// REPORTAGE. Casarano. Nella sede dell’associazione scatoloni e buste con coperte, scarpe, abbigliamento. Le persone ne hanno bisogno. Ma non vengono distribuiti
CASARANO – Coperte, scarpe, pantaloni e biancheria intima. Riposti negli scatoloni o ancora avvolti da cellophane. Stipati a prender polvere, o disordinatamente lasciati negli scatoloni, quando invece potrebbero essere di grande aiuto a tante persone in difficoltà economica. Succede a Casarano, presso la sede della Croce rossa italiana in corso Roma, ospitata in un immobile di proprietà comunale. Il signor Mario (nome di fantasia) ci ha riferito che dallo scorso maggio la distribuzione di viveri e beni in generale da parte dell’associazione di volontariato si è interrotta. E per la sua e le altre 500 famiglie in difficoltà economica che ne usufruivano, tirare avanti è diventato molto più difficile. Hanno ancora il cellophane le coperte inviate dalla Comunità europea e ammassate su un tavolo e su dei ripiani in una delle stanza dell’immobile.

Intatti perché ancora incellophanati i jeans ed i pantaloni disposti sugli scaffali di un’altra stanza della sede.

Qui ci sono anche vari capi di abbigliamento e diverse paia di scarpe di varia misura.

Come le scatole di scarpe con il logo Filanto, probabilmente donate dall’azienda casaranese.

Ancora scarpe riposte in altri scatoloni. Ci sono ciabattine per bambini, stivaletti, modelli più sportivi.



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