Lecce. Il partito di Casini chiede di abolire i listini bloccati e permettere ai cittadini di scegliere direttamente i propri rappresentanti in Parlamento
LECCE – No al “Porcellum”. Lo chiede l’Udc salentino che sabato scorso ha presentato l’iniziativa “Sì al voto di preferenza”, nell’ambito della quale la segreteria cittadina effettuerà una raccolta di firme per la modifica della legge elettorale. Obiettivo è abolire i listini bloccati e permettere così ai cittadini di scegliere chi vogliono che li rappresenti in Parlamento. Alla conferenza erano presenti il coordinatore provinciale Udc, Salvatore Ruggeri, il capogruppo Udc in Consiglio regionale, Salvatore Negro, il presidente Udc provinciale Francesco Chirilli, il vicepresidente Udc provinciale e sindaco di Cutrofiano, Oriele Rolli, il capogruppo Udc in Consiglio comunale, Luigi Melica, il presidente Udc cittadino Carmelo Isola e il coordinatore cittadino Guido Gustapane. “È un tema caro all’Udc, quello della riforma della legge elettorale – ha esordito Isola -: la raccolta delle firme è una delle prime iniziative della segreteria cittadina rinnovata, che da oggi dispone di nuove professionalità che hanno voglia di cambiare il valore all'interno della città. Vogliamo crescere e per farlo scenderemo in piazza e ci occuperemo di tematiche che coinvolgano il cittadino. Apriremo il partito ai cittadini, organizzeremo forum tematici e daremo servizi diretti al cittadino. È arrivato il momento di cambiare il modo di fare politica, ci crediamo e lo faremo con le professionalità che hanno voglia di spendersi sul territorio. L’Udc Lecce riapre tesseramento fino al 31 ottobre: a novembre eleggeremo il segretario cittadino”. “Mi sembra che i principali partiti vogliano portare avanti il Porcellum – ha aggiunto Ruggeri – senza tener conto delle indicazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi non ci sono più le condizioni per pensare al passato, dobbiamo dare ai cittadini la possibilità di pensare a un nuovo corso. Bisogna dare un segnale ai cittadini che si vuole cambiare rotta, abolendo i listini, altrimenti l’antipolitica avrà il sopravvento. Chiederò a tutti i miei amici di portare questa iniziativa in tutte le città e i comuni della provincia. Nei prossimi giorni – ha continuato – presenterò mozione in Parlamento, in cui chiederò l’ineleggibilità per quei presidenti di Regione e Provincia che non abbiano ancora terminato il mandato naturale: troppo facile dare le dimissioni per candidarsi in Parlamento o in Regione. Dobbiamo far capire che l’Udc non pensa a occupare le poltrone solamente finché sono comode, abbandonandole quando non lo sono più. A cominciare dal governatore Vendola”. Nell’ambito della conferenza, il capogruppo Salvatore Negro è tornato su un tema scottante: “I bilanci dei consorzi di bonifica hanno un buco da 274 milioni di euro, che dovrà essere risanato dall’ente Regione e di conseguenza sulle tasse dei cittadini: ciò che pagheranno i proprietari terrieri sarà sufficiente solo a coprire in parte questo buco, ovvero solo per 125 milioni di euro”. A conclusione è intervenuto il capogruppo Luigi Melica, che ha parlato di rivitalizzazione delle commissioni consiliari, attraverso l’organizzazione di una serie di incontri al loro interno con operatori del settori produttivi: a cominciare dal turismo e dalla sua destagionalizzazione.
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