Living Lab: esperimento unico in Italia

Lecce. Ecco i primi 15 'tecnologi sociali' d'Italia. Si occuperanno di Smart Cities e servizi ai cittadini

Un esperimento unico in Italia, capace di trasformare quindici giovani provenienti dalle migliori Università del Sud, specializzati in materie diverse, in altrettanti professionisti pronti a rivoluzionare il mondo della Pubblica amministrazione e del turismo. Partendo dalla Puglia. Si tratta di: Giulia Antonucci, Mario Barile, Valentina Biondi, Umberto Cataldo, Bruno Centrone, Carlo De Sanctis, Fabiana De Santis, Patrizia Lecci, Rosaria Lovecchio, Valentino Moretto, Daniele Papadia, Mariagrazia Rodano, Tecla Romano, Maria Grazia Rosa, Francesco Simone. Quindici “tecnologi sociali” di PugliaSmartLab, living lab nato dal Progetto Puglia@Service promosso dal distretto tecnologico pugliese Dhitech, guidato dal professor Lorenzo Vasanelli e operante nel settore della ricerca applicata, del trasferimento tecnologico e dell’alta formazione. Con lo scopo di valorizzare le eccellenze delle strutture scientifiche della Puglia per contribuire allo sviluppo sociale ed economico del territorio regionale, in particolare promuovendo l’innovazione e la nascita di nuova impresa in settori produttivi ad alta tecnologia, ma con l’obiettivo strategico ultimo di creare una consistente massa critica di attori dello sviluppo, tra cui Innovatori/Imprenditori in grado di promuovere ed attuare l'innovazione del sistema produttivo anche attraverso la nascita di nuova impresa high-tech. PugliaSmartLab, nato grazie ai finanziamenti PON-REC 2007-2013 in un contesto di partnership pubblico-privata, ha dunque come obiettivo ultimo il cambiamento. Ovvero, tra gli altri scopi, il coinvolgimento del cittadino nelle attività di pianificazione delle attività amministrative, la disponibilità dei relativi dati e la loro corretta gestione, che può condurre a un migliore monitoraggio dei servizi e, più in generale, degli interventi prioritari da realizzare in un contesto territoriale. I fondi strutturali, ideati per definizione per contribuire a fare crescere il “ben-essere” del territorio, hanno rappresentato dunque il germe di questa esperienza. Se infatti Pubbliche amministrazioni e cittadini sono spesso monadi non comunicanti tra di loro, la metodologia di azione del Living Lab cerca di ovviare all’inconveniente, favorendo la condivisione degli obiettivi tra le parti e garantendone l’utilità e la sostenibilità nel tempo. Partendo dalla collaborazione con il Comune di Lecce, PugliaSmartLab sta provando dunque a sviluppare soluzioni innovative focalizzate sulle esigenze degli attori del territorio, anche grazie a un rapporto di co-working, con l’obiettivo di supportare l’Amministrazione nel riorganizzare e ripensare la città in un’ottica organica. Coadiuvando l’Ufficio Smart City nello studio dei modelli, dei progetti e delle iniziative per la costituzione di un’associazione “Lecce Smart City” e nella progettazione di un Distretto Urbano del Commercio, e occupandosi di valutare la sostenibilità economica di queste e altre iniziative al fine di garantirne la durata nel tempo. Un’esperienza di particolare rilievo ha riguardato, per i quindici tecnologi sociali – che hanno come responsabile di progetto l’ingegner Lanfranco Marasso – l’implementazione dell’Idea Management System (IMS), realizzata da Puglia@Service e adottata dal Comune di Lecce (all’indirizzo http://www.ideeperlecce.it) per stimolare la partecipazione dei cittadini all’iniziativa riguardante la candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019; uno strumento determinante nel superamento della prima fase di candidatura da parte del capoluogo salentino, in quanto la Commissione di valutazione lo ha citato verbalmente come uno degli elementi che hanno contribuito alla selezione di Lecce tra le sei finaliste. Anche la collaborazione con il Comune e la Cooperativa di Comunità di Melpignano (revelatory case in Italia) va nella direzione di sperimentare un nuovo modello organizzativo-gestionale dei servizi pubblici locali, improntato a nuove forme di sostenibilità e di