Vendola “apre”. Vuol far qualcosa di sinistra

La mappa dell’exploit del M5S in Puglia è la mappa del fallimento della Sinistra con la S maiuscola

“Ci siamo svegliati in un’Italia profondamente cambiata”. Nichi Vendola inizia così il suo discorso postato su Fb. Ma per lui e il Pd l’incubo è iniziato al loro risveglio. E l’incubo è rappresentato dai cittadini che dettano finalmente l’agenda politica, direttamente, senza il filtro della nomenklatura della dirigenza dei partiti. Non è complicato: da subito il M5S ha parlato di “modello Sicilia”. Appoggio esterno sui progetti. In Sicilia sta funzionando. Si sperimenta un modo nuovo di partecipazione alla politica del Paese: i cittadini dal basso tengono la barra della navigazione. Non c’è un nocchiero, è questo il ruolo che s’è dato – e giustamente, al suo punto di vista, Bersani – ma ci sono idee in rete. Ora, tornando a Vendola: è stato il primo ad “aprire” al M5S ma, nel corso del suo governo in Puglia, è stato anche il primo a “chiudere” alle richieste fortissime dei cittadini, mantenendosi sempre a mezz’aria tra la vocazione ecologista e laica del suo partito e quella sensibile ai poteri industriali e clericali del Pd. In questa sua condotta da don Abbondio non si è incuneata – come molti sostengono, come se fosse un corpo estraneo – ma concretamente è cresciuta internamente un’ansia di partecipazione diretta delle persone. E’ sufficiente andare a vedere la mappa dell’exploit del M5S in Puglia per capire dove ha fallito la Sinistra con la S maiuscola. Proprio dove era stata forte e chiara la richiesta d’intervento della Politica con la P maiuscola. A Taranto, per esempio, dove il M5S ha preso il 27,71% contro il 27,11 del Pd+Sel+Cd e il 28,22 del Pdl. Un altro bacino di malcontento, pardon, richiesta di rinnovamento, è quello della sanità. Lo scandalo Tedesco e Tarantini, con un Vendola se non compiacente quantomeno distratto; il lento e irrazionale smantellamento degli ospedali; la scelta apparentemente immotivata, ma in realtà disegnata sui diktat partitici, di privilegiare alcune strutture sanitarie convenzionate rispetto ad altre; lo strapotere dei direttori generali delle Asl e la gestione poco trasparente dei bandi pubblici. Una sanità nei fatti poco attenta ai diritti civili dei malati. E questo i cittadini a Vendola non lo perdonano; “possono aspettarselo da un governo di centro destra, ma fatto dalla Sinistra è un tradimento”, come ha commentato a caldo Massimo Todisco, avvocato del Codacons, che sta vincendo causa dopo causa contro la Regione perché i malati di tumore (o i loro parenti, se i pazienti sono deceduti) si vedano riconosciuto il loro diritto ad avere il rimborso del costo della Pet fatta in convenzione a Cavallino, nel leccese. L’ambiente martoriato dai miraggi del nuovo eldorado delle energie rinnovabili. La lentezza e l’inefficienza della macchina burocratica che rende antieconomico per le aziende partecipare ai bandi per i finanziamenti agevolati: altissima è la percentuale di rinuncia, perché i soldi arrivano quando è troppo tardi e non si può più investire di tasca propria. Il buon lavoro sulla cultura (il programma Bollenti spiriti, per esempio) è stato in parte vanificato (o poco valorizzato) dalla gestione poco trasparente e costosissima di Apulia film commission, soprattutto per le nomine dei dirigenti e l’assegnazione dei finanziamenti. Se il M5S parla alla pancia delle persone, quello che diceva la pancia delle persone Vendola non l’ha ascoltato. Non è bastato dare finanziamenti a pioggia alla Cultura per sperare che i ragazzi gli lasciassero ampio spazio di manovra nei settori più politici e pingui. Adesso “apre”. Va benissimo. E’ l’ultima spiaggia per i partiti di sopravvivere ed è l’unico modo per i cittadini e i movimenti di far fare ai partiti quello che tante volte hanno chiesto. Articolo correlato: Vendola: 'Interpretiamo, con Grillo, la voglia di cambiamento'

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