Lecce. Partendo dai risultati elettorali Giorgio Pala e Federica De Benedetto, giovani del Pdl, offrono spunti di riflessione attorno al proprio partito
LECCE – Per quanto differenti dalla competizione nazionale, le elezioni amministrative possono sempre costituire una utile occasione di riflessione politica. Ed è così che le vedono Giorgio Pala e Federica De Benedetto, giovani del Pdl, che commentano i risultati, non senza una vena di autocritica. Ecco le riflessioni da cui partire, secondo Pala e De Benedetto, per “influenzare positivamente la politica del nostro territorio”: 1. Senza Bersani il PD cresce Indubbiamente, l’allontanarsi dai riflettori del candidato premier del Pd, ha giovato al partito di centrosinistra che nelle elezioni amministrative si trova in vantaggio rispetto al Pdl. A questo punto, bisognerebbe interrogarsi in anticipo su quanto una discesa in campo di Renzi, potrebbe ulteriormente rubare consenso al centrodestra. La nostra opinione: giochiamo d'anticipo puntando su trasparenza e meritocrazia, trasformandoli da semplici slogan a colonna portante del nostro partito. 2. Il fenomeno Grillo è stato ridimensionato Tantissimi dei suoi sostenitori, delusi dal vedere i parlamentari del Movimento 5 Stelle litigare sui rimborsi degli scontrini, hanno preferito astenersi. In ogni caso, non è un movimento da sottovalutare se si considera che questo partito è passato in meno di cinque anni dallo zero alla doppia cifra percentuale. La nostra opinione: non serve combattere Grillo, altrimenti faremo lo stesso errore del centrosinistra che perde perché punta solo sull’antiberlusconismo. Dobbiamo curare il disamore dei cittadini verso la politica italiana cambiando la legge elettorale ma soprattutto intervenendo sull’economia del Paese con riforme radicali. 3. Senza il traino mediatico di Berlusconi, il Pdl mostra i suoi limiti Non basta aggiungere qualche nome “giovane” e togliere qualche nome “scomodo” dalle liste, il partito si deve riformare dal basso. La nostra opinione: ripartire dal consenso sul territorio indicendo i congressi cittadini e regionali, senza dirigenti calati dall’alto. 4. In Puglia emerge il centrodestra In controtendenza con il dato nazionale, la base militante del Pdl pugliese continua ad essere compatta e presente nella vita politica regionale. Non è un caso, ma è grazie soprattutto ad una classe dirigente di quarantenni che sa ascoltare la pancia degli elettori. La nostra opinione: esportiamo il modello Puglia a livello nazionale.