Barcone si infrange sugli scogli. 12 migranti salvati dalle acque

Otranto. Il gruppo è stato rintracciato nella tarda serata di ieri ed ora si trova presso il centro di accoglienza don Tonino Bello

OTRANTO – Si trovano ad Otranto, presso il centro di accoglienza Don Tonino Bello e sono in buone condizioni di salute. 21 cittadini, tutti pachistani, hanno raggiunto nella tarda serata di ieri la costa salentina. Il gruppo è stato rintracciato presso marina di Novaglie (Alessano) a conclusione di un'operazione interforze. A quanto si è appreso, i migranti avrebbero raggiunto la costa a bordo di un semicabinato in vetroresina lungo circa 12 metri, che a causa delle condizioni del mare si sarebbe poi infranto contro gli scogli, affondando. 29 aprile 2013 32 migranti nel Salento. Anche un neonato di due mesi SANTA CATERINA – C’era anche un neonato, di appena due mesi, tra i 32 migranti che hanno raggiunto stanotte la costa salentina. I marinai della Capitaneria di porto di Gallipoli hanno individuato l’imbarcazione a vela a circa 4 miglia dalla costa, al largo di Santa Caterina di Nardò, ed hanno soccorso i passeggeri, tutti di nazionalità siriana ed afghana, trasferendoli su una motovedetta e conducendoli a riva, dove sono stati accolti da due staff sanitari di 118 e dal personale della Croce rossa. Si tratta per lo più di nuclei familiari composti da dieci uomini, sette donne e 15 bambini in tutto. Sono tutti in buone condizioni di salute, eccetto alcuni casi, non preoccupanti, di forte affaticamento e di stress. Dei due scafisti si sono perse le tracce; con tutta probabilità si saranno gettati in mare raggiungendo la costa a nuoto. 18 marzo 2013 Massiccio sbarco: in 73 raggiungono Leuca GAGLIANO DEL CAPO – Sono 73 in tutto e sono tutti uomini. Tanti ne hanno rintracciati, a partire dalle ore 21 di ieri, le forze dell’ordine coordinate dai carabinieri di Tricase. 73 migranti lungo la costa del capo di Leuca. E nove sembrerebbero minori. Dei 73, 30 si sono detti curdi, 28 pakistani, undici afghani e quattro indiani. Tre uomini hanno riportato delle ferite durante lo sbarco e sono stati condotti presso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase. Gli altri sono stati trasportati al centro “Don Tonino Bello” di Otranto per le consuete operazioni di cura e di riconoscimento. Il folto sbarco dovrebbe essere avvenuto poco prima delle 21, nella zona del Ciolo, dove la scogliera e le numerose grotte ed insenature rendono più semplice nascondersi e sfuggire agli sguardi. Nonostante i controlli minuziosi non è stato possibile rintracciare l’imbarcazione a bordo della quale i migranti hanno raggiunto la costa salentina; questo fa propendere i militari per l’ipotesi che i clandestini siano arrivati a bordo di due gommoni di piccole dimensioni, per passare inosservati, anche grazie all’ausilio del buio. Le ricerche sono proseguite fino alle 23 di notte. Tre uomini, che si erano già allontanati dal gruppo, sono stati trovati nel centro abitato di Gagliano del Capo. 7 febbraio 2013 Sbarchi. In 51 hanno raggiunto Leuca SANTA MARIA DI LEUCA – Sono sbarcati la scorsa notte, nel Capo di Leuca. E sono 51. Anche se, come sempre avviene in questi casi, il loro numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Dopo un periodo di relativa calma, riprendono gli sbarchi di migranti sulle coste salentine. Dell’operazione di salvataggio ed identificazione si sono occupate, stavolta, le pattuglie di Guardia di finanza di Gallipoli e Otranto, della Tenenza di Leuca e della Sezione Operativa Navale di Otranto ed i carabinieri di Tricase. I clandestini, 45 uomini e sei donne, tra i quali nove minorenni, di nazionalità pakistana e afghana, dopo le prime cure prestate sul posto, sono stati trasferiti presso il centro “Don Tonino Bello” di Otranto per le rituali procedure di identificazione. Due donne, di cui una in stato di gravidanza, e due uomini sono stati ricoverati all’ospedale di Tricase. 5 novembre 2012 Due sbarchi a Leuca e Cerano. In 43 raggiungono la Puglia SANTA MARIA DI LEUCA – Due diversi sbrachi, uno nel Salento, al largo di Santa Maria di Leuca, e l’altro nel Brindisino, nel territorio di Cerano, hanno avuto luogo tra la serata e la nottata di ieri. I migranti sono 43 in tutto e pare siano tutti in buone condizioni di salute. Nel primo caso, i migranti, 17, sono stati tratti in salvo dopo una segnalazione da parte della Guardia costiera greca a cui era arrivata una richiesta di aiuto. I militari greci hanno informato il Comando generale italiano dal momento che la piccola imbarcazione – di appena 5 metri – sulla quale viaggiavano le 17 persone in difficoltà aveva già raggiunto le acqua italiane e si trovava a 25 miglia al largo di Santa Maria di Leuca. Un aereo della guardia costiera ha individuato il natante che pare sia partito dal porto di Patrasso ed inviato due motovedette, da Santa Maria di Leuca e da Otranto. Alle 19,15 la motovedetta partita da Leuca, ha raggiunto la barca, trascinandola a terra e conducendo i salvo gli occupanti: tutti uomini e tutti di nazionalità pakistana. Il secondo episodio si è verificato in tarda serata, poco prima di mezzanotte, e potrebbe essere collegato al primo: i baschi verdi della Guardia di finanza hanno individuato, nel territorio di Cerano, 22 persone (per lo più di siriani e pachistani), tra cui due minorenni, che percorrevano a piedi la strada provinciale che conduce a Tuturano. Altri quattro stranieri sono stati poi trovati dagli agenti della Polfer lungo i binari della ferrovia. In questo caso non è stata individuata traccia del’imbarcazione; sembra infatti che gli scafisti abbiano abbandonato il “carico” prima di raggiungere la riva e siano fuggiti. 23 ottobre 2012 43 migranti a Pescoluse. Lo scafista riesce a fuggire SALVE – Sono 43, tutti uomini, presumibilmente di nazionalità pakistana e indiana. Dopo alcuni giorni in cui sembrava che il fenomeno si fosse arrestato, ecco che nella tarda serata di ieri le fiamme gialle salentine hanno tratto in salvo altri migranti. E’ stato un pattugliatore della Guardia di Finanza di Gallipoli ad avvistare, a poche miglia a largo di Marina di Pescoluse, un gommone di circa 12 metri con due potenti motori fuoribordo che si dirigeva verso la costa salentina. Poco dopo, il gommone ha abbandonato il gruppo di migranti nei pressi del lido “Le Maldive” in località Pescoluse, dandosi poi alla fuga. Le unità navali della Guardia di Finanza lo hanno inizialmente seguito ma, una volta giunti ad oltre 55 miglia al largo di Leuca, hanno dovuto desistere in quanto procedeva a velocità troppo elevata per raggiungerlo. Intanto, le pattuglie della Sezione Operativa Navale di Otranto, della Compagnia di Gallipoli e della Tenenza di Leuca hanno rintracciato i migranti, che stamattina sono stati condotti presso il centro di accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto per le prime cure e per le procedure di identificazione. 11 ottobre 2012 Nuovo sbarco. 