di Marilù Mastrogiovanni Né trasformismi, né minacce verso l’articolo 21 della Costituzione. Sono tra i criteri di candidatura individuati dalla segreteria provinciale leccese del partito della Sinistra italiana in vista delle prossime elezioni amministrative regionali. E se il primo, il “no” ai cambi di casacca opportunistici, dai tempi di Depretis in poi è stato sempre proclamato da conservatori e progressisti per poi essere opportunamente e opportunisticamente aggirato, il secondo rappresenta una novità assoluta. E’ la prima volta infatti che la querela temeraria verso giornaliste e giornalisti viene dichiaratamente considerata un…
Leggi tuttoAutore: Marilù Mastrogiovanni
Mafia in Puglia, la liberazione passa dalla libertà di stampa
di Marilù Mastrogiovanni Quello che hanno fatto Giulio Golia e Francesca De Stefano nella puntata de “Le Iene – Inside” del 27 aprile 2025 (clicca qui) è molto importante: dare una visione d’insieme delle mafie in Puglia, ancorandole storicamente e analizzandone la trasformazione da fenomeno folkoristico a mafia organizzata e imprenditoriale con diramazioni all’interno. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI
Leggi tuttoIl Ministro Crosetto risponde a “Noi rete donne”
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto alla lettera che come “Noi rete donne” avevamo inviato il giorno di Natale, oltre a lui, anche alla presidente Meloni e al ministro Tajani.Lo ringraziamo, perché risponderci non era atto dovuto. In quella lettera:- esprimevamo solidarietà con le donne siriane, vittime da decenni di violenze, stupri e uccisioni da parte del regime dittatoriale di Bashar Assad, dell’ISIS e degli estremisti islamici;- esprimevamo. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI
Leggi tuttoJin, Jiyan, Azadî, ritratti di una democrazia a rischio – Diario dal Rojava (1)
di Marilù Mastrogiovanni Ritratti dalla rivoluzione delle donne del Rojava, che compie 10 anni. Nel nord-est della Syria le donne, affiancate dagli uomini, stanno costruendo il “Confederalismo democratico”, una forma di autogoverno basata sulla libera e pacifica convivenza di diverse etnie, religioni, culture, ciascuna con la propria lingua, storia e tradizioni. Unite dal contratto sociale denominato “Carta del Rojava”, sottoscritto nel 2014, le genti che abitano i tre cantoni del nord-est della Syria – Afrîn, Cizîrê, Kobane – in gran parte curdi siriani e arabi sunniti, insieme alle minoranze etnico.…
Leggi tuttoIl prezzo della verità
di Marilù Mastrogiovanni Fra poche ore sarò sottoposta a due interrogatori in due diversi processi.Vi ricordate? È già successo pochi mesi fa. Erano altri due processi, davanti ad altra giudice.Un’aula del Tribunale di Lecce e una giudice bloccate per celebrare processi basati su querele temerarie.In uno dovrò provare che sono state disposte per me misure di protezione, perché chi mi ha minacciata si è sentito diffamato dal fatto che lo Stato è presente, attento e attivo (e anche veloce) e mi ha protetta. In un’altra dovrò dimostrare che tutto quello…
Leggi tuttoBari, aggressione mafiosa a giornalista Rai: confermata in appello condanna boss Laera
di Marilù Mastrogiovanni BARI. Fu un’aggressione mafiosa quella della boss del quartiere Libertà Monica Laera nei confronti dell’inviata di Rai 1 Maria Grazia Mazzola. La prima sezione penale della Corte di Appello di Bari ha confermato la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per lesioni con l’aggravante mafiosa e minacce verso la giornalista da parte della moglie del boss del clan Strisciuglio Lorenzo Caldarola e boss ella stessa, essendo già stata condannata in precedenza e in via definitiva per associazione mafiosa in base all’articolo 416 bis. Il…
Leggi tuttoBari, mafia: aggressione a giornalista Rai1, al via processo d’appello
di Marilù Mastrogiovanni Bari. Inizia domani il processo d’appello per l’aggressione mafiosa dell’inviata di Rai 1 Mari a Grazia Mazzola da parte di Monica Laera, boss del clan Strisciuglio-Mercadante, già condannata in via definitiva per associazione mafiosa (416 bis). Laera è stata condannata in primo grado ad un anno e quattro mesi di reclusione, con l’aggravante mafiosa, per lesioni e minacce di morte all’inviata di Rai 1. Dinanzi al Tribunale si svolgerà un sit in di solidarietà partecipato da Libera di don Ciotti e Usigrai. Sette le costituzioni di parte…
Leggi tuttoSe la “verità” è affidata alla sorella del boss
Quel pasticciaccio brutto tra Emiliano e Decaro. La sorella del boss Tonino Capriati è pregiudicata per furto ed è la mamma di uno dei condannati per l’assassinio di Michele Fazio, il sedicenne vittima innocente di mafia, simbolo della rinascita della città vecchia di Marilù Mastrogiovanni Da dove iniziare a raccontare questa storiaccia? Iniziamo dalla fine: dalla sorella del boss di Bari vecchia Antonio Capriati detto Tonino a cui il microfono del Tg1 consegna l’onore dell’ultima. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti.…
Leggi tuttoLa mafia dei linfonodi, tra grano, loglio e amici degli amici
di Marilù Mastrogiovanni Tra manifestazioni a favore di telecamera e la riproposizione della retorica retriva, binaria e fuori tempo massimo del “noi” e del “loro”, a Casarano si va alla ricerca di qualcosa di sensato da dire. Eppure c’è un esperimento volontaristico di innovazione sociale a cui guardare che mostra i germogli degli anticorpi della legalità. In silenzio e senza clamore. È un miracolo Pare che Casarano, il Comune in prima fila, organizzerà una manifestazione per dire che la mafia è una montagna di merda, per usare le parole di…
Leggi tuttoAfendi, omicidio di una mafia che non si dice
Casarano (Le): riflessione a margine dell’assassinio del boss emergente della sacra corona unita del sud Salento di Marilù Mastrogiovanni Ucciso Antonio Afendi, il compagno della vedova di Augustino Potenza, boss del clan Montedoro-Potenza della sacra corona unita, la quarta mafia, a sua volta ucciso a colpi di kalashnikov.. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI
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