Overeducation e Neet. In crescita

//SPECIALE GIORNATA ECONOMIA-5// Forza lavoro, flessione a Lecce. Cresce in Puglia e Italia. Disoccupati aumentati del 36,2% in 5 anni, ma in Italia del 60%

Continuiamo la pubblicazione del rapporto sull'economia salentina rapportata a quella pugliese e italiana. Lo studio è stato condotto dalla Camera di commercio di Lecce, Ufficio studi e statistiche 5. Il mercato del lavoro: Lecce al nono posto per tasso di disoccupazione L’evoluzione del mercato del lavoro italiano suggerisce che parte dell’aumento del tasso di disoccupazione sia di carattere strutturale, con il rischio che molti di coloro che sono stati espulsi dal mercato, o non sono neanche riusciti ad entrarvi, restino a lungo fuori dal processo produttivo. I più colpiti dal deterioramento del mercato del lavoro sono i giovani che trovano ingenti barriere in ingresso. La pressione dei giovani sul mercato del lavoro si sta traducendo in una crescente disponibilità ad accettare lavori meno qualificati, con una crescita del fenomeno dell’overeducation, spesso condizioni sfavorevoli con un aumento del sottoinquadramento. I cosiddetti Neet (giovani sospesi nel limbo del “non studio” e del “non lavoro”) nel 2013 hanno superato in Italia i 2,4 milioni: 1 su 4 nella fascia di età 15-29 anni. Nel quinquennio 2009-13 a Lecce la forza lavoro subisce una leggera flessione (mentre in Puglia cresce dell’1,8% e in Italia del 2,3%). Nello stesso periodo il numero degli occupati ha registrato un calo consistente (-7,3%), maggiore di quello subìto a livello regionale (-6,6%) e ancor più di quello nazionale (-2,6%). Il numero dei disoccupati nella provincia leccese è aumentato del 36,2%, un dato preoccupante ma meno di quanto rilevato nel contesto regionale (+59,6%) e nazionale (+60,0%). Se ne ricava un tasso di disoccupazione provinciale al 22,1% (peggiore in Puglia, in cui la media è del 19,8%; lontano dalla media nazionale del 12,2%). Lecce è al 9° posto per peggior tasso di disoccupazione nel 2013, prima tra le province pugliesi. Bisogna scavare un po’ per scoprire un dato positivo: il numero di occupati con oltre 30 ore lavorate nella provincia salentina corrisponde al 68,1% (in Italia al 67%). Impietosa l’analisi di genere: il tasso di occupazione risulta al 54,3% per gli uomini di età compresa tra i 15 ed i 64 anni) e solo al 30,4% per le donne; il tasso di disoccupazione è al 18,0% per gli uomini, al 28,2% per le donne. In particolare, per la fascia giovanile di età (15-24 anni) il tasso di disoccupazione è del 44,0% per i maschi e del 55,9% per le femmine.

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