Bari. L’assessora al Welfare annuncia la volontà di compiere un concreto passo in avanti verso la tutela delle donne
BARI – Tante iniziative fino ad oggi. Ma serve fare di più: serve una legge contro il femminicidio. E’ l’assessora alla Salute ed al Welfare della Regione Puglia Elena Gentile ad annunciare la volontà di Via Capruzzi di fare un ulteriore passo in avanti verso la tutela delle donne. “In questi anni – ha dichiarato l’assessora – abbiamo lavorato per realizzare sull'intero territorio regionale la rete dei servizi di sostegno alle donne vittime di violenza. Abbiamo messo a valore l'impegno delle tante associazioni di donne che nel silenzio e tra tante difficoltà, hanno tessuto una rete silenziosa ma efficace, insomma un presidio di civiltà, per contrastare la barbarie della violenza nei confronti delle donne per offrire loro un’ancora di salvezza, un luogo dove elaborare il lutto ma anche per ricostruire il proprio progetto di vita. La Regione ha pianificato gli interventi anche attraverso la sensibilizzazione e la responsabilizzazione degli enti locali chiamati a realizzare servizi di presa in carico delle vite delle donne. Ora vogliamo fare entrare a pieno titolo nella discussione che oggi vede finalmente crescere la consapevolezza che si possa e si debba fare di più”. Gentile ha così annunciato di voler avviare un percorso condiviso con le associazioni delle donne , con le animatrici dei centri antiviolenza e delle case rifugio, con gli operatori del sociale, della sanità e con chiunque intenda contribuire alla costruzione di una Legge regionale “che anticipi – ha precisato l’assessora -nei contenuti la convenzione di Istanbul che il governo italiano tarda a recepire”. Sulla questione il 21 maggio alle 11.30 sarà convocato un incontro pubblico aperto alla stampa. Articolo correlato: Femminicidio. Le azioni della Puglia per contrastarlo
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