33 migranti a Pescoluse SALVE – E’ partito probabilmente dalla Grecia il gruppo di migranti rintracciato attorno alle ore 23 di ieri all’altezza della marina di Pescoluse (Salve). Le segnalazioni sono giunte da diversi passanti ed anche da una guardia giurata dell’istituto privato “La Folgore”, che percorrendo la litoranea, ha notato extracomunitari dividersi in due gruppi e prendere diverse direzioni. Le operazioni, coordinate dai militari della Guardia di finanza della sezione operativa navale di Gallipoli, hanno coinvolto anche i carabinieri di Tricase e sono andate aventi per tutte la notte. Non ci sono tracce dell’imbarcazione utilizzata per lo sbarco; probabilmente gli scafisti avranno abbandonato il “carico” prima di toccare riva e saranno poi fuggiti agevolati dal buio della notte. Al momento i migranti rintracciati sono 33 in tutto, tutti uomini ed adulti, ma non si esclude che questo numero possa salire nelle prossime ore. 8 ottobre 2012 Imbarcazione al largo di Leuca: a bordo, 18 clandestini SANTA MARIA DI LEUCA – Un nuovo tentativo di sbarco di cittadini extracomunitari lungo le coste pugliesi, è stato bloccato dalla Guardia di Finanza. Poco dopo la scorsa mezzanotte, un aereo islandese della Guardia di finanza impiegato nell’ambito dell’operazione internazionale “Aeneas 2012” promossa dall’Agenzia Europea Frontex, ha intercettato, a 30 miglia al largo di Santa Maria di Leuca, un’imbarcazione di circa cinque metri che navigava in acque internazionali, e che verosimilmente trasportava a bordo clandestini provenienti dalla Grecia. Ha preso così il via un continuo e prolungato monitoraggio occulto da parte di unità aeree e navali della Guardia di Finanza, che si è concluso attorno alle ore 5.10 di oggi, quando, a causa delle cattive condizioni del mare, l’equipaggio del guardacoste “G. 92 Alberti” del Gruppo Aeronavale di Taranto è stato costretto ad intervenire prendendo a bordo i 18 migranti. I finanzieri hanno provveduto a rimorchiare l’imbarcazione verso il porto di Otranto con l’aiuto della Sezione operativa navale di Otranto. A bordo vi erano complessivamente 18 clandestini, tutti maschi; presumibilmente 14 erano pakistani, due cingalesi e due afgani. Giunti alle ore 05,30 nel porto di Otranto, dopo i primi soccorsi di rito sono partite le operazioni di identificazione dei migranti e di individuazione degli scafisti, che probabilmente sono nascosti tra i clandestini. Dall’inizio dell’anno, le unità aeronavali della Guardia di Finanza di Puglia hanno fermato 26 imbarcazioni dirette verso le coste pugliesi, arrestando 28 scafisti ed individuando 1.531 migranti. 1 ottobre 2012 Sbarchi. 26 migranti sulle coste neretine NARDO' – Sono stati alcuni automobilisti a dare l’allarme chiamando il 113. Alle prime luci dell’alba hanno infatti notato un gruppo di persone che si aggirava nella fitta vegetazione tra Santa Caterina e Portoselvaggio, diretta verso la strada. Si trattava di 26 migranti, giunti sulle coste salentine nella scorsa notte. Sono sedici uomini, sei bambini e quattro donne, ma non si esclude che il numero possa aumentare nelle prossime ore. Dell’imbarcazione sulla quale hanno effettuato il viaggio non c’è traccia; lo scafista, attualmente ricercato, potrebbe essersi liberato del “carico” ed aver ripreso il largo subito dopo. Sulle sue tracce, oltre alla polizia di Nardò, anche la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto di Gallipoli. I 26 migranti sono stati condotti presso il Commissariato di polizia di Nardò dove sono stati soccorsi dai volontari della Caritas; nelle prossime ore saranno trasportati presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, per le operazioni di identificazione. 20 settembre 2012 Nuovo sbarco: 38 pakistani a Leuca SANTA MARIA DI LEUCA – Il mare “buono” di questi giorni agevola gli sbarchi. Ed infatti a nemmeno 24 ore dall’ultimo sbarco di migranti sulle coste salentine (nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, 14 pakistani, tra cui due minori, sono stati tratti in salvo dalla Finanza a 15 miglia dalla costa di Otranto), eccone un altro. 38 gli extracomunitari di presunta nazionalità pakistana rintracciati dal Comando provinciale di Lecce della Guardia di finanza nella tarda serata di ieri. Nel corso dell’operazione, una motovedetta veloce della Sezione Operativa Navale di Otranto ha intercettato ed inseguito un natante sospettato di aver effettuato lo “sbarco”, che però si è poi dileguato in acque greche. I 38 migranti tratti in salvo, tutti uomini, sono stati soccorsi e curati e successivamente trasferiti presso il centro “Don Tonino Bello” di Otranto per le rituali procedure di identificazione. 19 settembre 2012 Migranti alla deriva. I finanzieri ne salvano 14 OTRANTO – A bordo erano in 14, due dei quali minori, tutti di sesso maschile e tutti di probabile nazionalità pakistana. I finanzieri del Gruppo Aeronavale di Taranto, in cooperazione con le unità navale del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, li hanno tratti in salvo la scorsa notte, attorno alle 3.30, a 15 miglia al largo di Capo d’Otranto. Si trovavano su un’imbarcazione alla deriva, della lunghezza di circa 6 metri. Giunti alle ore 05,30 nel porto di Otranto, dopo i primi soccorsi di rito, i finanzieri hanno dato inizio alle operazioni di identificazione dei migranti e all’individuazione degli scafisti, verosimilmente nascosti tra i clandestini. Ecco il video dell'operazione: L’attività di servizio è stata svolta anche nell’ambito dell’operazione congiunta “Aeneas 2012”, condotta dall’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della Guardia di Finanza e di altri paesi europei, coordinati dal Gruppo Aeronavale di Taranto, al fine di contrastare i flussi migratori clandestini diretti verso il litorale pugliese e calabrese. Dall’inizio dell’anno, le unità aeronavali della Guardia di Finanza di Puglia, nel corso delle operazioni aeronavali, hanno già fermato 25 imbarcazioni dirette verso le coste pugliesi, arrestando 28 scafisti ed individuando 1.381 migranti. 3 luglio 2012 Sbarchi. 39 migranti ad Otranto PORTO BADISCO – Non si arrestano le ondate di sbarchi sulle coste salentine. Dopo gli ingenti arrivi di migranti che si sono verificati alla fine della scorsa settimana, ieri sera, attorno alle ore 22, a poca distanza dalle coste di Porto Badisco, le unità navali del Gruppo Aeronavale di Taranto e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari hanno intercettato e fermato una sospetta imbarcazione a vela che inalberava bandiera statunitense. A bordo sono stati scoperti 39 migranti, tra cui sei donne e due bambini, che si sono dichiarati di origine mediorientale. L’imbarcazione a vela è stata scortata dalla Guardia di Finanza nel porto di Otranto, dove è arrivata alle ore 23.45. Lì sono partite le operazioni di identificazione dei migranti e di individuazione degli scafisti, nascosti tra i clandestini. Al momento del controllo, i militari hanno sorpreso al timone un uomo di nazionalità turca, considerato il probabile scafista, il quale ha fatto il nome di un presunto complice. Sono dunque in corso approfondimenti per risalire al secondo uomo e verificare le effettive responsabilità di ognuno. Non è ancora stato formalizzato alcun arresto. 29 giugno 2012 Nuovi sbarchi. Oltre 80 migranti, anche bambini SANTA MARIA DI LEUCA – Il mare continua a portare sulle coste salentine disperati in cerca di salvezza. Ieri sera ne sono sbarcati 71 proprio sotto il faro di Santa Maria di Leuca. E stamattina altri 13 sono stati rintracciati a Casarano (nove) ed a Tricase (quattro). Potrebbe essersi trattato, in questo caso, di un secondo sbarco. I migranti arrivati ieri sera provenivano dalla Grecia; si sono dichiarati pakistani, afghani, bengalesi. Tra di loro anche molti bambini, di tre e quattro anni, ed interi nuclei familiari; perfino una ragazza incinta. Le operazioni di sbarco si sono svolte in maniera molto concitata, tanto che alcuni clandestini hanno riportato delle fratture agli arti inferiori. Gli scafisti hanno raggiunto la costa a bordo di un gommone e poi sono ripartiti in tutta velocità riuscendo a sfuggire alle forze dell’ordine. Gli altri sono stati condotti presso il centro “Don Tonino Bello” di Otranto, dove sono stati identificati e medicati. Attualmente sono in corso le operazioni di identificazione dei migranti soccorsi stamattina. 