Lecce. In un documento consegnato dai sindacati alla prefetta di Lecce sono indicate, settore per settore, le imprese salentine in affanno
LECCE – La prefetta di Lecce Giuliana Perrotta aveva chiesto una ricognizione di tutte le situazioni di crisi dei vari comparti produttivi locali per coinvolgere attivamente tutti gli attori del territorio nella ricerca di una soluzione al problema. E la ricognizione è arrivata. Cgil, Cisl e Uil hanno consegnato ieri in Prefettura un documento nel quale vengono indicate, settore per settore, le aziende in crisi nella provincia di Lecce. “In tale quadro – spiegano nel documento i tre sindacati confederali Salvatore Arnesano (Cgil), Piero Stefanizzi (Cisl) e Salvatore Giannetto (Uil) – sono da evidenziare anche le condizioni dei lavoratori che usufruiscono di ammortizzatori sociali in deroga che, come noto, sono in scadenza al 31 dicembre prossimo e per i quali, ad oggi, non è garantita né la continuità del sostegno al reddito né possibili soluzioni ricollocative attraverso strumenti di politiche attive del lavoro”. Relativamente a questo punto, lo scorso martedì si è tenuta in Commissione Lavoro alla Camera la discussione dell’interrogazione rivolta dalla deputata del Pd Teresa Bellanova alla ministra Elsa Fornero, relativa proprio alla esiguità dei fondi destinati alla cassa integrazione in Puglia. La ministra ha assicurato grande attenzione del Governo verso la problematica, ma la parlamentare si è detta insoddisfatta della risposta, dichiarando di esigere, oltre al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, anche interventi in positivo di ricollocazione dei lavoratori e di incentivi alle iniziative imprenditoriali locali. Per quanto riguarda il documento consegnato dai sindacati alla prefetta, invece, il prossimo passo, così come annunciato nei giorni scorsi, dovrebbe essere la convocazione di un tavolo che possa individuare delle soluzioni concrete per scongiurare conseguenze drammatiche per il territorio. Ecco le aziende salentine in crisi indicate nel documento di Cgil, Cisl e Uil. Per alcuni casi viene indicato anche il numero di lavoratori in condizione di difficoltà. Edilizia: Palstrade, Cocemer, Leadri, Petito prefabbricati, Imcev, Socim, Trio costruzioni Metalmeccanico: Cnh (62 lavoratori), Omfesa (100 unità), Alcar (circa 50 lavoratori), I.P. (mancato avvio attività, rischio per 67 unità), Rossi (Cig per 140 unità), Olc. Agroalimentare: Newlat (produzione chiusa, resta i, piedi il commerciale), Scarlino Carni e Salumificio Scarlino (70 unità), Aia Vecchia (15 in Cigo). Servizi: Appalti pulizie scuole, Società partecipate (Alba service, Salento Energie, Lupiae), Csa (49 unità in consorzio Camera di Commercio), Vigilanza, Turismo (Acaya golf club, Crystal, Valtur), Mense ospedaliere, Tributi Italia, Billa, Mercatone Uno. Tac: Filanto, Adelchi, Romano, Tessiltech (60 in Cig deroga), Covani (Cig in deroga). Pubblica amministrazione: Enti previdenziali (Inps, Inail, Inpdap), Sanità privata (Città di Lecce e Clinica Petrucciani). Credito: Monte dei Paschi di Siena (circa 400 unità a rischio esternalizzazione) Telecomunicazioni e grafica: Telecom, Cartisa, Martano; Gruppi di Emittenza televisiva (Studio 100, Canale 8, TeleRama) Scuola: collaboratori scolastici precari, operatori della F.P. Trasporti: Seta Cogei Comune Gallipoli, Eurocoop c/o pastificio Tandoi. 6 novembre 2012 Cassa integrazione. La prefetta: ‘Inizi un percorso virtuoso tra istituzioni’ LECCE – La crisi economica non molla la presa ed il Salento è allo stremo delle forze. Sono migliaia i lavoratori attualmente in cassa integrazione in deroga che il prossimo 31 dicembre perderanno anche questo sostegno economico in quanto non è stato annunciato, al momento, alcun rinnovo dello strumento di aiuto. Ieri la prefetta di Lecce Giuliana Perrotta ha incontrato presso la sede della Prefettura i segretari generali provinciali dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil per esaminare ancora una volta la condizione dei lavoratori e delle loro famiglie. Il rischio, che purtroppo assume quasi i contorni di una triste certezza, è la perdita di ulteriori posti di lavoro in conseguenza della crisi economico-finanziaria. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti sindacali hanno manifestato forte preoccupazione per il futuro di tantissimi lavoratori, quasi tutti monoreddito e con impegni finanziari sulle spalle, che rischiano di rimanere privi di qualsiasi forma di sostentamento con le relative pesanti conseguenze di carattere sociale che questa condizione potrà comportare in un territorio già pesantemente colpito dalla negativa congiuntura economica. La prefetta ha evidenziato la necessità di avviare un’analisi approfondita di tutte le situazioni di crisi dei vari comparti produttivi locali ed ha assicurato un imminente coinvolgimento della deputazione salentina su queste questioni. La necessità che emersa dall’incontro è stata di intraprendere un percorso virtuoso e condiviso da parte di tutte le Istituzioni locali verso la soluzione della crisi. Sui fondi Cig, oggi è un'importante giornata, in quanto è prevista per le ore 13 in Commissione Lavoro alla Camera, la discussione dell'interogazione presentata dalla deputata del Pd Teresa Bellnova in cui si chiede l'effettivo ammontare del fondo disponibile ed anche il suo rifinanziamento per venire incontro ai bisogni del territorio pugliese.
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