Mafia, hot chocolate

Non solo droga. La rete logistica creata da Vincenzo Crupi, secondo gli inquirenti, è stata utile per contrabbandare anche cioccolato Lindt rubato, del valore di milioni di euro

Fonte: https://www.reuters.com/investigates/special-report/italy-mafia-flowers/ 

Versione italiana a cura della Redazione del Tacco d’Italia

Una carico di palline di cioccolato Lindor è stato trafugato da un hub nei pressi di Lodi, in Italia, tra aprile e agosto 2014. Si parla di circa 175 tonnellate di cioccolato del valore di 5 milioni di euro all’ingrosso e di 12 al dettaglio.

Lo spostamento di questa scorta rappresentava un enorme problema logistico. Crupi è stato contattato da un venditore di fiori di Roma (precedentemente condannato per traffico di droga) che, secondo la polizia, lavorava per i ladri di cioccolato e credeva che la rete internazionale di Crupi fosse l’ideale per scaricare una parte del cioccolato. Quando la polizia olandese ha fatto irruzione negli uffici della Fresh BV di Crupi, ha trovato del cioccolato immagazzinato, ma non ha sospettato fosse stato rubato. A dicembre 2015, quando un camion ha lasciato “Fresh BV”, trasportando circa 15 tonnellate di cioccolato, la polizia è intervenuta.

Altre 20 tonnellate di cioccolato sono state sequestrate a sud di Roma, ma non erano in possesso di Crupi. Gli investigatori dicono anche che i contenitori refrigerati che trasportano 25 pallet di cioccolato rubato sono stati inviati in Canada, e una quantità sconosciuta è stata conservata a Siderno. Giuseppe Belcastro, uno degli avvocati di Crupi, ha detto che il suo cliente nega di aver tentato di vendere beni rubati. Lindt & Sprungli, creatore delle palline, ha confermato il furto.

 

Fonte: https://www.reuters.com/investigates/special-report/italy-mafia-flowers/ 

Versione italiana a cura della Redazione del Tacco d’Italia

2/fine

 

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