Bari. La Giunta ha approvato la perimetrazione degli ambiti di raccolta ottimali che gestiranno i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti
BARI – In tutta la Puglia sono 38. La Giunta regionale ha approvato gli Aro, gli ambiti di raccolta ottimali previsti dalla legge sulla nuova organizzazione dei servizi pubblici locali. Sono otto per la provincia di Bari, otto per Foggia, undici per Lecce, tre per la Bat, tre per Brindisi e cinque per Taranto, con una popolazione mediamente attestata sui 100mila abitanti l’uno. “Il documento tecnico di perimetrazione degli Aro – ha spiegato l’assessore alle Risorse ambientali Lorenzo Nicastro – è stato oggetto di esame e di confronto in occasione di tavolo tecnico convocato presso l'assessorato all'Ambiente alla presenza dei rappresentanti di Invitalia e Anci Puglia la cui condivisione è stata raccolta a seguito di una approfondita disamina del provvedimento”. Gli Aro sono previsti dalla legge regionale 24/2012 e sono i soggetti incaricati di gestire quella parte di servizi del ciclo dei rifiuti cosiddetti “labour intensive”, ovvero a basso investimento ma con elevati costi di personale: spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. La delibera di Giunta, ha spiegato Nicastro, è il frutto di un lungo lavoro di studio e di confronto in primo luogo sulle perimetrazioni contenute nei documenti di armonizzazione dei piani di ambito trasmesse dai commissari ad acta e, in seconda battuta sulle proposte pervenute dai Comuni della regione come previsto dall'art. 8 della legge dell'agosto scorso”. I criteri per la perimetrazione degli Aro hanno considerato la popolazione ed il coefficiente di picco di produzione dei rifiuti.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding