Forum delle Giornaliste del Mediterraneo, in un mondo lacerato dai conflitti, donne costruttrici di pace

Giunto quest’anno alla sua settima edizione, il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo, creato e diretto da Marilù Mastrogiovanni, dà voce alle testimonianze dirette e al ruolo chiave delle donne portatrici di pace nei Paesi lacerati dai conflitti. Appuntamento a Bari dal 22 al 25 novembre

di Valentina Isernia

Un faro sulle pratiche di costruzione di pace messe in atto dalle donne nei territori devastati dalle guerre. E’ la luce che promette di accendere la settima edizione del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo, divenuto ormai appuntamento fisso, di respiro internazionale, nel territorio pugliese e che si svolge ogni anno a ridosso della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”

Grazie alla comunione di intenti di esperte, attiviste, giornaliste e testimoni impegnate nella difesa dei diritti umani, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e sotto l’egida dell’Unesco, in questa edizione la riflessione si concentrerà sui “Corpi, ecosistemi, comunità: smembrati dai conflitti, ricuciti dalle donne”, valorizzando le pratiche di costruzione di pace messe in atto dalle donne nei territori devastati dalle guerre.


“Assistiamo ad una informazione di guerra spesso “pornografica”: il soffermarsi compiaciuto sui dettagli, il non rispetto della privacy delle vittime, la negazione delle voci di chi si oppone alla guerra, di chi dissente, e di chi ricostruisce. Con il Forum di quest’anno puntiamo l’attenzione sull’azione di costruzione di pace attuata dalle donne, che tessono relazioni e mettono in pratica la pace non intesa come tregua, ma come azione di prevenzione e di contrasto preventivo alla guerra” dice la giornalista Marilù Mastrogiovanni, fondatrice e direttrice del Forum, già presidente della giuria del World Press Freedom Prize Guillermo Cano di Unesco, il premio mondiale per la libertà di stampa che ogni anno viene assegnato a un/a giornalista che si distingue per l’impegno al servizio delle libertà di stampa e di espressione. “Per questo anche quest’anno il Forum si impegna a dare voce alle giornaliste che ogni giorno, raccontando e approfondendo i fatti, anche mettendo a rischio la propria vita, diventano human rights defenders, difensore dei diritti umani. 

La nostra bussola sarà la dichiarazione dei diritti delle donne scaturita dalla conferenza mondiale delle donne a Pechino e dalla Risoluzione 1325 dell’ONU e il profondo convincimento che la libertà di stampa e di espressione, insieme alla conoscenza, sono diritti umani inviolabili”

Questo imponente lavoro di networking, e tutto quanto emerso negli eventi di sensibilizzazione e formazione, saranno la base per sviluppare tre position paper sull’Agenda DPS-WPS rispetto alle tematiche proposte dal Forum “Donne Pace e Sicurezza”, ossia i conflitti ideologici, sociali, politici, religiosi, ambientali in tre aree di crisi: Afghanistan, Ucraina, Sahel. I position paper saranno poi divulgati e pubblicati sul sito del progetto e dei partner.

L’Università di Bari “Aldo Moro” (con il Dipartimento Formazione, Psicologia, comunicazione, Master in Giornalismo e Balab, Centro per l’innovazione e la creatività), che fin dalla prima edizione ha condiviso la spinta valoriale e formativa del progetto, ospiterà le sessioni d’incontro che si terranno dal 22 al 25 novembre, inserendole nel percorso formativo del dottorato di ricerca in “Scienze delle relazioni umane” e riconoscendo i crediti universitari per gli studenti. Gli incontri saranno trasmessi in diretta sul canale YouTube del Forum e sulle pagine Facebook del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo, Fondazione Pangea onlus, Master in Giornalismo dell’Università di Bari, Giulia giornaliste, Idea Dinamica scarl.

Organizzato da Fondazione Pangea e dall’Associazione Giornaliste del Mediterraneo, in collaborazione con il Corecom Puglia, l’Università di Bari, la cooperativa di giornalisti IdeaDinamica, Giulia Giornaliste, già presente sui tavoli di Unesco, Onu, Osce, Anna Lindh foundation, l’iniziativa ha il patrocinio della Federazione nazionale della stampa italiana, di Assostampa e dell’Ordine dei giornalisti delle Puglia.
L’Ordine dei Giornalisti, ha inoltre previsto l’assegnazione di crediti formativi anche per i colleghi che assisteranno ai panel, tramite iscrizione al portale formazionegiornalisti.it.

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