di Fernando Greco
Emozione tangibile nel foyer del Politeama Greco il 1 dicembre scorso durante la presentazione della Stagione Lirica della Provincia di Lecce, evento che, dopo aver caratterizzato per decenni la vita culturale del Salento resistendo perfino ai due conflitti mondiali, negli ultimi anni era stato annientato dapprima dalla perdita dei fondi pubblici e poi dalla pandemia, come è stato sottolineato da Sonia Greco, infaticabile proprietaria del teatro
Il lavoro di squadra
Quest’anno è possibile realizzarne la 47° edizione grazie ai finanziamenti di Regione Puglia e Ministero della Cultura con la collaborazione del Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese, enti pubblici abbondantemente rappresentati in una mattinata caratterizzata dall’entusiasmo manifestato dalle parole di tutti a partire da Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce: “Sono qui con l’entusiasmo e la gioia con cui mi accingo a iniziare questo secondo mandato da presidente.Oggi restituiamo a questo territorio un’eccellenza straordinaria: riparte la Stagione Lirica di tradizione della Provincia di Lecce e ne siamo orgogliosissimi, raccogliendo il frutto di un grande lavoro di squadra. Abbiamo avuto la forza, l’ardore di seguire un sogno e ci siamo riusciti attraverso tanti sacrifici”. Lavoro di squadra sottolineato anche da Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica, che ha coordinato l’intero progetto della Stagione.
“Oggi – ha aggiunto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenuto da remoto – “presentiamo un’intesa tra Regione e Provincia che restituisce alla città di Lecce un patrimonio importantissimo […] poichè vogliamo restituire alle cittadine e ai cittadini del Salento il diritto sacrosanto alla cultura. L’augurio, ovviamente, è che sia solo l’inizio per fare ancora di più, perché la Puglia, non solo per i suoi abitanti ma anche per i suoi turisti, ha bisogno di un’attività lirico–sinfonica come quella che sarà realizzata a Lecce”.
Anche la presidente del consiglio regionale Loredana Capone harivolto un saluto attraverso videomessaggio: “Il mio augurio sincero giunga a questa nuova stagione che finalmente realizziamo, con competenze e professionalità che meritano di essere valorizzate, per loro e per il pubblico appassionato che a Lecce è sempre stato attento alla stagione lirica. In questi anni, dopo i licenziamenti operatidalla Provincia, abbiamo investito oltre due milioni di euro affinchè il lavoro di musicisti professionisti fosse salvaguardato. Adesso, dopo l’esperienza tremenda del Covid, siamo di nuovo al fianco di questibravissimi maestri e della Provincia di Lecce, perché la tradizione del belcanto è parte indissolubile della tradizione culturale pugliese e perché la cultura deve restare un faro di speranza per tutte e tutti noi. Credo non ci sia niente di più bello che poter ricominciare qui, in questo teatro, oggi, tutti insieme”. Al saluto della presidente si è aggiunto da remoto quello di Aldo Patruno, direttore regionale del Dipartimento Economia della cultura.
La partecipazione del Comune di Lecce è stata evidenziata dall’assessora alla Cultura Fabiana Cicirillo: “Abbiamo sposato da subito la proposta di collaborazione da parte della Provincia di Lecce per la realizzazione della Stagione Lirica. Nessun dubbio al riguardo, ma tanto e tanto entusiasmo per questa offerta prestigiosa per la programmazione culturale della città e del territorio, un’offerta che ha dalla sua una tradizione storica. In veste di assessore alla Pubblica Istruzione, sono felice per gli spazi che troveranno le scuole, convinta di poter vedere riempito questo magnifico teatro”.
E il presidente della VI Commissione della Regione Puglia Donato Metalloha aggiunto: “Sembrava un sogno, ma abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti, grazie al lavoro comune messo in campo sia dalla parte politica sia da quella tecnica. Oggi è un giorno di festa, di rinascita e di ripartenza”.
