Si apriva oggi il processo con imputazione coatta a carico di Fabiana Pacella e Stefano Elli, querelati dalla Banca di credito cooperativo. Accolte le richieste della difesa dei colleghi
Un primo importante risultato è giunto stamane nella prima udienza del processo penale a carico dei colleghi Fabiana Pacella e Stefano Elli, mandati a giudizio per diffamazione con imputazione coatta.
La vicenda riguarda l’inchiesta sulla Bcc Terra d’Otranto, il querelante è l’attuale presidente, Flavio Ciurlia, costituitosi in udienza parte civile (il suo legale si è riservato di quantificare il danno in sede di istruttoria).
Accolta dal giudice Mario Tosi l’eccezione della difesa di Pacella, affidata all’avvocato Carlo Gervasi, sull’incompatibilità territoriale del tribunale di Lecce.
Oggetto di querela infatti, sono un articolo pubblicato su IlSole24Ore e confirmato da Pacella e Elli, e due articoli pubblicati da Pacella su Formiche.net.
Dopo una lunga camera di consiglio, il giudice si è espresso per lo sdoppiamento del processo che si terrà presso i tribunali di Milano e Roma, secondo quanto previsto dalle legge sulla stampa.
Per saperne di più
BCC di Terra d’Otranto, ecco le carte della Banca d’Italia
Ecco cosa è successo davvero alla BCC Terra d’Otranto
Terra d’Otranto, la BCC del credito malato
Le puntate dell’inchiesta: “Bombe, dune e BCC”
-
Bombe, dune e BCC
-
Banca di Credito Cooperativo BCC di Terra d’Otranto: sindaco di Carmiano (Le) accusato di estorsione aggravata da metodo mafioso (prima parte)
-
BCC di Terra d’Otranto, il secondo filone delle indagini della procura di Lecce (seconda parte)
-
Banca Credito Cooperativo di Terra d’Otranto: il “cerchio” magico tra politica, finanza, imprenditoria, sacra corona unita (terza parte)
-
BCC, la video intervista al testimone
-
Riciclaggio e banca di Terra d’Otranto: quei conti intestati a quattro clan e i fiumi di denaro transitati dal Salento (quarta parte)
-
“Questa è gente che ti taglia la testa”: un testimone racconta la trattativa mafia-politica
-
BCC. Il cerchio della Procura stretto attorno al cerchio del malaffare
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding
solidarietà alla collega Fabiana, che trionfi la giustizia per i cronisti seri, intellettualmente onesti, corragiosi, che difendono la verità anche contro i poteri forti. Un abbraccio Fabian