I mascarani

di Thomas Pistoia

- Benché Donna Maria sia una femmina molto devota a nostro Signore, il suo rampollo Carlo Bartilotti Piccolomini d'Aragona è un gran figlio di puttana!

- Nel suo palazzo si pratica il meretricio, l'usura e la delinquenza, non v'è delitto ch'egli non pratichi con soddisfazione, ma soprattutto ci affama e ci uccide di tasse!

- Principe Destucazzu, dice Pietru Lu Nachiru! E ha ragione! Lui sì che è nu bravu vagnone! E' un grande lavoratore, non merita questo, ma ci sono passati altri prima di lui, noi poveracci che possiamo fare contro li signuri. . .

Per leggere l'articolo completo e per consultare l'archivio del Tacco d'Italia devi registrarti. CLICCA QUI

2 Thoughts to “I mascarani”

  1. Lorenzo

    Gent. Thomas Pistoia
    Prima di scrivere insulsi insulti,e orride nefandezze citando nomi cognomi e titoli, le consiglio di documentarsi , sugli aspetti politici di cronache e fatti realmente accaduti e non da racconti popolari trascritti per mera ignoranza o convenienza.
    Confido nella sua onestà artistica e nella sua cultura, affinché corretta quanto scritto nella sua sceneggiatura al fine di non offendere e deturpare la memoria di chi ha sicuramente come tutti gli uomini di un certo periodo commesso degli eccessi, ma con certezza non quelli da lei enfatizzati .

    Per sua memoria il paravento dello ius primae noctis non è stato altro che un mezzo per coprire un barbaro omicidio politico e finanziari.
    Ringraziandola per avermi letto e nella speranza che quanto sopra rimanga bastevole alla modifica della sua pubblicazione, colgo l’occasione l’occasione per ben distintamente salutarla.

  2. Thomas Pistoia

    Gentile Lorenzo,

    dopo aver letto il Suo commento ho fatto tre ipotesi.

    1) Lorenzo (che si firma senza cognome) è un erede del principe
    2) Lorenzo è un accanito studioso di storia che vuole far conoscere le sue innovative teorie al mondo
    3) Lorenzo è uno che ha tempo da perdere, a prescindere dalla sua appartenenza all’ipotesi 1 o all’ipotesi 2

    Ho deciso di risponderle comunque, perché le formule di cortesia di cui è saturo il suo commento non riescono a mascherare il suo piglio un po’ prepotente. E quando qualcuno vuole zittirmi, o zittire Il Tacco, non posso che reagire. Ne va di quella che lei chiama la mia onestà artistica.
    Ma entriamo nel merito: proprio parlando di “onestà artistica” e, più avanti di “sceneggiatura”, Lei rivela di conoscere la natura della mia rubrica “Blade Salento”. Ovvero Lei dimostra di sapere che, seppur riferiti a realtà passate o presenti, i miei scritti si basano su strutture narrative inventate. Nello stesso modo dovrebbe sapere che la narrativa, quando riferita a eventi o personaggi storici, non è tacciabile in alcun modo di intenti diffamatori.
    Ma l’errore in cui è caduto sarebbe anche accettabile, se non fosse che lei mi contesta dati storici che io invece rispetto pienamente. Se lei avesse davvero letto il mio pezzo, saprebbe che in esso il principe non viene ucciso dal protagonista della storia, la vittima dello ius primae noctis, ma da ignoti che forse hanno altri interessi per farlo. Non che mi interessasse sottolineare questo aspetto, il mio fine era puramente, appunto, narrativo, ma non volendolo ho dato adito proprio alla sua interpretazione.
    Fa sorridere la sua accusa in merito agli insulti nei confronti del principe buonanima: è ben chiaro che certi termini hanno anch’essi un fine narrativo, devono esprimere il disprezzo del popolo nei confronti della persona reale che – se ne faccia una ragione – la tradizione ha così tramandato. E se così l’ha tramandata un motivo ci sarà (invero c’è anche documentazione storica sull’argomento, ma lascio a Lei il piacere intellettuale di scoprirla).
    Chiudo soffermandomi sulla sua frase “nella speranza che quanto sopra rimanga bastevole alla modifica della sua pubblicazione”. Perché? Cosa succede se non ritengo bastevole il suo commento? Se non modifico la mia pubblicazione?
    Se intendeva con questa frase intimidire me o Il Tacco, devo informarla che siamo abituati a ben altre minacce e i nostri lettori lo sanno. Non perderemo il sonno per questa sua frase, può starne certo.
    Le auguro buona lettura e La saluto cordialmente

    Thomas Pistoia

Leave a Comment