Ruffano. Il comune ha partecipato ad un bando per la realizzazione di un centro per rifugiati politici, ma qualcuno storce il naso
Ruffano. Il comune ha deciso di partecipare al bando regionale per la realizzazione di un centro per rifugiati politici. L’idea non è nuova, già diversi comuni hanno da tempo indirizzato i propri sforzi e risorse verso questa forma di accoglienza come ad esempio Ugento o Lecce. I l posto è già stato individuato, il finanziamento previsto dal bando è di circa un milione di euro elargiti dalla regione Puglia tramite dei fondi comunitari. Dicevamo che il posto è stato individuato a due passi dal Santuario di San Rocco, l’idea è quella di ospitare gruppi familiari eterogenei, persone che scappano dal loro paese dove sicuramente non hanno una vita facile. Se il progetto vincerà la gara potrà ospitare 20 persone, garantendo vitto e alloggio a nuclei familiari che transitano in Italia e sono bisognose di un tetto sulla testa. Il ciclo si chiuderà in tre anni, tanto di fatto durerà il finanziamento. “Vorremmo crearlo, tutto sta se riusciamo a superare la gara, vincerlo significherebbe creare qualcosa di nuovo ma anche movimentare anche l’economia del paese, ovviamente porterebbe qualche posto di lavoro. Occorreranno persone che cucinano e accudiscono – conferma il sindaco di Ruffano Carlo Russo”. Sulle polemiche nate attorno al progetto ribadisce che: “non vorrei che il paese passasse come razzista perché non lo è, proprio qualche giorno fa durante le celebrazioni per i 10 anni di Amahoro, l’associazione di volontariato internazionale, gli applausi sono stati tanti quando ho annunciato questa proposta. Quindi credo che si possa credere nella bontà del progetto”. Differente la posizione dell’opposizione, “chiariamo – dice Antonio Cavallo – noi siamo per l’accoglienza, la domanda che ci poniamo è se siamo pronti ad accogliere queste persone, abbiamo i mezzi?” Da quanto si legge in delibera il comune dovrà fornire dei servizi essenziali per la realizzazione del progetto.
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