Alla scoperta del Salento inedito. Paesaggi, archeologia, racconti di esperti. A bordo di un treno storico delle Ferrovie Sud Est
Un Salento inedito “raccontato” in presa diretta da storici, architetti, agronomi, botanici, archeologi o semplici appassionati del territorio. E’ un vero e proprio viaggio alla scoperta di luoghi e spazi affascinanti, ma poco conosciuti dal punto di vista paesaggistico ed archeologico, quello proposto nel fine settimana dalla sezione pugliese dell’Associazione italiana di Architettura del paesaggio, in collaborazione con la Provincia di Lecce, alcuni Comuni salentini ed associazioni culturali. Oggi e domani, infatti, approda anche nel Salento la manifestazione nazionale, giunta alla sua terza edizione, “Giardini e Paesaggi Aperti – Paesaggi ed archeologie”, che si snoderà tra i Comuni di Maglie, Tuglie, Parabita, Seclì, Supersano, Cursi e Salve. Cinque i percorsi tematici, dall’archeologia industriale della produzione ai ritrovamento archeologici e botanici, passando per l’archeologia delle infrastrutture ferroviarie, proposti nel ricco programma presentato nei giorni scorsi, a Palazzo Adorno, a Lecce, dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dal direttore generale Giovanni Refolo, dalla presidente Aiapp Puglia Tiziana Lettere e dal segretario Aiapp Puglia Francesco Tarantino. L’imperdibile viaggio nel passato inizia alle 8.30 di oggi, a bordo di un treno storico delle Ferrovie Sud Est, messo a disposizione dal Museo ferroviario salentino. Gli antichi vagoni condurranno i passeggeri dalla stazione di Lecce a Tuglie e Parabita, dove potranno visitare il Parco archeologico delle Veneri, cornice ideale per illustrare l’evoluzione della specie umana; le cave in prossimità del Parco delle Veneri aperte dai Messapi e ancora oggi in funzione, esplorando grotte, laure, conche, canali e cisterne utilizzati dai Basiliani; il Palazzo baronale e il giardino storico, il Museo di storia contadina; i frantoi ipogei. Ci si sposterà quindi nel Comune di Seclì dove si scopriranno le archeologie industriali delle Fornaci di San Giuseppe (l’azienda più antica del Salento per la produzione della calce tramite i forni a tino); le antiche Cantine Campi Latini (produzione di vino e olio). Alle ore 16, appuntamento a Maglie dove, con la guida dell’architetto Antonio Monte, si potranno visitare il frantoio ipogeo e la conceria Lamarque, luoghi della produzione che hanno caratterizzato il distretto produttivo magliese nei secoli scorsi, e il Museo dell’industria. La passeggiata attraverso la storia del Salento proseguirà domani nelle suggestive cave di pietra leccese tra Cursi e Melpignano, dove si trova il distretto estrattivo tra i più importanti del Salento e dell’intera regione, e nel Basso Salento. A Salve, in particolare, l’itinerario proposto, con partenza alle ore 9, sarà all’insegna delle archeologie del passato preistorico del Capo di Leuca, tra la Masseria Santu Lasi, Canale del “Fano”, Macchia Don Cesare, ed i recenti ritrovamenti delle sepolture preistoriche dell’Università del Salento. A Supersano, sempre a partire dalle ore 9, si andrà alla scoperta di un territorio ricco di testimonianze di archeologie botaniche: il Museo del Bosco Belvedere; gli scavi del villaggio medievale; la cripta bizantina della Coelimanna; l’albero della Manna.