collaborazione pubblico-privata: ciò rappresenta la grande occasione, per PugliaSmartLab, per sperimentare e promuovere le politiche digitali anche nelle piccole comunità. Per perseguire questi obiettivi, a breve verrà sottoscritto un protocollo di intesa tra Dhitech-PugliaSmartLab-Comune di Melpignano-Cooperativa di Comunità di Melpignano- Clio Spa. PugliaSmartLab sta inoltre avviando anche una collaborazione con il Comune di Copertino per la sperimentazione di servizi innovativi in grado di ammodernare la macchina amministrativa, e supportando il Comune di Brindisi nella progettazione di Brindisi Smart Lab, progetto presentato partecipando al bando regionale “Patti per la città”: in fase di progettazione a Palazzo Guerrieri un “Hub della Conoscenza”, spazio dedicato all’innovazione in cui si avrà la possibilità di accedere a risorse tecnologiche e non, fare rete e dar vita a nuove opportunità di business anche per giovani imprenditori. Inoltre PugliaSmartLab sta supportando l’azione di valorizzazione del sito Unesco di Castel del Monte attraverso una gestione integrata non solo finalizzata alla conservazione della risorsa culturale, ma anche all’efficientamento del territorio circostante. A tal fine PSL intende organizzare tavoli di coordinamento coinvolgendo vari attori territoriali per individuare possibili azioni di intervento. Ultima esperienza avviata è poi il Tandem Linguistico, nato da una collaborazione gratuita stretta da PugliaSmartLab con un gruppo di studenti provenienti dalla University of Oregon, con incontri bisettimanali nella caffetteria delle Officine Cantelmo a Lecce; il progetto di scambio è finalizzato a generare opportunità per entrambi i gruppi, migliorando la loro competenza linguistica e favorendo la nascita di una vera e propria Language Learning Community. Infine il Progetto Catapulta, che vede i quindici ragazzi coinvolti in tre gruppi per generare nuove idee imprenditoriali, sottoposte alla valutazione di una commissione che permetterà la partecipazione a tre diversi eventi internazionali: il terzo gruppo sarà presente al Symposium Gartner in Florida, beneficiando delle consulenze di analisti ICT tra i più accreditati al mondo (cui saranno illustrati tutti gli scenari elaborati dai quindici tecnologi); a dicembre il secondo gruppo avrà l’occasione di andare a New York presso alcuni incubatori di startup, ed infine il primo gruppo sarà letteralmente “catapultato” nella Silicon Valley per affiancare l’amministrazione di San Francisco e per incontrare investitori e startupper. Insomma, un anno denso di studio, lavoro e costruzione della loro “rete”, per i quindici tecnologi sociali di PSL, che hanno voluto raccontare il loro primo anno da Living Lab (iniziato il 27 maggio 2013) in un volume, “Tecnologi Sociali… In viaggio verso il futuro”, che racconta con rigore scientifico, ma anche con la freschezza di un social network, il viaggio dei quindici giovani verso il futuro dell’Innovazione della Pubblica Amministrazione. Da un lato il libro ripercorre il percorso del gruppo e della contaminazione culturale che si sintetizza nell’idea di auto-definirsi “tecnologi sociali”, innovatori che affrontano la difficile sfida di trasferire e adattare soluzioni tecnologiche che siano realmente al servizio della comunità. Dall’altro lato, e non solo metaforicamente, raccontano i principali risultati del loro lavoro, frutto della collaborazione con i principali protagonisti del panorama innovativo italiano e non solo. Un’occasione per immaginare anche le caratteristiche di FeliCity, concetto che supera quello classico di smart city, individuando tre dimensioni: innovazione sociale, ingegneria dei servizi e sostenibilità come principali fondamenta di una città che metta al centro il benessere della cittadinanza. Progettare una città “felice” significa infatti realizzare un percorso volto a raggiungere il benessere di una comunità in termini di qualità delle reti sociali, del welfare, della sicurezza, dell’inclusione sociale, della sostenibilità, della cultura, della conoscenza diffusa.

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