Rinnovabili. Negro: ‘Perché ci siamo astenuti'

Bari. Il presidente dell’Udc Puglia ritorna a chiedere l’istituzione dell’anagrafe degli impianti

BARI – “La proposta di legge approvata oggi dal Consiglio regionale è un passo avanti nella regolamentazione sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ma presenta delle criticità. In particolare per quanto riguarda la mancata previsione di un’anagrafe degli impianti che consenta di risalire alle ditte che li hanno realizzati e perseguire possibili illeciti ed abusi”. È quanto affermato dal presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che ha giustificato in tal modo l’astensione dei centristi dal voto sulla proposta di legge riguardante l’uso dell’energia da fonti rinnovabili. “Sin dal nostro insediamento, avvenuto nel 2010 – ha ricordato il capogruppo Udc – abbiamo chiesto regole certe nel settore per scongiurare disastri ambientali e danni al paesaggio. Ma soprattutto più volte abbiamo posto l’attenzione sui possibili abusi da parte di imprenditori senza scrupoli o peggio della criminalità organizzata. Una preoccupazione confermata a suo tempo anche dal capo della procura antimafia. Per tale ragione, restiamo fermamente convinti che l’istituzione di un’anagrafe degli impianti eolici e fotovoltaici servirebbe ad eliminare dubbi e incertezze su possibili abusi e servirebbe a scoraggiare l’ingresso di capitali di dubbia provenienza, e quindi il controllo del business dell’eolico e del fotovoltaico da parte di un mondo economico che non coincide con l’economia legale”.

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