21 giugno 2012 Sbarchi, salvati 17 migranti alla deriva SANTA MARIA DI LEUCA – Nuovo allarme sbarchi, ieri pomeriggio, a Santa Maria di Luca, mentre erano in corso le ricerche dei sette migranti dispersi nel naufragio di due giorni fa nel Canale d’Otranto. La guardia di finanza ha soccorso e trasportato in porto a Otranto con un pattugliatore militare 17 migranti intercettati nel Canale d'Otranto a bordo di un natante in avaria. Secondo quanto loro stessi hanno dichiarato sono afghani e pachistani. I militari hanno deciso di trasbordarli e condurli velocemente a terra perché le condizioni di alcuni sono state giudicate “non buone”. Quanto alle ricerche dei dispersi, nessuna novità, nonostante la task force abbia continuato per tutta la notte a perlustrare la zona. 20 giugno 2012 Naufragio nel canale d’Otranto, arrestato lo scafista La Questura di Lecce ha arrestato lo scafista dell'imbarcazione con 11 immigrati naufragata ieri al largo di Leuca. Si tratta di Saoud Gamal, 41enne di origini tunisine ed è uno dei quattro extracomunitari che sono stati salvati dalla Capitaneria di porto. Sono stati gli altri tre uomini salvati ad indicarlo agli agenti dell’Ufficio immigrazione della Questura come lo scafista. Il 41enne è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Altri sette migranti sono ancora dispersi. 19 giugno 2012 Tragico naufragio: otto migranti dispersi, quattro salvi TORRE VADO – A sei miglia marittime dalla costa del Capo di Leuca, tra Leuca e Torre Vado, la piccola imbarcazione di vetroresina, partita probabilmente dalle coste dell’Africa settentrionale, si è ribaltata. A bordo si sospetta ci fossero 12 migranti intenzionati a raggiungere le coste salentine. Solo quattro di loro sono stati tratti in salvo da un peschereccio di passaggio e dai mezzi aero-navali della Guardia costiera e della Guardia di finanza giunti sul posto. Gli altri otto sono al momento dispersi. Nelle operazioni di ricerca sono impegnati cinque mezzi, un elicottero della Guardia di finanza e un piccolo aereo della Guardia costiera. L'allarme è scattato attorno alle 6,30. Le ricerche continuano incessantemente da allora e sono coordinate dalla Capitaneria di porto di Gallipoli. E' stato uno dei quattro sopravvissuti – nordafricani come le altre persone che erano sul natante – a riferire, parlando in francese, il numero delle persone disperse. Le quattro persone recuperate manifestavano già i primi segni di assideramento. Sono state recuperate in tempo e soccorse a terra dai sanitari della Croce rossa. Il natante è stato ritrovato semi-affondato. 11 giugno 2012 Sbarchi. Oltre 30 migranti fermati a Pescoluse SALVE – Uno yacht m/y di circa 13 metri con due motori da 440 hp è stata avvistata e fermata ieri mattina in località Pescoluse dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli. A bordo sono state fermate quattro persone, di cui due donne e due minori di nazionalità presumibilmente curda ed irachena, un'altra trentina di clandestini sono stati fermati a terra appena dopo lo sbarco. L’imbarcazione è stata sottoposta a sequestro e condotto nel porto di Gallipoli mentre i migranti sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto per l'identificazione ed i controlli medici. 5 giugno 2012 Immigrati, salvati in 12 al largo di San Cataldo LECCE – 12 ragazzi extracomunitari, di origini nord africane, sono stati individuati stamattina nelle acque di San Cataldo. L’operazione di soccorso è stata condotta dai militari della Guardia costiera di Otranto, ed in particolare dal personale della vedetta CP809 e della sala operativa di Otranto. I militari hanno prima raggiunto il natante, formato da una chiatta a rimorchio diretta all’isola del Giglio, che si trovava in mare aperto, a circa 7-8 miglia al largo, ed hanno posto in stato di fermo le persone individuate, presumibilmente marocchine e palestinesi. Poi le hanno trasferite presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. 31 maggio 2012 Nuovo sbarco a Badisco: sono almeno in 200 OTRANTO – Nuovo maxi sbarco di migranti sulle coste salentine. Stavolta sono arrivati a Badisco e le forze dell’ordine hanno proceduto, come di prassi, ad identificarli ed a condurli presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello”. Il loro numero continua a crescere. Al momento se ne sono contati circa 200. Ma non si esclude che nelle prossime ore se ne possano individuare altri. Attorno alle 5 i primi avvistamenti; sono stati i residenti a mettere in allarme le forze dell’ordine e gli agenti del Commissariato di polizia del posto, in particolare. Sulla strada provinciale di Uggiano La Chiesa, sono stati individuati 78 clandestini, tutti maschi, tra cui due minorenni. Due ore dopo, intorno alle 7, i poliziotti hanno trovato, nella stazione ferroviaria di Otranto, altri 48 stranieri. Successivamente il numero è cresciuto ancora. Per un 17enne è stato necessario il trasporto presso l’ospedale di Scorrano per un grave scompenso glicemico. 11 maggio 2012 Nuovi sbarchi. 57 disperati raggiungono il Salento CASTRIGNANO DEL CAPO – I primi 30 sono stati avvistati stamattina a Santa Maria di Leuca attorno alle sei. Le segnalazioni dei residenti hanno messo in allarme gli agenti del Commissariato di Polizia di Taurisano che si è recato sul posto e li ha visti mentre vagavano alla ricerca della stazione ferroviaria più vicina. 12 uomini, otto donne e dieci minori. Gli altri 26 sono stati ritrovati circa un’ora dopo, attorno alle sette, a San Gregorio, dai carabinieri di Tricase: erano tre uomini, cinque donne, 18 minorenni. Non si arrestano gli sbarchi di disperati sulle coste salentina. Gli immigrati arrivati oggi sono curdi, iracheni ed afghani. Saranno trasportati al centro di prima assistenza “Don Tonino Bello” di Otranto; per due di loro, padre e figlio, è stato necessario il ricovero presso l’ospedale “Panico” di Tricase, forse per problemi legati alla disidratazione. Non ci sono tracce, ancora, del natante a bordo del quale gli extracomunitari hanno attraversato il mare, né degli scafisti che li hanno condotti fino alle coste salentine. In questa doppia direzione saranno condotte le indagini delle forze dell’ordine. 8 marzo 2012 Nuovo sbarco di migranti. Fermati in 24 a San Foca SAN FOCA – Vagavano per strada dirigendosi verso il centro abitato. Attorno alle 7 di stamattina i carabinieri della Compagnia di Lecce hanno rintracciato 24 nuovi clandestini, tutti uomini di nazionalità irachena e afghana, sbarcati sulla costa salentina di San Foca. Non si esclude che nelle prossime ore il loro numero possa crescere. Non c’è traccia, al momento, dell’imbarcazione utilizzata per raggiungere il Salento. I migranti sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. 21 febbraio 2012 6 migranti ad Otranto. Malore per una donna incinta OTRANTO – C’erano anche una donna incinta ed una bambina, tra i 16 migranti di origine afghana rintracciati stamattina dalle forze dell’ordine nella zona di Porto Badisco, frazione di Otranto. In particolare la donna, colta da malore, è stata condotta al Pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano dove si torva in osservazione; anche un altro clandestino è stato accompagnato al nosocomio, per via di un trauma alla spalla. Delle indagini si stanno occupando i finanzieri di gli uomini del commissariato di polizia di Otranto e i carabinieri della Compagnia di Maglie. I migranti sono stati condotti al centro “Don Tonino Bello” di Otranto, per le consuete operazioni di riconoscimento e per la prime cure.

