di Marilù Mastrogiovanni
L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. L’aria è densa e i saluti sono abbracci tra vecchi amici. Sono tanti i ragazzi e le ragazze della “Generazione Bollenti spiriti” che hanno riempito l’aula del Balab, il centro per l’Innovazione e la creatività dell’Università di Bari, diretto da Gianluigi de Gennaro.
Da oggi quell’aula è intitolata a Guglielmo Minervini, visionario assessore alle Politiche giovanili della Regione Puglia e prima ancora giovanissimo sindaco di Molfetta, scomparso prematuramente.
Il luogo ideale per onorare la memoria di un piccolo grande uomo che, mosso da grande spinta ideale ed etica, ha aperto le porte dei palazzi, avvicinando la politica ai giovani. Anzi, invogliando i giovani a fare politica.
Quella bella, per il bene comune, quella della condivisione di idee e progetti. Quella di chi si rimbocca le maniche e poi per primo si sporca le mani, ma per fare, per lavorare, per progettare.
Ricordo ancora l’incredulità quando lessi le modalità di compilazione della modulistica per accedere ai finanziamenti di “Bollenti spiriti”: nessuna burocrazia, nessuna garanzia bancaria. Bisognava portare solo idee di valore e solo quelle venivano premiate. Un’iniezione di autostima, un impulso a volercela fare, a voler restare al Sud.
Con Bollenti spiriti sono nate start up che oggi sono società per azioni, oppure “semplici” lavoratori di artigianato o di cucina a km 0, oppure aziende che producono cultura, spettacoli per bambini, associazioni che creano biblioteche in carcere e ancora aziende editoriali.
Tra quelle piccole realtà c’è anche Il Tacco d’Italia, che proprio grazie a Bollenti spiriti trovò la spinta, anche economica, per produrre una web tv di qualità, vicina al territorio, aperta alle testimonianze delle persone.
Una stagione bellissima ed emozionante che, come tutte le ragazze e i ragazzi della “Generazione Bollenti spiriti”, ci portiamo stretta nel cuore come una gemma preziosa che continua a rifulgere. Grazie Guglielmo.