Alfredo Ancora, se ne va un giornalista di razza

Calimera. Penna storica di Nuovo Quotidiano di Puglia, muore a 60 anni

Generoso, leale e onesto. Entusiasta, sempre. Capace, sempre, di incazzarsi di fronte agli abusi, gli sprechi, l’esercizio del potere, e poi di scriverne. Capace, sempre, di entusiasmarsi, e poi di scriverne. Alfredo Ancora era un giornalista vecchia scuola, di quelli che la notizia se la cercavano e la approfondivano, di quelli che leggi prima la firma e poi l’articolo e l’articolo lo leggi solo perché c’è quella firma. Di quelli che avevano tanto da insegnare e avevano ancora la voglia e gli strumenti per farlo. E’ morto ieri notte a 60 anni, gravemente malato. Alla collega e amica Paola Ancora e alla sua famiglia la vicinanza della direttora, e di tutta la redazione del Tacco d’Italia. “Scrivo con la sola necessità di manifestare tutto il mio dispiacere per la perdita del giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia Alfredo Ancora, penna pungente e sempre attenta alle vicende amministrative del suo e del nostro amato Salento”, ha commentato il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. “Ho conosciuto Alfredo tanti anni fa, da capo dell'opposizione alla Provincia di Lecce nella legislatura Pellegrino. Ho continuato a nutrire nei suoi confronti sentimenti di enorme considerazione e stima, per la capacità di analizzare e di andare a fondo a tutti i temi, non lasciando a al caso, alla superficialità o alla smania di realizzare questo o quel servizio per il solo fatto di portare a casa un pezzo a sensazione o qualche prima pagina; Alfredo approfondiva, entrava nelle pieghe delle leggi sugli enti locali di cui era un ottimo conoscitore, lo faceva con scrupolo e richiamando ai doveri di buoni amministratori, quando serviva, a destra o a sinistra”. La vicepresidente della Provincia Simona Manca ha ricordato un episodio specifico legato alla conscenza di Ancora. “Quando lo conobbi – ha detto -, mi colpì per l’estrema meticolosità del suo lavoro e i suoi pezzi ne sono una limpida testimonianza. Con la morte di Alfredo Ancora il giornalismo salentino perde uno dei suoi migliori rappresentanti. Era un professionista molto capace e leale, doti che tutti unanimemente gli riconoscono. Alla sua famiglia e alla redazione di Nuovo Quotidiano di Puglia va il mio profondo cordoglio”. Il sindaco di Lecce Paolo Perrone, nel ricordarlo, lo ha definito un “grande giornalista, uno ostinato e cortese, intelligente e corretto. Uno di quelli della vecchia guardia, che le cose da raccontare andava a cercarsele di persona. Uno con la ‘passionaccia’”. Perrone ha poi rivolto “un caro abbraccio alla famiglia tutta, ai figli Paola e Antonio che hanno ereditato da Alfredo la passione per il giornalismo e ai cronisti della redazione leccese del Nuovo Quotidiano di Puglia, che hanno perso uno storico collega”. Il senatore Dario Stefàno lo ha descritto come “preciso, corretto, rispettoso”. “Giornalista nel dna – ha aggiunto -, che amava approfondire e non si stancava di chiedere e studiare. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e poterne apprezzare anche le virtù umane: sempre gentile e cortese. La notizia della sua scomparsa mi addolora enormemente. Abbraccio virtualmente la famiglia, i figli Paola e Antonio che hanno seguito le orme professionali del papà e i suoi colleghi della redazione del Nuovo Quotidiano di Puglia”. “Alfredo Ancora è stato un professionista valente e un uomo garbato e corretto”, ha detto invece il consigliere regionale del Pdl Saverio Congedo. “Ho conosciuto Alfredo – ha riferito – – e ho potuto apprezzarne le doti di giornalista sempre molto attento e appassionato. Se ne va davvero una grande firma del giornalismo salentino degli ultimi decenni. Mi dispiace tantissimo. Per fortuna, i suoi insegnamenti rivivranno nelle penne di tanti colleghi più giovani e ovviamente dei figli Paola e Antonio. A questi ultimi e alla redazione di Nuovo Quotidiano di Puglia vanno le mie sentite condoglianze”. I funerali si svolgeranno venerdì 14 giugno alle ore 16 presso la Chiesa Madre di Calimera.

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