Bari. Partono oggi le riprese del film di Antonio Morabito con Claudio Santamaria. Interamente girato nel capoluogo pugliese per cinque settimane
BARI – Ci sarà Claudio Santamaria. E, con lui, anche Isabella Ferrari, Evita Ciri, Roberto De Francesco, Ignazio Oliva, Paolo De Vita, Alessia Barela, Pierpaolo Lovino. Tutti a Bari,per dare il via alle riprese del film “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito, pellicola che sarà girata interamante nel capoluogo pugliese a partire da oggi per cinque settimane fino a sabato 28 ottobre. Sceneggiato da Antonio Morabito, Michele Pellegrini e Amedeo Pagani, “Il venditore di medicine” è un film basato su accadimenti di scottante attualità. Parla, infatti, delle dinamiche sociali e di potere tipiche dell’Italia dei nostri giorni attraverso le vicende di Bruno, un informatore medico disposto a tutto, a corrompere, a ingannare, a tradire la fiducia delle persone a lui più vicine, pur di mantenere il suo posto di lavoro e il suo stile di vita agiato. Bruno, apparentemente mostruoso, non é altro che il risultato della società che lo circonda: incarna le contraddizioni, l’ansia, la corruzione, l’impunità. Il film, coprodotto dalla Classic e dalla Peacock Film di Zurigo in associazione con Cinecittà Luce, Fondazione Eutheca, Dinamo Film di Bari, è realizzato in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno della Fondazione Apulia Film Commission, del Fondo Eurimages del Consiglio d’Europa, della RSI Radiotelevisione Svizzera e dell’Ufficio Federale di Cultura svizzero. “La Puglia, a differenza di altri territori, ha creato nel tempo una struttura di accoglienza molto intelligente per cui noi venendo qui troviamo tutto quello che ci serve per fare un film nelle migliori condizioni”, ha detto Amedeo Pagani, produttore di Classic Film, durante l’incontro di venerdì scorso per presentare il film alla stampa. “Qui troviamo tutto – ha aggiunto –, macchinari tecnici, luci, mezzi e personale. Si è creato un micromondo di tecnici pugliesi molto interessante che rende la Puglia terra di eccellenza per quanto riguarda la possibilità pratico teorica di fare un film. So che altri fondi regionali si stanno ispirando a questo meccanismo. Mi trovo spesso a dover dire ad altre regioni: ‘Prendete esempio dalla Puglia’. L’Apulia Film Commission rappresenta l’unico modo di fare dei film in Italia oggi rimanendo in qualche modo indipendente”. “Questo film non vuole essere un’inchiesta giornalistica sul comparaggio farmaceutico – ha aggiunto il regista Morabito -, ma la storia di un uomo figlio del suo tempo, immerso in un sistema di bisogni indotti e di inconsapevolezza sociale, che ruota intorno a un fenomeno di corruzione del mondo farmaceutico”. Santamaria, interprete principale, invece, ha sottolineato di aver accettato il ruolo di protagonista “perché raramente capita di affrontare nel cinema italiano un tema così forte e attuale come questo. E’ una storia scritta bene e che non mancherà di sorprendere gli spettatori”. La pellicola, che è stato riconosciuta di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, sarà distribuita nelle sale italiane da Istituto Luce – Cinecittà.
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