Finanza gommone spiaggiato

Intanto, in seguito alle ricerche immediatamente avviate, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto hanno individuato un gommone spiaggiato nei pressi di Porto Badisco. Si tratta di un gommone oceanico con un potente motore da 250 cavalli, dotato di una semicabina utilizzata per nascondere i migranti durante la traversata. Gli scafisti, sfidando le pessime condizioni meteo-marine, sono partiti verosimilmente dalla Grecia e, dopo aver raggiunto la costa salentina, hanno abbandonato il gommone non potendo più riprendere il largo a causa del mare molto mosso, dandosi a precipitosa fuga. Il gommone è stato sequestrato dai Finanzieri; sono in corso ulteriori indagini. 20 febbraio 2012 Cinque migranti sulla costa ugentina TORRE MOZZA – In cinque girovagavano sulla litoranea di Torre Mozza, marina di Ugento. Alcuni cittadini li hanno visti ed hanno chiamato i carabinieri. Ai controlli dei militari della compagnia di Tricase, si sono detti maghrebini; in particolare tre di loro hanno dichiarato di essere marocchini e due libici. Sono tutti uomini adulti. I carabinieri li hanno condotti, come da prassi, presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto dove sono stati sottoposti ad identificazione ed hanno ricevuto le prime cure. Nessuna traccia di eventuali scafisti né del mezzo sul quale sono giunti sulle coste salentine. 16 dicembre 2011 Operazione Sarafi. Arrestato un altro componente dell’organizzazione AMBURGO – Un nuovo risultato è stato messo a segno nell’ambito dell’operazione “Sarafi”. E’ stato arrestato ieri dalla polizia tedesca, in collaborazione con l’Interpol e la Squadra Mobile di Lecce, Razai Hasmat, afghano membro dell’organizzazione a delinquere transnazionale, composta da 17 cittadini stranieri di nazionalità afgana, pakistana, romena e indiana, che, in concorso tra loro, favorivano l’ingresso e la permanenza nel territorio dello Stato di cittadini non appartenenti all’Unione Europea e l’emigrazione illegale degli stessi e di altri cittadini extracomunitari già presenti sul territorio italiano, verso altri Stati Europei quali Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Norvegia, Portogallo, Svezia, Spagna. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal sostituto procuratore della Repubblica Guglielmo Cataldi ed emessa dal gip del Tribunale di Lecce Nicola Lariccia. Nel corso delle investigazioni, condotte dalla Squadra Mobile di Lecce sono stati delineati i ruoli degli indagati all’interno dell’organizzazione. Hasmat, in particolare, si occupava di favorire l’ingresso dei clandestini in territorio tedesco. L’indagine prese il via dallo sbarco avvenuto a Portoselvaggio il 30 agosto 2010, e dall’arresto nella flagranza di reato di tre cittadini georgiani Igor Gatenadze, Raul Gatenadze, Aleksandre Shakhparunovi, ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 14 dicembre 2011 Peschereccio carico di clandestini GALLIPOLI – Stavolta erano 60. Tutti egiziani. Il peschereccio sul quale viaggiavano, clandestinamente, è stato avvistato ieri pomeriggio a circa 30 miglia della costa di Gallipoli dal Gruppo Aeronavale della Guardia di finanza di Taranto. L’operazione è stata svolta nell’ambito dell’operazione congiunta “Aeneas 2011”, condotta sotto l’egida dell’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della Guardia di Finanza e di altri paesi europei, coordinati operativamente dal Gruppo Aeronavale di Taranto. L’attività ha avuto inizio nella notte tra lunedì e martedì, quando un aereo della Guardia Costiera islandese, rischierato per l’operazione Aeneas, in attività di ricognizione sul Mar Ionio, ha avvistato a circa 80 miglia di distanza dalle coste italiane il peschereccio, che navigava con rotta verso Santa Maria di Leuca. L’imbarcazione è stata monitorata e quindi successivamente abbordata in acque nazionali per i controlli di rito che hanno consentito di accertare la presenza di clandestini a bordo. I finanzieri di mare hanno quindi preso il controllo dell’imbarcazione, bloccando i membri dell’equipaggio ed assicurandosi delle buone condizioni di salute dei migranti trasportati. Le unità navali hanno condotto il peschereccio nel porto di Gallipoli in tarda serata. 30 novembre 2011 aggiornamento delle ore 12:00 Sbarco di Porto Badisco. Arrestati i due scafisti PORTO BADISCO – I carabinieri hanno reso note le identità dei due scafisti arrestati per favoreggiamento all’immigrazione clandestina di stranieri nel territorio italiano in seguito allo sbarco di ieri sulla costa tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme. Si tratta di Mustapha Ahmad, 18enne iracheno, e Mohamad Ahmad Samer, 29nne palestinese.

