// INCHIESTA// 7// L’INTERVENTO// Maglie. Secondo il consigliere del Pd solo la pressione dell’opinione pubblica può indirizzare la governance ambientale
di Raffaele Cesari* La popolazione magliese è stata esposta per decenni alle emissioni velenose della Copersalento. Un inceneritore che ha operato nello spregio delle più elementari regole di sicurezza sino a quando una larga mobilitazione cittadina ne ha ottenuto la definitiva dismissione, vincendo sul grumo di interessi che per anni aveva consentito all’opificio di realizzare i suoi profitti in danno dell’intera comunità. Quella battaglia ha maturato nella coscienza dei cittadini la consapevolezza del nesso tra inquinamento e salute e li ha resi attenti e vigili rispetto a nuove situazioni capaci di compromettere sicurezza ambientale e sanitaria. La trita retorica dello sviluppo e il miraggio occupazionale non valgono a distogliere l’attenzione dal fatto che il progetto di impianto di valorizzazione energetica presentato da EcoBioMaglie, verrebbe ad insistere sul sito già fortemente inquinato dalla pregressa attività di Copersalento. Né caratterizzazione né bonifica è stata mai effettuata su quel sito, come a più riprese denunciato dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Tanto preclude in radice la possibilità di programmare nuovi invasivi insediamenti che, allo stato attuale, esporrebbero a rischio l’ambiente e la salute. Abbiamo tempestivamente informato i cittadini del progetto presentato da EcoBio Maglie, ora al vaglio degli uffici tecnici comunali e provinciali. L’esperienza ci ha insegnato che la pressione dell’opinione pubblica è decisiva quando si tratta di scelte inerenti la governance ambientale, dove tanti sono gli attori in gioco, ciascuno dei quali espressione di differenti, mutevoli e contrapposti interessi. Non tutti, o non sempre, commendevoli. Purtroppo. *consigliere comunale Pd Maglie
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