Scandagliando il fondo del mare…

Ugento. La Nave Ammiraglio Magnaghi ha attivato un'analisi della morfologia del fondale marino dello Ionio. Un contributo per la comunità scientifica

Nave ”Ammiraglio Magnaghi”, Unità idrografica d’altura della Marina Militare, sta dirigendo verso il porto di Gallipoli, base operativa per l’effettuazione del rilievo batimetrico delle Secche di Ugento. L’attività operativa nel Golfo di Taranto, iniziata mercoledì 19 settembre, si colloca nell’ambito della Campagna Idrografica 2012 ed impegnerà la nave per circa 40 giorni. L’Unità svolgerà un’intensa attività di rilievi idrografici e oceanografici del litorale, per la raccolta dei dati dei fondali e ambientali, con i quali procedere all’aggiornamento della documentazione nautica. Il rilievo delle Secche di Ugento possiede una peculiarità intrinseca in quanto all’interno di un’area marina protetta, caratteristica sia dal punto di vista morfologico che biologico. Il tratto di costa jonica oggetto dello scandagliamento si trova infatti all’interno del “Parco naturale regionale Litorale di Ugento”, instituito nel 2007. La presenza di bassi fondali, in particolar modo in corrispondenza della zona di secche, rendono la definizione dell’andamento batimetrico di particolare importanza ai fini della sicurezza di chi va per mare, considerato anche l’elevato traffico di natanti che interessa il litorale Salentino nei mesi estivi. L’attività operativa da svolgere lungo il litorale pugliese prevede l’impiego di due imbarcazioni, ad idrogetto, dotate di sistemi di acquisizione multifascio e di sonar a scansione laterale, destinate alla raccolta di dati riguardanti la morfologia del fondale marino in profondità medio-basse. Questi dati saranno successivamente utilizzati dall’Istituto Idrografico della Marina, sito a Genova, per la produzione e l’aggiornamento delle carte nautiche, sia in formato cartaceo che elettronico, e delle altre documentazioni nautiche che costituiscono il corredo indispensabile di tutti i naviganti. In questo contesto, la Marina Militare ed in particolare il mondo idrografico, ha un’antica tradizione nello studio e ricerche in mare nel campo delle informazioni idro-oceanografiche ed ambientali, e pone molta attenzione all’informazione nautica per la salvaguardia della sicurezza della navigazione. Nei periodi di fine settimana l’Unità farà sosta in porto a Gallipoli, ormeggiata al Molo Foraneo, e sarà aperta per visite a bordo, di massima, il Sabato (dalle ore 14.00 alle ore 18.00) e la Domenica (dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00). La Nave Ammiraglio Magnaghi Si tratta dell'Unità Idrografica maggiore della Marina Militare, dipendente organicamente dal Comando delle Forze Ausiliarie della Squadra Navale, sin dal 1975 (anno della sua consegna alla Marina Militare) apporta un fondamentale contributo alla Forza Armata e alla comunità scientifica nazionale ed internazionale. Uomini e donne del suo equipaggio (circa 120 elementi, di cui 1/10 costituito da personale specialista idrografo), con l’ausilio di strumentazione e tecnologia d’avanguardia, ogni anno svolgono campagne idrografiche mirate all’aggiornamento della documentazione nautica, alla verifica dei fondali marini, allo studio della distribuzione, movimento, biologia e chimica delle acque nazionali. Nave Magnaghi, che nell’ambito delle proprie attività scientifiche collabora anche con gli altri Enti di ricerca nazionali, è posta al Comando del Capitano di Fregata Maurizio DEMARTE. L’unità è lunga 82 metri e disloca 1700 tonnellate a pieno carico è dotata di molti tra i più sofisticati sistemi idrografici, i più moderni e precisi sistemi di posizionamento satellitare, workstation di elaborazione e valorizzazione dei dati. E’ dotata anche di un moderno laboratorio idrologico per l’analisi e lo studio della composizione dei fondali e l’analisi chimica e biochimica dell’acqua.

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