Torcito. I lavori distruggono il parco. Sequestrata parte del cantiere

Cannole. Roccia e vegetazione cancellate per far posto alla viabilità interna. Le indagini sono partite in seguito all’esposto delle associazioni ambientaliste

(foto: gruppo facebook Urpi te macchia) CANNOLE – Interventi realizzati in difformità alle autorizzazioni ricevute. Dopo un mese dalla consegna delle chiavi del parco Torcito alla ditta Intini Source di Noci, incaricata di effettuare lavori di riqualificazione dell’area, arriva il primo stop. I carabinieri di Maglie e gli uomini della Forestale di Otranto e Lecce hanno infatti sequestrato una parte del cantiere, denunciando gli ingegneri dell’impresa, S.D. e G.B, di 67 e 52 anni, entrambi baresi, ritenendoli responsabili di violazioni paesaggistiche e deturpamento del patrimonio naturale.

Torcito

Le indagini sono partite in seguito ad un esposto corredato di foto, presentato dalle associazioni ambientaliste del territorio, che hanno documentato la distruzione di roccia e vegetazione, nelle località Canolisi e Bosco Torcito.

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Per ampliare la viabilità interna sarebbero state realizzate tre piste forestali di 5.600 metri quadrati e sarebbe stata sbancata e spianata un’area di 2.000 metri quadrati, scavando la roccia e estirpando la vegetazione, in maniera del tutto illecita in quanto non prevista nella concessione edilizia.

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La Intini Sorce è risultata aggiudicatrice del bando di gara indetto dalla Provincia per il rilancio del complesso di Torcito, 203 ettari di eccezionale valore ambientale e paesaggistico. La concessione ha durata di 18 anni e prevede progettazione esecutiva, realizzazione dei lavori e gestione del Parco, finalizzata alla valorizzazione delle potenzialità turistiche dell’intera area.

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