Nardò. 5 cittadini tunisini sono stati denunciati per violenza privata nei confronti di un loro connazionale
Nardò. Nelle prime ore della mattina di ieri, su segnalazione di una cittadina neretina, la volante del Commissariato di Nardò è intervenuta presso un appartamento sito nel centro cittadino di Nardò, in quanto alcuni cittadini tunisini vi erano penetrati con violenza, aggredendo il suo convivente, un cittadino tunisino, e con l’uso della forza lo avevano condotto fuori dall’abitazione. (E’ in corso l’accertamento di eventuale uso di armi). Sulla scorta delle scarse indicazioni fornite, gli agenti riuscivano a rintracciare l’aggredito presso l’abitazione di un altro cittadino tunisino, ubicata a poca distanza. All’arrivo dei poliziotti l’uomo si trovava ancora circondato da cinque connazionali che lo stavano minacciando. L’intervento tempestivo della volante è risultato quanto mai provvidenziale ed ha sicuramente evitato il verificarsi di ulteriori e più gravi conseguenze. Tutti i soggetti individuati sono stati condotti presso il Commissariato di Nardò dove è stata ricostruita la dinamica dei fatti. L’aggredito aveva acquistato in Germania, insieme ad uno dei tunisini accompagnati in Commissariato, una Mercedes Classe C. Per ragioni in corso di accertamento, l’auto in questione da qualche giorno si trovava a Nardò nella piena disponibilità del denunciante, mentre l’aggressore rivendicava il mancato rispetto degli accordi precedentemente presi. L’autovettura acquistata con il denaro di entrambi doveva essere trasferita in Tunisia ove vi era già un potenziale acquirente. A questo punto l’aggressore, residente a Trieste, coinvolgendo altri quattro connazionali tutti tra i 30 e i 40 anni, organizzava una spedizione punitiva per rivendicare le proprie ragioni e dar seguito agli accordi presi. Per i fatti accaduti la vittima, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in quattro giorni, ha sporto formale denuncia nei confronti di cinque connazionali, i quali sono stati tutti identificati e, sulla scorta del quadro probatorio acquisito, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in concorso tra loro per i reati di violenza privata, violazione di domicilio, minacce e percosse.
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