Mustapha Ahmad

Mustapha Ahmad

Mohamad Ahmad Samer

Mohamad Ahmad Samer Sono state inoltre denunciate in stato di libertà per lo stesso reato altre tre persone, un 26enne che ha dichiarato di essere palestinese, un 34enne che si è detto siriano ed 17enne che si è detto irakeno. Ai carabinieri i naufraghi hanno raccontato di aver pagato dai 4mila agli 8mila dollari per affrontare quel viaggio della speranza e giungere in un Paese che potesse dare loro la libertà. Hanno aggiunto di non aver mangiato per giorni e di essere stati minacciati e picchiati con bastoni di legno. Il loro racconto ha permesso pertanto di individuare i responsabili che sono stati associati presso la Casa Circondariale di Lecce. 30 novembre 2011 ore 9:00 PORTO BADISCO – Sono stati intercettati ed arrestati i due scafisti che ieri hanno traghettato sulle coste salentine circa 200 migranti provenienti principalmente da Iraq ed Afghanistan. Nel corso dell’operazione che alle prime luci dell’alba di ieri ha coinvolto in un’attività congiunta tutte le forze dell’ordine, dai carabinieri alla Polizia alla Guardia di finanza, i responsabili del traffico non erano stati individuati e sembrava avessero abbandonato l’imbarcazione mentre stava affondando. Da ciò che è dato sapere al momento, pare che abbiano chiesto la somma di mille euro a testa. Dovranno rispondere dell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 29 novembre 2011 Nuovo sbarco nella notte. Sono quasi in 200 PORTO BADISCO – Stavolta sono arrivati quasi in 200. Le forze dell’ordine ne hanno contati 189 in tutto, ma il numero potrebbe salire perché le ricerche sono ancora in corso. Un nuovo sbarco di migranti si è verificato stanotte sulla costa tra Porto Badisco e Santa Cesarea. Alle prime luci dell’alba, i militari della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Bari e del Gruppo Aeronavale di Taranto, nel corso dei consueti servizi d’istituto, hanno rintracciato un’imbarcazione a motore con numerosi extracomunitari . Il natante di circa 20 metri, battente bandiera turca si è incagliato sulla scogliera nei pressi del “Villaggio Paradiso”, nonostante il tentativo delle Motovedette del Corpo di condurla in porto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, i carabinieri e la Guardia di finanza. Le pattuglie del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce che ha coordinato le attività, hanno intercettato sulla costa, in gruppi sparsi, i 189 migranti di varie nazionalità, ancora in fase di identificazione, ma presumibilmente irachena ed afghana. Gli scafisti hanno abbandonato la nave che colava a picco e si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce. Infatti, nonostante le ricerche dei militari e l’uscita in volo di un elicottero non è stato possibile rintracciarli. Lo scafo dei migranti è attualmente in fase di autoaffondamento sotto l’occhio di due elicotteri del Corpo che sorvolano l’area alla ricerca di eventuali altri naufraghi. Gli extracomunitari, uomini e donne, tra cui una all’ottavo mese di gravidanza, e due minorenni, dopo i soccorsi dei militari, della Croce Rossa e del 118, sono stati condotti, alcuni presso l’Ospedale di Scorrano per un principio di assideramento, altri presso il Centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto per le procedure di identificazione e le incombenze di rito. 11 novembre 2011 37 migranti sulle coste salentine. Arrestati due scafisti CASTRO – 37 cittadini extracomunitari di presunta nazionalità afghana, curda, pakistana e turca sono stati rintracciati nel corso della scorsa notte nelle acque nei pressi di Castro, a conclusione di un’operazione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Lecce, del Gruppo Aeronavale di Taranto e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari.

Finanza migranti

In particolare, i finanzieri del Gruppo Aeronavale di Taranto, nello specchio di mare antistante la località costiera, hanno intercettato un natante di circa 13 metri, adibito al traffico di extracomunitari, intento a sbarcare i migranti sulla costa. I militari, a bordo di un’unità alturiera, assieme ad un'altra unità navale veloce del Corpo, hanno pertanto effettuato un controllo a bordo, scoprendo che l’imbarcazione era impiegata per il traffico di esseri umani.

Finanza migranti 2

I militari a bordo delle motovedette hanno condotto l’imbarcazione nel porto di Otranto dove hanno proceduto al sequestro. I 37 migranti, tutti uomini, dopo i primi soccorsi di rito, sono stati condotti al centro “Don Tonino Bello” di Otranto, dove sono in corso di svolgimento le procedure di identificazione.

Imbarcazione sequestrata

I due scafisti, di presunta nazionalità ucraina e russa, che conducevano l’imbarcazione sono stati tratti in arresto. L’attività di servizio è stata svolta nell’ambito dell’operazione congiunta “Aeneas 2011”, condotta dall’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della Guardia di Finanza e di altri paesi europei, coordinati dal Gruppo Aeronavale di Taranto, al fine di contrastare i flussi migratori clandestini diretti verso il litorale pugliese e calabrese. 3 novembre 2011 Immigrati nel Capo di Leuca. In corso le ricerche TRICASE – Dalle ore 6.30 circa di oggi, i carabinieri delle stazioni del Capo di Leuca sono impegnati in un’operazione di rintraccio di cittadini immigrati. Al momento sarebbero circa 25, di origine bengalese e cingalese, ma sono tuttora in corso le ricerche di eventuali altri soggetti. Le ricerche si stanno indirizzando nei Comuni di Tricase, Corsano e Gagliano del Capo. Accertamenti sono in corso, inoltre, su un’imbarcazione ormeggiata nel porto di S. Maria di Leuca, che potrebbe essere stata utilizzata per lo sbarco. 20 ottobre 2011 67 migranti sulle coste di Otranto OTRANTO – 67 cittadini extracomunitari sono stati rintracciati la scorsa notte nella zona di Porto Badisco, frazione di Otranto, dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Lecce, del Gruppo Aeronavale di Taranto e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari. In particolare, i Finanzieri del Gruppo Aeronavale di Taranto, nello specchio di mare antistante la citata località costiera, hanno intercettato uno yacht bianco di circa 20 metri, battente bandiera turca, adibito al traffico di extracomunitari, intento a sbarcare i migranti sulla costa. I militari, a bordo di un’unità alturiera, assieme ad un'altra unità navale veloce del Corpo, hanno raggiunto l’imbarcazione ed effettuato un controllo a bordo, scoprendo che era impiegata per il traffico di esseri umani. Le pattuglie dei Baschi Verdi convogliate in zona hanno proceduto, così, a rintracciare i clandestini appena sbarcati. I militari a bordo delle motovedette hanno condotto lo yacht nel porto di Otranto dove hanno proceduto al sequestrarlo. I 67 migranti, 65 uomini e due donne di presunta origine afgana, curda e irakena, dopo i primi soccorsi di rito, sono stati condotti al centro “Don Tonino Bello” di Otranto, dove sono in corso di svolgimento le procedure di identificazione. L’attività di servizio è stata svolta, anche in questo caso, nell’ambito dell’operazione congiunta “Aeneas 2011”, condotta, al pari dell’operazione “Ermes” di Lampedusa, dall’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della Guardia di Finanza e di altri paesi europei, coordinati dal Gruppo Aeronavale di Taranto, al fine di contrastare i flussi migratori clandestini diretti verso il litorale pugliese e calabrese. 30 settembre 2011 Nuovi sbarchi nella notte sulle coste di Leuca GAGLIANO DEL CAPO – L’imbarcazione a bordo della quale hanno raggiunto le coste salentine non è stata rinvenuta; lo scafista, dunque, con ogni probabilità, ha abbandonato il “carico” per fuggire via. Sono 43. Tutti uomini, Tra loro, almeno cinque minori. Le nazionalità sono diverse: alcuni si sono detti pakistani, altri bengalesi, altri iraniani. Non si ferma il traffico di migranti diretto in Italia. L’ultimo sbarco è avvenuto la scorsa notte, i carabinieri suppongono attorno alle 3.30, nell’area tra i Comuni di Novaglie, Alessano, Corsano e Gagliano del Capo. Poi i migranti si sarebbero nascosti fino al sorgere del sole. Ed infatti stamattina sono arrivate le prime segnalazioni da parte di cittadini al 112. Le loro condizioni di salute sarebbe buone. I militari hanno comunque provveduto a rifocillarli con cibo e acqua, prima del loro accompagnamento presso il centro Don Tonino Bello di Otranto per le procedure di identificazione. 26 settembre 2011 Otto migranti salvati al largo di Otranto OTRANTO – Un segnale di emergenza incompleto e poco chiaro ha messo in allerta, ieri pomeriggio, gli uomini della sala operativa della Guardia costiera di Otranto che hanno raggiunto, in circa mezz’ora il punto indicato a bordo della motovedetta Cp809. Lì, a circa 30 chilometri dalla costa, hanno trovato un’imbarcazione a vela lunga appena 4 metri e mezzo con a bordo otto uomini di nazionalità nordafricana. Dopo essere stati soccorsi e sottoposti a visite mediche, i migranti sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Da quel momento sono iniziate le indagini, tuttora in corso, per risalire agli scafisti e agli organizzatori della traversata. L’imbarcazione utilizzata è stata sequestrata. 22 settembre 2011 Traffico di vite umane. In arresto latitante ROMA – Prelevava, a Roma, i migranti extracomunitari arrivati clandestinamente nel Salento e procurava loro, dietro pagamento, il biglietto del treno verso l’Italia settentrionale e poi verso il Nord Europa. E’ stato arrestato ieri sera dalla Squadra mobile di Lecce presso l'aeroporto “Leonardo Da Vinci” e condotto presso il carcere di Civitavecchia, a disposizione dell’autorità giudiziaria leccese, l'afgano Osman Khan, 45 anni, ricercato dal 6 luglio scorso, quando la squadra mobile di Lecce, con l'operazione Sarafi, sgominò un'organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Con l’arresto di Khan, salgono a 12 le persone riconducibili all’associazione mafiosa già finite in manette. Altri sei sono tuttora latitanti. L’afghano era sfuggito ad un ordine di cattura internazionale emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Nicola Lariccia su richiesta del pubblico ministero Guglielmo Cataldi. 14 settembre 2011 Sbarchi. In 31 sulle coste salentine CASTRIGNANO DEL CAPO – Sono stati i residenti nella zona ad informare le forze dell’ordine: 31 migranti sono sbarcati sulle coste salentine alle prime luci dell’alba di oggi. Al momento sembrerebbero tutti di nazionalità afghana ma le procedure di identificazione sono ancora in corso. Non si esclude inoltre che i 31 avvistati non siano gli unici clandestini ad essere arrivati; altri gruppetti di persone potrebbero essersi staccati dal primo, come è accaduto già in passato, e dunque potrebbero essere rinvenuti nelle prossime ore. I carabinieri della compagnia di Tricase ed i finanzieri della tenenza di Leuca hanno rintracciato un gommone oceanico abbandonato, a poca distanza dalla scogliera di Leuca. E’ pertanto moto probabile che lo scafista sia nascosto tra i migranti. Che, appena terminate le procedure di identificazione, saranno condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. 