Amministrazione Stefàno. Giudizio di De Marco 100 giorni dopo

Casarano. Secondo l’ex “avversario” di Stefàno in campagna elettorale, i suoi cinque anni di governo della città sarebbero partito col piede sbagliato

CASARANO – Immobilismo, mancanza di trasparenza, incarichi a professionisti esterni che ricadono economicamente sulle tasche dei cittadini. E’ l’analisi dei primi cento giorni dell'Amministrazione guidata da Gianni Stefàno, da parte di Attilio De Marco, il suo “avversario” alle Amministrative della scora primavera. Ecco l’analisi di De Marco: Un assordante silenzio. E’ ciò che ovatta l’operato, o meglio, il modo di non procedere, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Stefano. Immobilismo, mancanza di trasparenza sui temi fondamentali per la città, assenza di dialogo all’esterno e con i membri dell’opposizione, incapacità di tradurre in azioni concrete le tante promesse sbandierate in campagna elettorale. I rappresentanti del centro destra probabilmente non hanno ancora compreso che non sono una forza di opposizione, ma sono al governo della città e la stessa, da oltre quattro mesi, attende segnali forti per la sua ripresa. A ciò si aggiunga che la giunta Stefano risulta incapace di relazionarsi con i cittadini: assessori anonimi e silenti, programma amministrativo da decifrare, navigazione a vista senza programmi e senza prospettive di ampio respiro. Un simile atteggiamento rischia di portare a una situazione di autosufficienza e isolamento che non aiuta a trovare risposte concrete ai problemi che angustiano la città. E pure, in campagna elettorale era stato professato il credo della trasparenza, ma nella realtà gli atti finora prodotti dalla giunta sono a dir poco discutibili Non si comprende, infatti, il senso di una richiesta di parere all’avv. Ponzo Daniela, professionista di Lecce avente ad oggetto un quesito sotteso ad identificare la procedura da seguire per l’interesse pubblico ex L.241/90: anamento di un atto della P.A. affetto da ità. La presenza in giunta di due legali e l’alta professionalità dei responsabili del settore, doveva essere, a nostro avviso sufficiente, a provvedere sull’istanza senza ulteriore esborso per l’Amministrazione. Priva di oggettivo riscontro positivo, appare la determina che, a patto di stabilità sforato, individua nell’ing. Causo di Racale una sorta di supervisore sulla aderenza tra effettivo servizio di raccolta di r.s.u. e l’aderenza dello stesso servizio a quanto previsto dal capitolato d’appalto che regola i lavori da svolgere dalla ditta Igeco, il costo per i Casaranesi ammonta ad 11.000 euro circa, ma Casarano continua a rimanere sporca. Oppure la nomina di un “Coordinatore dei cantieri di lavoro”, individuato fuori dal personale amministrativo, per circa 1.500 euro, mentre i muretti di cinta delle scuole cedono e sono puntellati da transenne… Sono evidenti, a tal proposito un set di 4 copertoni, da oltre 20 giorni, “impilati” in via Scalella e le numerose piccole discariche nelle zone di periferia. Sono passati da poco i primi 100 giorni di Governo della nuova Amministrazione comunale di Casarano che aveva come slogan: “Svolta”: appunto, quello è rimasto solo un claim, un impegno che finora ha prodotto niente. L’associazione politico culturale “Diffondere per Crescere”, intende fare il punto sull'operato di questo esecutivo di questi primi cento giorni di assordante silenzio e immobilismo programmatico-amministrativo che stanno caratterizzando il “nuovo corso”. Il sindaco continua a nascondersi dietro al dito di un “abnorme disavanzo di bilancio”, sul quale continua a meditare e studiare, salvo poi scoprire che il fuoco cova sotto le ceneri di questo comodo paravento, alimentando incarichi per soli parenti ed eletti (vedi Cerin srl). Intanto, la “luna di miele” è finita, l'estate ormai alle spalle: “Chi vuol esser lieto sia, del diman non v'è certezza”. Anzi, alcune certezze i cittadini le hanno già: una maggiore imposizione tributaria, un crescente degrado urbano, una città sempre più sporca nonostante la presenza di un supervisore “nominato” ad hoc, privilegi per chi è nella “casta” e nelle grazie del Signor Sindaco… Ai comuni mortali, non restano più nemmeno le panchine pubbliche, né gli alberi per ossigeno e frescura…la notte non porta via solo il giorno ma anche i pini d'arredo urbano di piazza San Domenico.

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