Chiuso dal 20 giugno i lavori di manutenzione non sono ancora iniziati
//DIMENTICATO// Il comune lo affidi ad un’associazione di sportivi. Purché non ‘figli di…’ La richiesta del capogruppo Pd al Comune di Lecce
Dal 20 giugno di quest'anno lo skatepark di Lecce in via Medaglie d'oro è chiuso per lavori di manutenzione che non sono nemmeno iniziati, costringendo i tanti ragazzi skaters a scavalcare la recinzione per poter utilizzare l'impianto. La denuncia arriva da Paolo Foresio, capogruppo del Partito democratico al comune di Lecce. Inutile sottolineare quanto questo sia pericoloso per loro. “Mi preme ricordare che lo skatepark, il più grande del Salento, è stato inaugurato in pompa magna dal sindaco Paolo Perrone pochi giorni prima delle Amministrative del 2012, ricorda Foresio, celebrato come un luogo che rispondeva ai bisogni di tanti giovani appassionati di questo sport, che l'avevano richiesto a gran voce. Peccato che, già pochi mesi dopo, versava in condizioni di abbandono totale anche perché, nell'ansia di aprirlo in tempo per la scadenza elettorale, ci si era scordati di capire quale ditta dovesse occuparsi della pulizia e della manutenzione ordinaria. Fatto sta che, a soli due anni di distanza, una struttura che doveva essere un fiore all'occhiello per Lecce e tutto il territorio è inutilizzabile. La mia richiesta, conclude Foresio- all'amministrazione comunale è quella di sistemare la struttura una volta per tutte e senza perdere altro tempo in modo da restituirla ai legittimi fruitori. Se, poi, il Comune non dovesse dimostrarsi in grado di gestirlo in proprio, sarebbe opportuno affidare lo skatepark a privati, evitando magari di privilegiare i soliti figli, amici o parenti di…e dandola per esempio a qualche associazione di ragazzi appassionati di questo sport”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding