Tra i capi d’imputazione, l’assunzione del figlio del magistrato prima all’Igeco Costruzioni Spa, poi all’Omnia Spa, tramite l’intercessione di Carlo Siciliano, dirigente Asl giudicato in abbreviato: l’imprenditore Tommaso Ricchiuto, ascoltato come teste, ha smentito la ricostruzione della pm Anna Gloria Puccininni della Procura di Potenza. Il processo con rito ordinario arriva a conclusione a distanza di due anni dagli arresti
Di Stefania De Cristofaro
POTENZA – Giustizia contaminata da accordi corruttivi, da utilità sotto forma di battute di caccia, sconti sull’acquisto di. . .