DOSSIER/3 La Procura di Bari: “Polizza falsa presentata a Puglia Sviluppo”. La partecipata opera come organismo intermedio per la gestione degli incentivi alle imprese. Nei giorni scorsi perquisizioni nelle sedi della segreteria politica dell’assessore regionale Alfonso Pisicchio, del movimento politico Iniziativa Democratica, dell’associazione Bari al Centro e dell’abitazione di Enzo Pisicchio, fratello dell’esponente della Giunta Emiliano. Indagati anche gli imprenditori Giacoma Punzo di Bari e Diego De Fecondo
Di Stefania De Cristofaro
- GLI SVILUPPI DELL’INCHIESTA DELLA FINANZA TRA DOCUMENTI E TELEFONATE INTERCETTATE
- POLIZZE FALSE PRESENTATE AGLI UFFICI DI PUGLIA SVILUPPO, SOCIETA’ IN HOUSE DELLA REGIONE
- L’IPOTESI DI CORRUZIONE PER AVER RICEVUTO LA PROMESSA DI ASSUNZIONI
- PERQUISIZIONI ANCHE NELLA SEDE DELLA SEGRETERIA POLITICA DELL’ASSESSORE REGIONALE
BARI – Concessione di contributi milionari dalla Regione in favore di società private, tramite “polizze false presentate agli uffici di Puglia Sviluppo”, a fronte della “promessa di assunzioni” per parenti e amici nelle aziende ammesse ai finanziamenti pubblici.
Secondo la Procura di Bari, ci sono gli estremi della truffa e della corruzione quest’ultima declinata sotto forma di utilità, ossia posti di lavoro, in favore di persone indicate da nomi di punta del panorama locale: Enzo Pisicchio, fratello dell’assessore regionale all’Urbanistica, Alfonso, indagato, e Giacoma Punzo, imprenditrice, il cui nome viene messo dai finanzieri in relazione alla disponibilità dei locali della Elettrotecnica Italiana Smart srl.
GLI SVILUPPI DELL’INCHIESTA DELLA FINANZA TRA DOCUMENTI E TELEFONATE INTERCETTATE
L’incrocio fra una parte della documentazione acquisita dai finanzieri e alcune telefonate intercettate nelle ultime settimane, ha convinto il sostituto procuratore di Bari, Claudio Pinto, della necessità di approfondire l’iter amministrativo relativo alla “concessione di un finanziamento di tre milioni di euro, come prima tranche rispetto all’importo complessivo di 6,2 milioni di euro, in favore della società Nir srl con sede legale a Bari e operativa a Modugno, di Diego De Fecondo”, nato a Due Carrare, in provincia di Padova.
“E’ emerso il contributo concorsuale di Enzo Pisicchio, detto Roberto, e di Giacoma Punzo”, stando alla tesi sostenuta al momento dal pm. Contributo dei due nella “concessione del finanziamento alla società di Diego De Fecondo”. O meglio, “nella successiva fase della preparazione della polizza prezzo gli uffici di Puglia Sviluppo, deputati alla fase istruttoria”.
Stando a quanto accertato sino ad ora, la polizza è da ritenersi “falsa” e Pisicchio-Punzo, in coppia, sono accusati di essere stati gli “istigatori/determinatori della condotta”. Ipotesi che i due professionisti hanno smentito con forza, in attesa di essere ascoltati direttamente dal sostituto procuratore.
La tesi accusatoria è che entrambi, essendosi
“interessati in prima persona al finanziamento regionale per la Nir di De Fecondo”, abbiano “ottenuto da quest’ultimo la promessa di assunzione nella Nir di personale da loro indicato”.
Posti di lavoro in favore di conoscenti, tra familiari e amici o amici di amici.
