Nardò. Ieri affollato vertice a Palazzo Personè. I presenti hanno dato mandato al sindaco Risi con cui si rivendica il mantenimento delle sedi distaccate
NARDO’ – Un affollato vertice per tentate di mantenere in vita le due sezioni distaccate di tribunale e rispettivi giudici di pace a Nardò e Gallipoli si è svolto ieri pomeriggio nell’Aula consiliare di Palazzo Personè. L’incontro è stato convocato dal sindaco Marcello Risi per discutere le iniziative da assumere a proposito della ventilata ipotesi di chiusura degli Uffici Giudiziari e dei Giudici di Pace. L’intento che ha animato l’intero vertice quello di scongiurare il rischio che tutta la mole delle cause sopravvenienti sia gestita da poche sedi, che vedrebbero aumentato in maniera esponenziale il proprio carico di lavoro senza essere attrezzati a tale scopo e con notevole disagio per gli avvocati e per i cittadini utenti che dovrebbero raggiungere sedi a volt anche molto distanti dalle proprie residenze. All’assise, riunitasi a partire dalle 15,30, hanno partecipato: Giuseppe Biondi, in rappresentanza del Presidente del Tribunale di Lecce, Veneranda Cerfeda, coordinatrice dell’Ufficio Giudice di Pace di Nardò, Sergio Limongelli, presidente della Camera forense neretina, Giuseppe Bonsegna, delegato OUA, i sindaci dei Comuni di Copertino, Leveranno, Porto Cesareo, Gallipoli e Galatone; gli avvocati Ezio Maria Tarantino, Andrea Bianco, Tommaso Ronzino, Oreste Geusa, Paola Filipponi, Adele Cavallo, Riccardo Lezzi. Presenti, oltre al sindaco Marcello Risi e al segretario generale del Comune, Giuseppe Leopizzi, il presidente del Consiglio comunale Antonio Tiene, i consiglieri comunali Paolo Maccagnano, Giancarlo De Pascalis, Mirella Bianco, Cesare Dell’Angelo Custode, Maria Antonietta Coppola, Sergio Vaglio, Andrea Frassanito, Antonio Cavallo, l’assessore Vincenzo Renna e il Consigliere provinciale Mino Frasca. Il vertice ha raccolto le varie opinioni degli avvocati e dei giudici e ha dato mandato al sindaco di Nardò di elaborare un documento da sottoscrivere, a cura dei due sindaci di Nardò e Gallipoli, Sedi di Tribunale e Giudice di Pace, con il quale “si rivendica con forza il mantenimento delle sedi distaccate di Tribunale e degli uffici di Giudice di Pace di Nardò e Gallipoli; si chiede, in via subordinata, l’accorpamento delle attuali Sedi in una, per consentire ai numerosi procedimenti e agli avvocati stessi di amministrare la Giustizia con speditezza ed efficienza , mantenendo i rispettivi Giudici di pace; si domanda che l’ipotesi di riduzione dei presidi giudiziari non prescinda da obiettivi programmatici con i quali le spese sarebbero finalizzate e determinate ad effettivi fabbisogni”.