Torre Veneri: la non risposta di Guido

 

Lecce. L’assessore sarà in audizione in Commissione parlamentare per illustrare i “passi” compiuti dall’Amministrazione. Noi gli abbiamo chiesto quali siano. Ecco che cosa ci ha risposto

LECCE – Nelle scorse l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce Andrea Guido ha inviato comunicati dicendo di aver ottenuto una audizione in Commissione parlamentare sull’uranio impoverito. L’audizione è fissata per il 28 novembre. “Sarà l’occasione – si legge nel comunicato – per illustrare i passi compiuti dall’Amministrazione comunale in merito a questo delicato argomento”. Quindi gli abbiamo chiesto di dirci subito che cosa l’Amministrazione leccese ha fatto, e gli abbiamo girato la domanda: “Le chiediamo quali ‘passi’ sono stati compiuti dall’amministrazione”. Questa è la risposta: “Fermo restando che eventuali responsabilità sono a carico del Ministero della Difesa, tenuto in tal caso a ripristinare lo stato dei luoghi, così come prevede il decreto legislativo n.22 del 97( decreto Ronchi), mi sto facendo carico della vicenda che riguarda il nostro territorio per assicurare la salute dei cittadini. Nell’audizione programmata davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta, già fissata per il prossimo 28 novembre, verificherò se sussistono eventuali analisi di caratterizzazione del sito (individuazione agenti inquinanti, classificazione e determinazione operazioni di bonifica). Ad ogni buon conto si tratta di un’area interdetta all’Amministrazione Comunale perché di competenza del Ministero della Difesa e del Demanio Marittimo allorché si parla di fondale marino. Di concerto con il presidente Commissione parlamentare chiederemo al governo, in particolare al Ministero della Salute, di individuare i fondi necessari per effettuare interventi di bonifica sull’arenile e sul fondale marino”. Fuor dal politichese significa che ad oggi il Comune e l’assessore non hanno fatto a. 21 novembre 2012 Torre Veneri. Guido in audizione a Roma LECCE – Dopo l’inchiesta del Tacco d’Italia sul rischio inquinamento da uranio impoverito ed altri metalli pesanti al poligono di tiro di Torre Veneri, la questione ha finalmente raggiunto la giusta visibilità, suscitando reazioni più o meno forti da parte delle istituzioni e dei politici del territorio. Così, dopo l’esposto in Procura da parte del laboratorio politico “Lecce bene comune”, che ha anche presentato una mozione in Consiglio comunale, con la quale ha chiesto al sindaco di intervenire per la bonifica dell’area, e dopo che il senatore Rosario Giorgio Costa, presidente della Commissione parlamentare sull’uranio impoverito, ha avuto il via libera per chiedere al premier Monti di prevedere una voce di spesa, in finanziaria, sulle bonifiche dei poligoni, anche l’Amministrazione di Lecce ha dimostrato interesse sul tema. L’assessore comunale all’Ambiente Andrea Guido ha ottenuto un’audizione a Roma presso la Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito per mercoledì 28 novembre alle ore 14. “Sarà l’occasione – ha spiegato Guido – per illustrare i passi compiuti dall’Amministrazione comunale in merito a questo delicato argomento e per ascoltare lo stato dei fatti relativamente alla situazione dei poligoni di tiro, in particolar modo per quanto concerne quello di Torre Veneri sul quale sono in corso approfondimenti da parte dell’apposita Commissione parlamentare”. L’assessore ha chiesto alla Commissione di allargare la riunione anche a “Lecce Bene Comune”. “Il Comune di Lecce – ha aggiunto Guido – intende fare chiarezza su questa vicenda senza alcun tentennamento per evitare qualsivoglia allarme sociale”.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment