, nel quadro dell'”Operazione Johans“, insieme alla Guardia di Finanza italiana, ha smantellato un sodalizio malavitoso dedito all’introduzione di eroina e cocaina in Spagna e in Italia dal Sudafrica e dal Brasile. Tre persone di nazionalità spagnola e una di nazionalità somala sono state arrestate come presunti autori di reati contro la salute pubblica, traffico di droga e affiliazione criminale. A seguito dell’attività di polizia congiunta, sono stati recuperati e sequestrati 3 chili di eroina (a Barcellona) e 8 di cocaina (a Roma).
L’indagine è iniziata (ad aprile 2018) con il fermo di un cittadino di nazionalità spagnola su indicazione del T-1 (Tribunale di prima Istanza e Istruzione) di Barcellona – El Prat durante il tentativo dello stesso di entrare in territorio nazionale con un carico di 3 chili di eroina nascosto nel doppio fondo di una valigia registrata su un volo proveniente dal Sudafrica.
Muovendo da questo episodio, la Guardia Civil ha iniziato a lavorare su nuove linee di indagine che hanno portato all’identificazione di una rete criminale operante tra Barcellona, Madrid e Roma. È stato così formato un gruppo di lavoro congiunto tra agenti dell’Unità di polizia giudiziaria della Guardia Civil di Barcellona e agenti della Guardia di Finanza di Roma. Il lavoro in team ha consentito uno scambio fluido di informazioni e collaborazione tra i due Paesi. Dalle indagini si è appreso che la droga (eroina e cocaina) trafficata giungeva in Europa direttamente dal Brasile e dal Sudafrica, e che destinazioni finali erano le città di Barcellona e Roma.
A luglio 2018, la Guardia di Finanza ha arrestato un messaggero dell’organizzazione, un cittadino spagnolo, al controllo doganale all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, mentre cercava di entrare in Italia con 4 chili e 250 grammi di cocaina nascosti nel suo bagaglio su un volo dal Brasile. Il mese successivo, il secondo arresto, ancora a Roma: la Guardia di Finanza ha bloccato un uomo mentre cercava di entrare in Italia con 3 chili e 995 grammi di cocaina. Successivamente, alla fine del mese di ottobre, è stata anche effettuata una perquisizione domiciliare a Madrid e a Barcellona. L’operazione ha permesso di rinvenire attrezzature informatiche, telefoni cellulari e documenti per il trasferimento di denaro.
Ricostruendo la struttura e il funzionamento del sodalizio criminale, gli agenti hanno descritto un sistema organizzato in due tronconi: uno agiva tra Madrid e Barcellona ed era incaricato di arruolare i “messaggeri” (autisti) per il trasporto, e l’altro, di Roma, spacciava droga sia nei luoghi di origine che in quelli di destinazione, occupandosi di finanziare l’organizzazione.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding