Cara la visita al caro estinto

Bari. Adoc ha rilevato un aumento dei prezzi del 20% in concomitanza con il ponte dedicato ai defunti

BARI – Fare visita al caro estinto nel mese di novembre, costerà tra i 20 e i 50 euro. Per munirsi di fiori e lumini i cittadini spenderanno il 20 per cento in più rispetto ai prezzi medi. E’ la consueta tendenza al rialzo che i commercianti non riescono a trattenere nell’immediata vigilia della commemorazione dei Defunti. La rilevazione è dell’Adoc Puglia, l’associazione dei consumatori, che in questi giorni ha monitorato i prezzi al pubblico nei negozi tradizionali, presso le bancarelle dei cimiteri e perfino tra i centri commerciali della grande distribuzione. “Per esempio – fa notare Valeria Andriano, curatrice del sondaggio dell’Adoc -, le composizioni di fiori da 15 euro sono quelle più richieste e vanno per la maggiore; mentre i fiori a gambo lungo vengono acquistati in misura inferiore in quanto, in questo caso, il prezzo raddoppia”. Se in un negozio, in città, il classico crisantemo costa all’incirca 1 euro e 50, sulle bancarelle e nei pressi del cimitero può arrivare a costare anche 2,50, se non 3 euro. Il crisantemo, si sa, rispetto ai mesi precedenti, e per di più nei pressi del cimitero, rincara notevolmente e senza variazioni di fondo dettate dalla concorrenza. Altri fiori richiesti sono gerbere, garofani, rose. Ed una sola rosa, in questi giorni, può arrivare a costare fino a 4 euro se acquistata nei pressi del cimitero. “I fiori sono facilmente deperibili, quindi – affermano dalla sede dell’Adoc regionale – è pressoché impossibile acquistarli in anticipo. Pertanto, per risparmiare, il consiglio utile è quello di comprarli in luoghi distanti dai cimiteri, preferibilmente dal proprio fioraio di fiducia, dal momento che si è accertato che nelle vicinanze delle necropoli i prezzi aumentano senza giustificazioni”. Altro aspetto profano della ricorrenza dei defunti è il business dei lumini elettrici, il cui costo si aggira dai 5 ai 7 euro per una durata di circa 70 giorni. Una speculazione, questa, che i consumatori subiscono senza ottenere, molto spesso, lo scontrino fiscale all’atto dell’acquisto. Ma prima della ricorrenza dei Defunti, i pugliesi, come ormai dettato dalla moda d’oltreoceano, hanno festeggiato Halloween, celebrazione americana che anno dopo anno vede aumentare il numero dei festeggianti. Chi ha scelto feste a tema per le quali era previsto un ingresso a pagamento quest’anno ha speso dai 12 ai 20 euro; chi ha optato per un locale con ingresso libero e consumazione obbligatoria ha sborsato dai 10 ai 15 euro. Inoltre, sotto la Festa delle streghe, un chilo di dolci assortiti è costato in media 26 euro, mentre la zucca, simbolo per eccellenza della festa, è stata venduta in media al costo di 2 euro al chilo. E chi ha scelto una festa in maschera? Adoc ha analizzato anche questa voce: chi si è mascherato ha speso dai 15 ai 25 euro per acquistare un costume da adulto e dai 10 ai 30 euro per un costume da bambino. Più decorazioni a tema: dai 4 ai 20 euro l’una.

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