7 settembre 2011 Sbarchi. 32 nuovi arrivi. Dieci minori CASTRIGNANO DEL CAPO – Sono 32, tutti uomini di origine pakistana e afghana, di cui dieci minori. Nuovi sbarchi sulle coste clandestine. I nuovi migranti sono stati rintracciati stamattina a Castrignano del Capo. Erano divisi in gruppetti e si aggiravano per le strade del paese, nei pressi del campo sportivo. Sono stati i carabinieri ad individuarli attorno alle 6.30 dopo le prime segnalazioni da parte dei cittadini. E’ probabile che lo sbarco abbia avuto luogo nella notte. Nonostante le ricerche non è stato rintracciato alcuna imbarcazione. Dopo le prime cure, i migranti sono stati accompagnati al centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto, riaperto in mattinata dopo una settimana di chiusura per disinfestazione. 30 agosto 2011 Emergenza sbarchi. 35 nuovi arrivi SAN CATALDO (VERNOLE) – L’emergenza migranti sulle coste salentine non trova fine. L’ultimo sbarco in ordine di tempo è avvenuto tra la scorsa notte e le prime luci dell’alba di oggi. E’ delle ore 7.30 la prima segnalazione alla Questura di Lecce: 35 persone pakistane ed afghane nei pressi dell’aeroporto Lecce-Lepore, in prossimità della Lecce-San Cataldo. Tra loro anche una donna e due bambini. Tutti gli altri sono maschi e qualcuno potrebbe avere anche meno di 18 anni. Appena ieri avevamo dato notizia del maxi-sbarco di migranti sulle coste di Tricase Porto ed Andrano. Stavolta gli scafisti hanno cambiato meta del viaggio. La località di partenza potrebbe essere stata nuovamente la Grecia. Ma non c’è traccia, per ora, degli scafisti né dell’imbarcazione utilizzata. I migranti sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, dove sono in corso le operazioni di identificazione. aggiornamento delle ore 13 Sbarchi. Fermati altri 13 migranti TRICASE – Camminavano senza meta tra Tricase e Spongano. Sono stati gli stessi cittadini a segnalarne la presenza alle forze dell’ordine. E quando loro hanno visto i carabinieri, si sono praticamente buttati nelle loro braccia in cerca d’aiuto. Dopo il maxi-sbarco di ieri, stamattina un altro gruppetto di 13 migranti, pare di nazionalità pakistana ed afghana, è stato rinvenuto per le strade salentine. Non si sa ancora se si trovasse sullo yacht che ieri ha raggiunto la costa di Tricase porto o se sia arrivato in un secondo momento o, comunque, indipendentemente dal gruppo di 200. Per loro, la stessa trafila di sempre, con lo spostamento nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Forse lì sarà possibile sapere qualcosa di più sulle loro identità e stabilire, ad esempio, se anche tra questi 13 vi siano minori. 29 agosto 2011 Sbarchi. 200 migranti in yacht tra i bagnanti TRICASE – Sono arrivati in yacht, uno yacht di lusso lungo 20 metri, esattamente come il nuovo trend impone. Barche di lusso per confondersi tra i turisti. E sono arrivati in pieno giorno, alle 16 di ieri pomeriggio, quando la scogliera dell’approdo di Tricase era gremita di bagnanti. Non è stato difficile notarli. Sull’imbarcazione i migranti erano 200. Troppi. Sono stati gli stessi bagnanti a dare l’allarme segnalando lo yacht alle forze dell’ordine, che in pochi minuti l’hanno raggiunto e scortato fino a riva. Nel frattempo però molti degli occupanti si sono tuffati in acqua tentando di far perdere le proprie tracce. Tra loro, curdi, pakistani e afghani. Immediatamente è scattata la mobilitazione per rintracciare quelli che erano riusciti a scappare. Guardia di finanza della tenenza di Tricase, carabinieri della stazione locale e Polizia di Taurisano hanno dato il via a ricerche congiunte, battendo la litoranea e le stradine della costa a riuscendo a rintracciarne 70. Riportati in porto sono stati sottoposti ai necessari controlli sanitari e poi condotti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Altri cittadini extracomunitari sono stati individuati poco tempo dopo; tra loro anche donne e minori. Le ricerche sono continuate fino a notte. Difficile individuare gli scafisti tra i migranti già rintracciati. // E i cittadini offrono biscotti Di Donato Nuzzaci ANDRANO – La cittadinanza di Andrano dimostra ancora una volta il proprio senso di umanità. Ieri pomeriggio, come racconta il consigliere comunale Graziano Paolo Accogli, oltre che in località Porto a Tricase, pure nella marina andranese è giunto un folto numero di migranti provenienti da diverse nazionalità tra i quali si poteva contare la presenza di diversi minori tutti di sesso maschile. “Immediatamente i cittadini andranesi con sentimento umanitario li hanno rifocillati con acqua, biscotti, thè, frutta etc. e poi tutti con l’intervento omogeneo delle forze dell’ordine sono stati trasferiti da Andrano al Porto di Tricase dove vi è stato un maggior numero di arrivi”, spiega Accogli. Un gesto di solidarietà quello di ieri che va ad affiancarsi a quello del titolare di una masseria nelle campagne tra Castiglione di Andrano e Depressa che ha deciso nei mesi scorsi di ospitare 100 uomini, originari del Nigeria, Ghana, Mali, Costa d'Avorio, Libia, Sudan, Togo e Guinea, tutti rifugiati politici. 14/07/2011 La tendopoli verso lo smantellamento MANDURIA – Il campo di accoglienza di Manduria sarebbe vicino allo smantellamento. Lo hanno reso noto Fabiano Amati e Nicola Fratoianni, assessori regionali alle Opere pubbliche e Protezione civile e alle Politiche di inclusione, comunicando che il presidente della Regione Nichi Vendola ha scritto al prefetto Franco Gabrielli, capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, per manifestare la disponibilità della Puglia a valutare l'ipotesi di utilizzo della ex base Usaf di San Vito dei Normanni. La lettera di Vendola segue le continue richieste di smantellamento avanzate dalla Regione Puglia e sostenute dagli enti locali, e riscontra una proposta di individuazione di soluzione alternativa avanzata in queste ore dal prefetto Gabrielli e sottoposta a riflessione comune con il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese e con il sindaco del Comune di Brindisi Domenico Mennitti, che hanno offerto la loro collaborazione. “La disponibilità a valutare l'ipotesi della ex base Usaf di San Vito è subordinata – hanno commentato Amati e Fratoianni – alla sottoscrizione preliminare di apposito protocollo d'intesa tra il Governo nazionale e la Regione Puglia, che sancisca la gestione pugliese dell'intero immobile, dopo le necessarie bonifica e ristrutturazione a carico della gestione commissariale, per essere a regime adibito a Casa