Vi chiedo scusa. Mi sono distratta un attimo, concedendomi una breve vacanza natalizia fuori dal Salento e ho “bucato” la notizia dell’anno. Non mi sono accorta che si stava consumando, nei giorni in cui sono stata assente, il più grande disastro ambientale destinato a compromettere la salute dei salentini, col rischio di farli svettare nei primi posti della classifica nazionale dei tumori alla vescica e all’apparato endocrino nei prossimi anni.
Apprendo dai giornali locali che c’è il serio rischio che sotto la discarica di Burgesi, la più grande della provincia di Lecce, nata abusiva in zona sottoposta a vincolo ambientale e condonata dal Comune di Ugento, una discarica di proprietà pubblica ma data in concessione ai privati, che ci guadagnano di più quando invece, visto che è pubblica, sarebbero potuti essere i cittadini a guadagnarci (chessò, magari non pagando la tassa di smaltimento, dal momento che lì per 30 anni hanno buttato monnezza i Comuni di mezzo Salento), c’è il serio rischio, dicevo, che nella discarica di Burgesi siano stati tombati fusti di pcb. E’ uno dei 10 veleni classificati come più pericolosi al mondo, non smaltibili, con provati effetti cancerogeni soprattutto sull’apparato urogenitale (perché si accumula nella vescica e nei reni, quando viene “filtrato”) e sull’apparato endocrino (perché è capace di condizionare il funzionamento ormonale).
C’è il serio rischio che quel veleno sia ancora lì, dal momento che la discarica non è mai stata bonificata.
C’è il serio rischio che vada giù giù, fino a finire nella falda e che le persone bevano acqua avvelenata.
C’è il serio rischio che venga ucciso un uomo e che il suo efferato assassinio rimanga impunito.
Ma non accadrà mai: abbiamo una stampa che cerca le notizie come il miglior cane da tartufo, una classe politica integerrima, che non sa cosa siano mazzette e arricchimenti personali, un sistema della giustizia che non attende prescrizioni.
Questo è solo un incubo.
Già, un incubo accaduto 17 anni fa.
Ma la giostra mediatico-politico-giudiziaria si è attivata oggi.
L’alba del 2017 sorgerà su un Salento più consapevole dei propri diritti e doveri.
No, questo invece è un sogno. Perché la giostra mediatico-politico-giudiziaria proporrà nuovi menù, di giorno in giorno, e i salentini si abbufferanno di gattini e like su Facebook.
Però è un sogno a cui non rinuncio, finché ci saranno cittadine e cittadini che avranno il coraggio di guardare in faccia ai fatti.

Bello e profondo l’augurio di Valentino Losito, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia. Chiede alle colleghe e ai colleghi di avere il coraggio di uscire dalla “caverna”, verso una nuova società della conoscenza, appropriandosi del coraggio della memoria, aggiungo io.
La memoria che diventa un atto di coraggio, quasi una introspezione alla ricerca di se stessi, e del proprio ruolo di giornalisti, prima ancora che dei fatti su cui la memoria è costruita.
Ecco, vi auguro un anno col coraggio della memoria. Perché senza memoria non c’è domani.
A PROPOSITO DI MEMORIA: ECCO UNA PICCOLA PARTE DEGLI ARTICOLI E DELLE INCHIESTE DE “IL TACCO D’ITALIA” SUL PCB DI BURGESI:
- 16/12/2008: Discarica Burgesi. “Materiali tossici nel sottosuolo”. La battaglia di Peppino Basile
- 18/12/2008: Discarica Burgesi. Per colpa di chi? – interpellanza di Angelo Minenna
- Febbraio 2009: INCHIESTA SU “RIFIUTI S.P.A.” DEL MENSILE IL TACCO D’ITALIA (di quasi 100 pagine). Clicca e sfoglia
- SCRIVEVA IL TACCO NEL FEBBRAIO 2009: 15 anni di anarchia chiamata
terza puntata dell’inchiesta, arricchita dalle interviste alla PM Mignone e al presidente Vendola (https://issuu.com/taccoditalia/docs/tacco_d_italia_56) emergenza; Burgesi, la discarica nata in “sanatoria”; il centro si stoccaggio fantasma; le acque sotto la monnezza; alla ricerca del cromo esavalente; il progetto Urano; l’intreccio politica-economia-criminalità in Puglia e in Salento gestisce il grande affare dei rifiuti. Dove sono in pochi a farci i soldi e tutti a rimetterci: l’ecomafia è qui
- 01/02/2009: intervista di Ada Martella alla PM della Procura di Lecce Elsa Valeria Mignone
- 18/03/2009: Veleni a Burgesi
- Aprile 2009: NUOVA PUNTATA DELL’INCHIESTA “RIFIUTI S.P.A.” SUL TACCO CARTACEO. Clicca e sfoglia
- 11/06/2009: Mastrogiovanni parla di Pcb a Burgesi a LineaNotte su Rai Tre
- 07/11/2009: Burgesi: ecco le prove sul Pcb. La denuncia di Italia dei Valori
LAST BUT NOT LEAST: NOVEMBRE 2016 “COSE NOSTRE” SU RAI UNO (dal minuto 25:40):
PS: come i nostri lettori più attenti sanno, abbiamo da pochi mesi ripristinato l’archivio di www.iltaccoditalia.info che rischiava di andare perduto a causa di un attacco hacker. Molti articoli sono recuperabili dal data base digitando le giuste parole chiave nel motore di ricerca interno.
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Ma io sinceramente non capisco! Ma questi fusti ci sono o non ci sono? E se ci sono chi,all’epoca,ha autorizzato una nefandezza del genere?O sono arrivati lì da soli o sono arrivati eludendo tutte le sorveglianze dovute! Ma se qualcuno ha seri dubbi che questi veleni stano stati interrati,cosa si aspetta per bonificare l area e mettere al sicuro i fusti di pcb in luogo isolato dalla falda?
Bel lavoro. Noi a Soleto stiamo partendo con le analisi dal basso di acqua ,latte materno, latte di pecora. Inoltre , ci stiamo attrezzando a comprare un Rilevatore di Radioattività Geiger. Buon lavoro cmq al Tacco d’Italia.
Ringraziamo Marilù per tutto il lavoro che ha sempre fatto e sta facendo! Il Salento è una terra bellissima dove la Natura ha donato molte cose speciali… e qualche ignorante ha provveduto solo a portare veleni… difendiamo la nostra terra il nostro mare… difendiamo il Salento.
Grazie al Tacco d’Italia e al lavoro di tutte le persone con coraggio che sfidano la paura e la diffidenza della gente