Lecce. Allarme di Filomena D’Antini Solero: sono a rischio i servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione salentina
“L’azzeramento del Fondo nazionale delle politiche sociali rischia di causare un vero e proprio dramma sociale perché porterà ad interrompere numerosi servizi socio assistenziali fino ad oggi garantiti ad anziani, bambini, disabili, con gravi conseguenze anche per l’occupazione del settore”. E’ il grido d’allarme lanciato dall’assessore provinciale alle Politiche sociali e alle Pari opportunità Filomena D’Antini Solero che, sulla scottante questione, ha presentato un ordine del giorno che verrà discusso nel prossimo Consiglio provinciale. Allarme che parte dal Salento, con l’auspicio che si estenda a tutta la Puglia. “Per effetto delle decisioni di programmazione finanziaria adottate dal Governo nazionale”, spiega l’assessore D’Antini, “il Fondo nazionale delle politiche sociali risulta azzerato per il 2012. Ad oggi, quindi, come è emerso, tra l’altro, dall’incontro tenutosi l’11 settembre scorso, presso l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, con gli assessori provinciali della Regione Puglia e Anci Puglia, la nostra Regione non può assicurare il cofinanziamento, proveniente dal Fondo nazionale delle politiche sociali, delle attività delle Amministrazioni provinciali”. “Un taglio drastico di risorse”, prosegue l’assessore provinciale alle Politiche sociali, “che rischia di anare servizi di assistenza vitali per le fasce della popolazione più deboli. Infatti, l’azzeramento del Fondo incide sul rifinanziamento della terza annualità dei Piani di zona. Sono a rischio i servizi comunali che passano dai Piani sociali di zona, ai quali i Comuni non riusciranno a garantire continuità se il Fondo non verrà adeguatamente rimpinguato. Stiamo parlando, infatti, dell’assistenza domiciliare integrata agli anziani non autosufficienti e ai disabili, dei servizi a supporto delle famiglie e per gli immigrati, della gestione dei vari centri socio educativi, tra cui quelli per i disabili, aperti sul territorio, dell’aiuto ai tossicodipendenti, del pagamento delle rette degli Istituti per minori, degli interventi a sostegno dei poveri”. “A questo proposito, va ricordato che il Fondo nazionale è stato già ridotto ai minimi storici e che la Provincia di Lecce è riuscita anche quest’anno a garantire servizi essenziali come l’integrazione scolastica per i ciechi, i sordi e i disabili solo grazie ad economie sul proprio bilancio”. “In questi giorni”, aggiunge l’assessore D’Antini, “ho raccolto tutto lo sconcerto e la contrarietà per questo provvedimento da parte degli ambiti territoriali per le politiche sociali e della Asl. In particolare, gli ambiti di Maglie, Poggiardo e Galatina sostengono di poter garantire i servizi previsti dai Piani di Zona del 2010-2012 per i prossimi 6 mesi, ma di non poter assicurare la continuità oltre questo termine”. “Con questo ordine del giorno, la Provincia di Lecce, tramite il presidente Antonio Gabellone, s’impegna a intervenire sul Governo per la riapertura del tavolo che consenta di conoscere gli intendimenti rispetto ai problemi evidenziati e, soprattutto, proceda al rifinanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali per l’anno 2012”. “E’ un primo passo verso una mobilitazione in difesa della qualità della vita delle famiglie che vivono in situazioni di estremo disagio e del posto di lavoro di centinaia di operatori che da anni si occupano di assistenza socio sanitaria, che ci auguriamo parta dal Salento per estendersi in tutta la Puglia”, conclude l’assessore provinciale Filomena D’Antini Solero.
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