Filanto: ‘Danni alla Regione e truffa all’Inps’. Sequestro da 10,5 milioni

Casarano. Il sequestro è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Bari su richiesta del pm Antonio Negro. Sette gli indagati // GUARDA IL VIDEO DELL'OPERAZIONE

CASARANO – Conti correnti, macchinari e immobili delle aziende Tecnosuole, Zodiaco, Italiana Pellami e Iris Sud. Valore totale, 10,5 milioni di euro. Tutto sequestrato, senza facoltà d’uso, dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari che oggi ha eseguito il decreto firmato dalla gip Antonia Martalò su richiesta del pm Antonio Negro. Un nuovo passo in avanti nell’inchiesta denominata “Old machine” (inizialmente in mano ad Imerio Tramis) nei confronti di Filanto Spa, il colosso calzaturiero salentino, con sede a Casarano, accusato di aver ottenuto indebitamente fondi europei ai danni della Regione Puglia e di aver truffato l’Inps. Nel decreto di sequestro per equivalente viene disposta per le società coinvolte l'esclusione per un anno da agevolazioni e la possibile revoca di quelli già ottenuti. Ecco il video dell'operazione: Sette gli avvisi di garanzia notificati: ad Antonio Filograna Sergio, figlio del patron Antonio Filograna; a Gabriele Caputo, consigliere provinciale del Pd ed amministratore di una delle aziende coinvolte; ai rappresentanti legali che si sono susseguiti a capo delle aziende ispezionate dai finanzieri: Giuseppe Baiardo, Maria Antonietta Filograna, Anna Lupo, Antonia Montedoro e Silvia Perico. Secondo la Procura, gli indagati avrebbero ottenuto in maniera illecita finanziamenti europei pari a 4 milioni di euro, scorporando rami d’azienda rientranti nella Filanto e facendoli confluire nel Consorzio produttori salentini calzature di Casarano, costituito dalle quattro aziende finite nel mirino. Filanto, per le dimensioni aziendali, non avrebbe infatti potuto accedere ai finanziamenti del Pia previsti per le piccole e medie imprese. Inoltre le stesse società avrebbero assunto circa 400 lavoratori precedentemente licenziati da Filanto, potendo usufruire di sgravi contributivi per 6 milioni di euro.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment