Diritto allo studio: la nota di Laforgia

Bari. Più tasse e meno borse di studio. Dopo l'appello degli studenti a Vendola, la nota del Rettore dell'Università del Salento

In riferimento al decreto governativo che dovrebbe rimodulare i criteri d’accesso al diritto allo studio, riceviamo e pubblichiamo di seguito un commento del Rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia: «Suscita ai miei occhi grandi perplessità il provvedimento governativo che abbassa la soglia di reddito esente dal pagamento del contributo per gli studenti universitari delle Regioni meridionali. Il principio, apparentemente equo, della differenziazione in funzione del contesto socio-economico non può essere adottato mantenendo fisso il parametro al Nord e riducendo quello al Sud. In questo modo migliaia di studenti che avevano diritto all’esenzione diventano automaticamente studenti più ricchi, senza aver visto crescere il loro reddito familiare, e si vedono costretti a pagare tali tasse. Una specie di nuova tassazione sulle famiglie del Sud, quelle bisognose, assolutamente iniqua. L’approccio corretto sarebbe stato, al contrario, quello di innalzare il limite in tutto il Paese elevandolo un po’ di più per le regioni settentrionali. Cioè lasciare la tassazione immutata al Sud ed esentare un reddito più alto al Nord dove, per i differenti costi, lo stesso reddito è prossimo alla soglia di povertà. Chiediamo a coloro che decidono di rivedere in modo più razionale questa parametrizzazione». 4 febbraio 2013 Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata a Nichi Vendola (Presidente della Regione Puglia), Alba Sasso (Assessore al Diritto allo Studio della Regione Puglia), Carlo De Santis (Presidente dell'A.Di.S.U. Puglia), Corrado Petrocelli (Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari), Domenico Laforgia (Magnifico Rettore dell'Università del Salento), Giuliano Volpe (Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Foggia), Nicola Costantino (Magnifico Rettore del Politecnico di Bari) OGGETTO: Appello degli Studenti pugliesi al Presidente della Regione Puglia e all'Assessore regionale Alba Sasso in vista della Conferenza Stato – Regione del 7 Febbraio In questi giorni, a pochi giorni dalla chiusura della legislatura, abbiamo assistito allultimo colpo di coda del Governo Monti con la presentazione del Decreto Ministeriale c.d. Determinazione dei livelli essenziali e requisiti di eleggibilità delle prestazioni per il diritto allo studio universitario . Tale decreto prevede una vergognosa rimodulazione dei parametri di assegnazione delle borse di studio. Questo rappresenta un ulteriore schiaffo alla democrazia, oltre che ai diritti delle studentesse e gli studenti di questo paese, che rischiano di subire ancora una volta unimposizione dallalto senza avere alcuna voce in capitolo sul proprio destino. Entrando nel merito, a tutti gli studenti e le studentesse con reddito ISEE superiore ai 14.300 (contro i precedenti 17.000 ISEE in Puglia) sarà negato laccesso al bando per lerogazione delle borse di studio nel Sud Italia! Al Nord ed al Centro, invece, i limiti massimi saranno rispettivamente di 20.000 e 17.150 ISEE. Appare chiara, quindi, la volontà di danneggiare ulteriormente gli studenti del Sud. Infatti questo Governo applica criteri di reddito inferiori per la nostra regione differenziando i criteri di accesso tra regioni del sud e del nord, mentre recentemente (D.lgs 68/2012) sul piano della tassazione studentesca ha invece omogeneizzato la contribuzione studentesca su tutto il territorio nazionale, e in Puglia abbiamo subito un aumento da 77 a 140. Questo meccanismo malsano ed iniquo porterà inevitabilmente a tre conseguenze terrificanti: 1) lespulsione dal sistema di diritto allo studio regionale di migliaia di studenti e studentesse, considerando la restrizione dei criteri di accesso ad esso. La logica, ed immediata,conseguenza sarà labbandono degli studi universitari da parte di quegli studenti (specialmente al sud Italia) che in assenza dei fondi non potranno più sostenerne i costi, per altro garantiti dall'art. 34 della Costituzione, necessari per proseguire gli studi; 2) l'esodo forzato dal sud al nord di tutti gli studenti con un ISEE superiore a 14.300 e inferiore a 20.000 e di conseguenza lulteriore svuotamento delle università del sud. 3) migliaia di studenti che alluniversità non si iscriveranno mai. Riteniamo molto pericolose le conseguenze dell'approvazione del Decreto e per questo chiediamo a gran voce che tale provvedimento venga respinto nella riunione della Conferenza Stato-Regioni in programma il 7 Febbraio prossimo. Siamo convinti che il Presidente Vendola e lAssessore Sasso abbiamo il dovere di assumere una posizione pubblica contraria a questo decreto e che debbano opporsi con forza alla sua approvazione. E una necessità improrogabile dopo i risultati ottenuti nella nostra regione questanno in materia di Diritto allo Studio. Il traguardo appena conseguito del 92% della copertura degli aventi diritto, che non è solo un risultato politico, ma una vera e propria risposta alle esigenze materiali degli studenti e delle studentesse pugliesi, non può essere vanificato dallennesimo provvedimento penalizzante di un Governo che non ha mai ritenuto i Saperi e la Conoscenza una priorità per rilanciare il Paese. Lo chiediamo a gran voce; la stessa voce di quegli studenti che in questi anni hanno lottato non solo per laumento dei fondi per il diritto allo studio, ma per ununiversità ed una scuola pubbliche e di qualità. Per questo, Vi chiediamo di intervenire e farvi portavoce nella Conferenza Stato – Regioni, delle nostre preoccupazioni, e di difendere in quella sede il diritto allo studio. Rete della Conoscenza – Puglia Link Bari Link Foggia Link Lecce Link Taranto Per info: Giuseppe Campanelli, Portavoce della Rete della Conoscenza Puglia 3298753117 — Portavoce Rete della Conoscenza – Puglia 3207144027 [email protected] c/o ZonaFranka, via marchese di montrone, 80 – 70100, Bari

Leave a Comment