Installazioni multimediali e interattive per esplorare storia e tradizioni, riconoscendosi nel senso di appartenenza alla stessa comunità
di Chiara Idrusa Scrimieri
Nasce a Cavallino l’Archivio in Movimento.
Chiusa la prima fase di studio delle fonti e ricerca sul campo dei mesi scorsi, sono ora in corso gli allestimenti multimediali che narrano il territorio di Cavallino e il suo patrimonio immateriale di saperi, storie e tradizioni. In biblioteca, perché il progetto (curato da Artèteca: Chiara Idrusa Scrimieri, Barbara Boccuzzi, Cristian Cuna, Francesca Russo) è finanziato dal programma SMART IN – Community Library della Regione Puglia, destinato a implementare l’infrastruttura delle biblioteche comunali e a farne presidi culturali di comunità.
Il Comune di Cavallino coglie il senso dello “storytelling”, elencato tra le attività finanziabili del bando pubblico, individuando in esso la possibilità di affiancare all’estensione diffusa della biblioteca comunale Gino Rizzo nei parchi del paese un’infrastruttura multimediale e interattiva per la narrazione e la valorizzazione del suo territorio. È così che si apre per noi la possibilità di sviluppare un ragionamento attivo da tempo: avviare una ricerca etnografica audiovisiva sul paesaggio ambientale e culturale contemporaneo, indagare le trasformazioni dei nostri luoghi, farne soggetto di racconto in un processo condiviso con la comunità.
L’Archivio in Movimento di Cavallino nasce quindi come sperimentazione di un metodo etnografico: esplorazione libera e percettiva delle identità sedimentate nel tempo, studio e approfondimento bibliografico, dialogo col territorio e animazione della comunità potenzialmente narrante. Ci siamo chiesti: che senso può avere un progetto etnografico, oggi? Può contribuire, da un lato, ad acquisire consapevolezza di noi stessi, utile a farci abitare e vivere bene, proteggendoci dalla conformità ai modelli di sviluppo dominanti, compreso il marketing dozzinale del territorio e, dall’altro, a valorizzare la complessa identità locale, la nostra cultura? Consapevoli di far nostri interrogativi sostanziali della museografia contemporanea, quella dedicata ai patrimoni immateriali, ci ritroviamo così a costruire, in un angolo vivace di provincia, un nucleo di Museo Interattivo e Multimediale che racconta il territorio di Cavallino grazie all’ausilio del digitale e delle nuove tecnologie.
L’Archivio in movimento è un filo teso verso la memoria individuale e familiare, verso il racconto orale, e si basa sulla consapevolezza che la memoria di un luogo si esprime, consolida e tramanda su diversi ordini di scala, dalla coscienza storica alla tessitura di piccole storie del quotidiano, che tracciano nel tempo identità complesse ma distinguibili, generano senso di appartenenza, contribuiscono alla fisionomia dei luoghi in cui la comunità abita e vive.
Archivio, più che museo: ecco farsi spazio una struttura narrativa più dinamica, integrata agli spazi della biblioteca in virtù della sua disposizione diffusa ed anche interattiva
Un invito a toccare, cercare, esplorare attivamente stimolando un uso diverso e finalizzato dei dispositivi mobili che usiamo quotidianamente per altri scopi: un insieme di installazioni multimediali e interattive (con una distinzione tra area adulti e area bambini) per ascoltare testimonianze, storie, racconti dai propri concittadini e accedere a contenuti audiovisivi, schede di approfondimento, suoni; racconti per conoscere se stessi e riconoscersi nel comune senso di appartenenza a una stessa comunità. Sullo sfondo delle voci cittadine, c’è il paesaggio come lo abbiamo visto noi, con gli occhi del visitatore e dell’abitante contemporaneo, lasciato a una proposta visiva e sonora libera, dalla narrazione aperta e appena suggerita, vicina al linguaggio della video-arte: un paesaggio sorvolato, guardato attraverso lo spettro delle stagioni, cercato nel suono delle parole dei poeti e del passato. Non abbiamo pensato a un contenitore museale destinato alla fissazione di quel passato, ma a uno spazio narrativo dinamico, aperto ad accogliere il testimone del tempo.
Un progetto museografico e narrativo di questo tipo non poteva che prendere il via da un laboratorio di comunità. Abbiamo convocato la cittadinanza con una chiamata pubblica, chiedendole di partecipare al suo stesso processo di costruzione: non solo per l’attivazione della ricerca e il conferimento di storie e contenuti, ma per interrogarci collettivamente su quali strumenti possano essere utili a gestire, a livello locale, un bene culturale che non è un edificio, una parte del patrimonio architettonico o storico-artistico, ma un insieme articolato e organizzato di racconto dell’identità locale.
È plausibile pensare che ogni luogo possa costruire un suo Archivio di Comunità aggiornabile, in movimento, di cui la comunità è espressione dinamica e insieme custode nel tempo? L’Archivio in movimento di Cavallino è archivio della memoria collettiva e la scelta di posizionarlo nei locali della biblioteca comunale serve a rimarcare il ruolo sociale di uno spazio pubblico, che è sede di studio e ricerca ma anche di condivisione e cura delle relazioni di comunità. Se la biblioteca è luogo vivo, i cittadini sentiranno la naturale opportunità di andare a ritrovarsi tra le proprie storie, perché sanno che quel luogo le custodirà e renderà vive, stimolando l’ordito di nuove relazioni.
Storytelling del progetto su:
Instagram: ArchivioinMovimento Cavallino
Facebook: Cavallino. Storie in movimento
L’Archivio in Movimento (o Archivio di Comunità) di Cavallino è un progetto di Artèteca, associazione culturale che si occupa di produzioni audiovisive e multimediali, attività culturali e di animazione di comunità, nell’ambito di processi di innovazione sociale e culturale.
Progetto a cura di: Barbara Boccuzzi e Chiara Idrusa Scrimieri/Regia audiovisiva, contenuti narrativi e testi: Chiara Idrusa Scrimieri/Grafiche e progetto multimediale: Cristian Cuna/Sound design: Gianluigi Gallo/Voce off: Andrea De Luca/Immagini aeree: Roberto Leone/Postproduzione video: Guglielmo Bianchi/Musiche originali: Gabriele Panico/Immagini di repertorio: Giuseppe Pascali/Ricerca, progettazione e programmazione, sviluppo software interattivi e trust-relationship microcontrollori: Gabriele Manfreda/Laboratorio di comunità: Barbara Boccuzzi, Francesca Russo, Chiara Idrusa Scrimieri/Traduzioni: Barbara Boccuzzi/Consulenza e relazioni col territorio: Giovanna Rosato/Suggerimenti tematici, contatti, relazioni di comunità: Gianluca Marenaci, Stefano D’Aprile, Franca De Masi, Tonino Rizzo, Angelo Gigante.