Medesimo entusiasmo nelle parole di Marco Giannotta, vice presidente del Teatro Pubblico Pugliese: “Un giorno straordinario per un risultato straordinario, realizzato poichè le istituzioni hanno dialogato e collaborato tra loro con massimaattenzione al capitale umano messo in campo grazie alle esperienze di artisti e maestri d’orchestra”.
Gli obiettivi
La produzione di opere tradizionali che assicurino alti standard di qualità, il sostegno alla creatività giovanile e ai talenti locali, la formazione di un pubblico attento e interessato, la collaborazione con enti nazionali, il coinvolgimento della rete scolastica e culturale del territorio: sono questi i principali obiettivi della 47° Stagione Lirica nelle intenzioni dei direttori artistici Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca malgrado la scomodità di tempi strettissimi dovuti alla necessità di realizzare il tutto entro il 31 dicembre 2022 pena la perdita del Fondo Unico per lo Spettacolo stanziato dal Ministero della Cultura. E’ auspicabile che a partire dal prossimo anno tutto possa essere programmato e anche pubblicizzato nei tempi più utili per tutti, esecutori e spettatori.
Il cartellone
Il cartellone 2022 si compone di tre titoli celeberrimi che rappresentano al meglio il patrimonio della tradizione lirica italiana.
L’opera inaugurale sarà “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, considerata l’opera buffa più famosa al mondo, che andrà in scena nei giorni 4 (ore 18,00) e 5 dicembre (20,45). A dirigere l’orchestra sarà il maestro pugliese Giovanni Di Stefano, dal 2015 presidente e direttore artistico del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, mentre la regia sarà di Paolo Panizza. Nel cast nomi di grande esperienza, peraltro pugliesi, come il bass-bariton Domenico Colaianni, uno dei migliori caratteristi attualmente in carriera, al quale toccherà vestire i panni del dottor Bartolo, e il baritono Marcello Rosiello nel ruolo di Figaro, deus ex machina dell’azione scenica. Terzo pugliese in scena nel ruolo di Almaviva sarà il tenore Manuel Amati, già apprezzato interprete rossiniano in famose istituzioni come la Scala o il Rossini Opera Festival malgrado la giovane età. Il mezzosoprano Chiara Tirotta vestirà i panni di Rosina dopo averli già indossati per l’ASLICO e il Filarmonico di Verona, mentre Basilio sarà il basso Abramo Rosalen, più volte presente alle stagioni dell’Arena di Verona. Il bass-bariton Giuseppe Esposito, che ha già calcato le scene del Politeama Greco come Don Magnifico nella “Cenerentola” rossiniana sarà Fiorello; il soprano Chiara Notarnicola ricoprirà il ruolo di Berta.
Guida all’ascolto del “Barbiere di Siviglia”
La Stagione proseguirà con “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti programmata per l’11 (alle ore 18,00) e il 13 dicembre (ore 20,45). L’opera del grande bergamasco sarà diretta da Alfonso Scarano, di origine pugliese, da anni sul podio di grandi orchestre internazionali; la regia sarà di Giandomenico Vaccari che, per l’occasione, sarà affiancato dallo scenografo Alfredo Troisi.
Terza opera in programma sarà “Tosca” di Giacomo Puccini, che debutterà il 23 dicembre (ore 20,45) con repliche il giorno di Natale, domenica 25 dicembre (ore 18,00) e il 28 dicembre (ore 20,45). L’opera sarà realizzata in coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e la Fondazione Rete Lirica delle Marche. A firmare la regia la mitica Renata Scotto, una delle grandi dive della lirica internazionale, coadiuvata da Michele Olcese per le scene. A Gianna Fratta sarà affidata la direzione d’orchestra.
Il cartellone si completa con il concerto lirico-sinfonico “Omaggio a Tito Schipa” del 27 dicembre previsto nel Teatro Apollo.
Per favorire il coinvolgimento del pubblico giovanile il progetto “Studenti all’Opera” proporrà due matinée della “Tosca” il 17 dicembre alle ore 10,30 (per gli istituti superiori) e il 19 dicembre alle ore 10,30 (per le scuole medie). Inoltre, gli studenti avranno anche diritto a riduzioni di prezzo per le recite serali.