Lecce. Lo Spi Cgil ha messo a disposizione degli interessati un servizio di stampa e consegna dei documenti
LECCE – Sono circa 250mila i pensionati e le pensionate della provincia di Lecce alle prese, in questi giorni, con la stampa e la consegna della documentazione reddituale. Quest’anno, infatti, l’Inps (ma anche Inpdap ed Enpals, da oltre un anno trasferiti all’Inps) ha deciso di non inviare più direttamente a domicilio la documentazione cartacea dei modelli Cud e Obis/M. Che dunque possono essere scaricati on-line collegandosi al sito dedicato, tramite una password personale o rivolgendosi ai Patronati, ai Caf o agli uffici postali. Chi sceglie di rivolgersi agli uffici postali, è tenuto a versare la somma di 3 euro per il servizio. I motivi della decisione vanno ricercati nei provvedimenti emanati dal Governo Monti e finalizzati alla spending review. L’effetto è una grande apprensione nei pensionati e una difficoltà nell’accedere ai servizi in autonomia. Lo Spi Cgil di Lecce critica duramente la scelta dell’Istituto ed ha deciso di venire incontro ai pensionati in maniera concreta. “Per l’ennesima volta – ha dichiarato il segretario generale Ninì De Prezzo – si crede di risanare il bilancio dello Stato colpendo le fasce più deboli della popolazione. Il nostro sindacato non resta con le mani in mano – ha aggiunto -, e, per non lasciare soli le pensionate e i pensionati, ha allarmato le proprie sedi sul territorio, predisponendo un servizio di stampa e consegna di tutta la documentazione. Non solo ha affisso manifesti in tutti i Comuni ma ha inviato a tutti gli iscritti una lettera di invito a recarsi presso le sedi dello Spi, della Cgil, dell’Inca e del Caf, dove troveranno tutta l’assistenza necessaria e, contestualmente, potranno compilare la dichiarazione dei redditi per l’anno 2013”.