Radiazione cosmica. Conferenza internazionale a Lecce

Lecce. Da oggi al 22 giugno il capoluogo salentino ospiterà un centinaio tra i maggiori esperti nello studio della radiazione

LECCE – Un centinaio tra i maggiori esperti nello studio della “radiazione cosmica di altissima energia”, provenienti da Università ed enti di ricerca di prestigio di tutto il mondo si ritroveranno a Lecce da oggi al 22 giugno per prendere parte alla nona conferenza internazionale “SciNeGHE 2012”. L’evento “SciNeGHE 2012. Science with the New Generation of High Energy Gamma-ray Experiments: from high energy gamma sources to cosmic rays one century after their discovery” si terrà alle Officine Cantelmo, ed è organizzato dai professori Ivan De Mitri e Giovanni Marsella del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento e da Antonio Surdo della locale Sezione dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare (INFN). L’appuntamento acquista ulteriore significato vista la coincidenza del centenario della scoperta della radiazione cosmica da parte del fisico austriaco Victor Hess (nel 1912), preceduto da fondamentali lavori dell’italiano Domenico Pacini nel 1911. La radiazione in questione, che colpisce continuamente la Terra con una intensità di circa 300 particelle al secondo per ogni metro quadrato di superficie al livello del mare, ha consentito – prima dell’avvento della tecnologia degli acceleratori di particelle costruiti dall’uomo (per esempio LHC al CERN di Ginevra) – i primi passi fondamentali nella comprensione del mondo subatomico, e continua a costituire l’unico strumento di indagine a energie elevatissime, altrimenti non raggiungibili attualmente in laboratorio. // La radiazione “I meccanismi che portano le particelle a energie così elevate e le sorgenti cosmiche dove tutto ciò avviene – spiegano gli organizzatori – sono ancora in parte poco conosciuti. Sicuramente coinvolgono fenomeni trai i più energetici che avvengono nell’Universo, come l’esplosione di una supernova o ciò che avviene in galassie lontane al cui centro potrebbero trovarsi buchi neri pesanti anche un miliardo di volte il nostro Sole. La radiazione prodotta giunge sino a noi e può essere osservata e studiata utilizzando apparati sperimentali nello spazio o sulla Terra”. // Gli studi nel Salento Il Gruppo di Fisica Astroparticellare dell’Università del Salento e della locale Sezione INFN da più di vent’anni si occupa dello studio di tali fenomeni con esperimenti di punta nell’ambito di collaborazioni internazionali. Alla partecipazione a un primo esperimento, denominato MACRO, situato sotto 1400 metri di roccia all’interno dei laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’INFN, sono seguite quelle attualmente in corso agli esperimenti AUGER (www.auger.org) e ARGO-YBJ (www.argo.na.infn.it). L’osservatorio AUGER ha come obiettivo lo studio dei raggi cosmici di energia estremamente elevata mediante un apparato sperimentale che ricopre una superficie di circa 3000km2 situato nella Pampa Argentina. L’esperimento ARGO-YBJ, invece, studia soprattutto la radiazione gamma, proveniente da sorgenti sia galattiche che extragalattiche, con un rivelatore di circa 7000m2 localizzato alla quota di 4500 metri sul livello del mare nel villaggio di Yangbajing, in Tibet. “La conferenza organizzata a Lecce – concludono gli organizzatori – costituirà un’importante occasione di discussione e confronto tra i ricercatori maggiormente impegnati nel campo, per un ulteriore passo in avanti non solo nella comprensione di questi straordinari fenomeni naturali ma anche nello sviluppo di nuove tecnologie che la messa a punto di tali esperimenti comporta e che poi trovano la loro applicazione in settori anche molto lontani dalla ricerca di base”.

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