Matteo Trane, incensurato, ferito all’addome e alla gamba destra da due colpi di pistola: era nel retro del locale gestito da un familiare. A sparare un uomo sceso da uno scooter condotto da un complice. La dinamica ripresa dalle telecamere. Il giovane è ricoverato al Fazzi di Lecce, perquisizioni e interrogatori
Di Stefania De Cristofaro
BRINDISI – Due colpi di pistola, uno all’addome e l’altro alla gamba destra: Matteo Trane, 23 anni, di Brindisi, è in gravissime condizioni, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Qualcuno ha sparato ieri sera, guardandolo in faccia, per ucciderlo, dopo essere entrato nel retro della pizzeria del rione Paradiso, gestita da un familiare del giovane. Trane si è accasciato in un lago di sangue. Lotta tra la vita e la morte.
TENTATO OMICIDIO NELLA PIZZERIA: CACCIA A DUE UOMINI
A sparare è stato un uomo sceso da uno scooter di grossa cilindrata di colore scuro, condotto da un complice: avevano entrambi il volto nascosto da un casco integrale. E’ piombato all’interno della pizzeria attorno alle 21,30, entrando dall’ingresso riservato al personale: Matteo Trane era lì, stava dando una mano alla titolare, come faceva spesso. L’attività è gestita da una parente. Chi ha agito, quindi, conosceva bene le abitudini del giovane. Sapeva di trovarlo lì. Nella parte aperta al pubblico, non c’era nessuno.
Questione di attimi. Quelli necessari per puntare la pistola contro il ragazzo, ad altezza uomo, stando a quanto hanno ricostruito gli agenti della Squadra di Mobile di Brindisi, diretti dalla vice questora aggiunto Rita Sverdigliozzi: nessuna parola da recapitare al 23enne, incensurato. Due pallottole. Una all’addome, l’altra più in basso, alla gamba destra. Questo è stato il messaggio recapitato con freddezza da chi impugnava l’arma. Poi la fuga.
Fuori, il complice, pronto a ripartire a tutta velocità. I due sono spariti, inghiottiti dai colori scuri di quell’ora, lungo le strade del rione Paradiso, a quell’ora già deserto.
L’ARRIVO DELLO SCOOTER RIPRESO DALLE TELECAMERE
Elementi ritenuti utili alle indagini per dare un nome ai due dello scooter potrebbero arrivare dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona. I filmati sono stati già acquisiti dagli agenti della Mobile, arrivati sul posto poco dopo, e mostrano con chiarezza uno scooter con a bordo due persone, una sagoma che entra nel locale per poi uscire e lo stesso scooter ripartire.
La Procura procede per tentato omicidio: il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Giovanni Marino. Chi ha sparato? Per quale motivo? Perché uccidere un ragazzo di 23 anni? Già nella tarda serata di ieri sono state eseguite una serie di perquisizioni e sono stati avviati i primi interrogatori per ascoltare persone legate al giovane, tra parenti e amici.
Il giovane è stato soccorso dalla titolare della pizzeria: lo ha accompagnato in auto, in ospedale, al Perrino di Brindisi, ma le condizioni del 23enne sono apparse subito molto gravi e per questo è stato disposto il trasferimento al Fazzi di Lecce.
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