del volontariato di Protezione civile o altra attività conforme alla missione della Protezione civile. Tale soluzione con tali modalità di gestione – hanno continuato – favorirebbe in via subordinata un processo di rigenerazione e riqualificazione urbana dell'area, che senza questa ipotesi e con l'aria che tira difficilmente vedrebbe la luce. Anche il temporaneo utilizzo della base in sostituzione del campo di Manduria – hanno puntualizzato gli assessori – dovrà avvenire sotto l'egida della Protezione civile nazionale e regionale, a mezzo dell'organizzazione già prevista per la gestione commissariale dell'emergenza”. Di seguito la lettera inviata da Vendola al prefetto Gabrielli. Pregiatissimo Prefetto Gabrielli, riscontro la Sua richiesta di disponibilità della Regione Puglia all'utilizzo dell'ex base Usaf di San Vito dei Normanni, quale centro di accoglienza temporanea dei migranti “provenienti dall'isola di Lampedusa, da distribuire sul resto del territorio nazionale sulla base del Piano di accoglienza”, in sostituzione del campo di Manduria. Prioritariamente sento di dover porre in evidenza con compiacimento la comune volontà di “chiudere prima dell'autunno la struttura temporanea” di Manduria e di comporre tale esigenza con l'individuazione di una soluzione alternativa, sita sul territorio regionale, su cui abbiamo sempre manifestato la disponibilità a collaborare. Orbene: per motivi attinenti alla tradizione di accoglienza e solidarietà della nostra Regione, uniti alla necessità di assicurare luoghi strutturalmente idonei ad avverare l'imperativo della dignità dell'uomo, siamo dell'opinione che la soluzione proposta si presti al raggiungimento di tali obiettivi, anche perché favorirebbe in via subordinata un processo di rigenerazione e riqualificazione urbana più che necessario per la struttura in discorso. Ne deriva pertanto la disponibilità della Regione Puglia, unitamente agli enti locali interessati e consultati per le vie brevi, “all'allestimento della individuata struttura, con oneri a carico della gestione commissariale”. Resta in intesa, tuttavia, che tale disponibilità è subordinata all'accoglimento in apposito e preliminare protocollo d'intesa, dei seguenti obiettivi: a) l'immobile, dopo la ristrutturazione ed eventuale bonifica che ne consenta l'utilizzo come struttura temporanea d'accoglienza nella totale garanzia della salute delle persone che vi saranno ospitate, sara' assegnato alla gestione della Regione Puglia – Protezione civile – per essere a regime destinato a “Casa del volontario” di Protezione civile (o altre attività sempre conformi con quelle di Protezione civile), il tutto nell'ambito ed al servizio del sistema nazionale; b) con riferimento al temporaneo utilizzo in sostituzione del campo di Manduria, sempre con il regime della prima accoglienza finalizzata al procedimento di destinazione in tutte le struttura di accoglienza italiane, la gestione dell'attività sia affidata al soggetto attuatore nominato dal Commissario straordinario su indicazione della Regione, il quale avrà cura di garantire tutti i servizi di assistenza legale, la mediazione culturale e l'interpretariato; nonché un effettivo collegamento con i servizi sociali, sanitari e scolastici del territorio. Nella speranza di aver corrisposto alla Sua richiesta, si resta in attesa di notizie per ogni determinazione definitiva. Con il mio saluto. On. Nichi Vendola 13/07/2011 Sbarchi. 35 migranti a Punta Pizzo GALLIPOLI – Sono arrivati in pieno giorno ed in una delle località più frequentate dai turisti, Punta Pizzo. Sono arrivati nuovamente in barca a vela. Una barca a vela di lusso battente bandiera greca. 35 migranti hanno raggiunto le coste salentine nella tarda mattinata di ieri. Dopo la segnalazione di un agente di polizia che si trovava in spiaggia, sono stati fermati a terra dai militari della capitaneria di porto, da polizia e carabinieri ed identificati; sono pachistani, iraniani e palestinesi. Intanto la Guardia costiera ha raggiunto il veliero, una barca di 12 metri, mentre si trovava ormai a circa sei miglia dalla costa e stava tentando di dileguarsi. Lo scafista, di nazionalità bulgara, aveva cercato di eliminare le tracce del passaggio dei migranti non il suo tentativo non è andato a buon fine. Le sue responsabilità sono emerse ugualmente e l’uomo è stato tratto in arresto. L’imbarcazione è stata sequestrata. 11 luglio 2011 ‘Smantelliamo il campo profughi’ MANDURIA. L’esigenza di smantellare il campo di accoglienza sarebbe più forte rispetto all’esigenza di fronteggiare l’emergenza migranti tutt’ora in corso. L’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ed i presidenti della Province di Brindisi e Taranto Massimo Ferrarese e Gianni Florido hanno fatto presente al Governo ed al Dipartimento nazionale di Protezione civile la necessità chiudere le tendopoli di Manduria, “pur consapevoli – hanno precisato – che l’attuale fase dell’emergenza umanitaria non consente iniziative improvvise, che scombussolerebbero l’equilibrato processo d’accoglienza, raggiunto con fatica e con la generosa collaborazione delle istituzioni e comunità cittadine pugliesi. Il campo era infatti nato come soluzione tampone e pertanto temporanea agli sbarchi degli scorsi mesi. “Il monitoraggio costante effettuato in questi mesi – hanno spiegato l’assessore ed i due presidenti di Provincia – ci consente di confermare che la soluzione di Manduria non può oltrepassare il traguardo della temporaneità strettamente necessaria, come più volte è stato ribadito da tutti, anche al cospetto delle difficili condizioni di vita nel campo, che le stagioni estiva ed invernale inesorabilmente amplificano. Per quest'ultimo aspetto deriva che l’esigenza di smantellamento è prevalente rispetto alla gestione dell’emergenza in corso, e detta prevalenza si materializza solo ed esclusivamente con l'individuazione di una soluzione alternativa: per la ricerca di tale soluzione alternativa la Regione Puglia e le Provincie di Brindisi e Taranto dichiarano la propria disponibilità a collaborare col Governo e col Dipartimento nazionale di Protezione civile”. Di questa convinzione condivisa, Amati ed i presidenti Ferrarese e Florido hanno informato il capo Dipartimento della Protezione civile, il prefetto Franco Gabrielli, che ha assicurato un’immediata riflessione sulla richiesta, agevolata dalla disponibilità dichiarata a valutare ed intraprendere soluzioni alternative. Articolo correlato: Emergenza immigrati

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