POLIZZE FALSE PRESENTATE AGLI UFFICI DI PUGLIA SVILUPPO, SOCIETA’ IN HOUSE DELLA REGIONE
“Il meccanismo fraudolento non è un caso isolato, poiché vi sono elementi per ipotizzare che sia stato ripetuti in favore di altre persone”. Per questo motivo, i finanzieri stanno esaminando altra documentazione raccolta negli uffici di Puglia Sviluppo, la società in house della Regione Puglia, nata per seguire la gestisce di buona parte degli strumenti regionali di incentivazione per le imprese. “Può farlo in qualità di organismo intermedio della Regione Puglia o di gestore diretto degli strumenti finanziari”, si legge sul sito internet. “Questi interventi nella programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 hanno consentito di sostenere il sistema produttivo negli anni della crisi, promuovendo investimenti, competitività e occupazione”.
I numeri che si riferiscono a Puglia Sviluppo e ne raccontano le attività sono importanti e sono pubblici, in ossequio al principio della trasparenza. “Sono stati movimentati investimenti per 3,5 miliardi di euro (di cui 2 miliardi per investimenti e 1,5 miliardi per l’accesso al credito), generata occupazione per 8.176 nuove unità lavorative e utilizzate risorse pubbliche per 980 milioni di euro”.
Perquisizioni sono state eseguite anche nelle “due sedi societarie della Nir srl dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria e nei locali aziendali della Elettrotecnica Italiana Smar srl, nella disponibilità di Giacoma Punzo”, così come si legge nel decreto.
Nei confronti di Punzo, De Fecondo ed Enzo Pisicchio, la Procura contesta l’ipotesi di truffa “sino a dicembre 2019, per aver presentato polizze fideiussorie false per procurarsi contributi, finanziamenti e mutui agevolati concessi oppure erogati dalla Regione Puglia”. Gli indagati nei modi e nei tempi previsti, potranno chiarire le proprie posizioni. L’avvocato Antonio Falagario, del foro di Bari, difensore di Punzo, precisa che la professionista non è mai stata titolare della Elettrotecnica Italiana Smart di cui si legge nel decreto di perquisizione, ma risulta amministratrice della società di consulenza Icem, in liquidazione.
L’IPOTESI DI CORRUZIONE PER AVER RICEVUTO LA PROMESSA DI ASSUNZIONI
Per Enzo Pisicchio c’è l’ulteriore ipotesi di corruzione, in concorso con il fratello Alfonso, componente della Giunta Emiliano, con riferimento alla “selezione e assunzione di personale da impiegare alle dipendenze delle società Golem Plus srl e Plus Innovation srl”, dopo le aggiudicazioni di appalti pubblici.
Golem Plus con Creset Spa e Arca Servizi risulta titolare della gara indetta dal Comune di Bari il 12 aprile dello scorso anno per l’affidamento delle attività di supporto alla gestione e riscossione dei tributi locali. Plus Innovation si è aggiudicata alla fine del mese di agosto 2019, la gara per l’affidamento dei servizi di prenotazione telefonica, Cup e ticket presso gli istituti di cura Saverio de Bellis di Castellana Grotta e Giovanni Paolo II di Bari.
Entrambe le srl, stando a quanto risulta dagli atti delle indagini, sono riconducibili all’imprenditore Giovanni Riefoli: è
“legale rappresentante della Golem e amministratore di fatto della Plus Innovation”.
PERQUISIZIONI ANCHE NELLA SEDE DELLA SEGRETERIA POLITICA DELL’ASSESSORE REGIONALE
Perquisizioni, inoltre, sono state disposte ed eseguite nei “locali sede del movimento politico Iniziativa Democratica, dell’associazione Bari al centro e della segreteria politica di Alfonso Pisicchio, per la ricerca di eventuale documentazione utili alle indagini. In particolare, quella “relativa all’assunzione di personale nelle società beneficiarie di contributi e finanziamenti pubblici o assegnatarie di appalti di fornitura di servizi”, tra “contratti di lavoro, curricula dei candidati, liste e fogli in excel”.
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