Eolico da 31 torri. La Commissione boccia il progetto

Nardò. Secondo il presidente Antonazzo il progetto, presentato da Italgest e poi ceduto ad Enel Green Power non è compatibile con la vocazione turistica del Comune

NARDO’ – “La realizzazione di un Parco eolico sulle marine di Nardò non può essere minimamente ipotizzata data l’elevata vocazione turistica del territorio”. La Commissione consiliare Urbanistica del Comune di Nardò presieduta da Salvatore Antonazzo ha bocciato la realizzazione di un parco eolico da 31 aereogeneratori nel territorio comunale di Nardò secondo un progetto originariamente presentato da Italgest wind s.r.l. e successivamente ceduto alla Enel Green Power Puglia s.r.l. Nella seduta convocata per la conclusione della procedura di Via, la Commissione ha ritenuto che l'impianto fosse previsto in area non idonea ai sensi del regolamento Regionale n. 24/2010, ricadendo quasi integralmente nell'area dei coni visuali del Parco naturale regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano, ed è interessato inoltre da numerosi vincoli del PUTT/p. Tra l’altro la delibera del Consiglio comunale n. 41/2007, tuttora vigente, manifesta ferma opposizione alla realizzazione del progetto ed alla installazione di generatori eolici di grossa taglia sul territorio comunale. “Attenzione particolare va riservata alla Valutazione di Incidenza Ambientale in quanto è notorio che l’impatto ambientale e visivo delle torri eoliche è devastante per un territorio che dovrebbe iniziare a puntare in maniera molto più incisiva sul turismo e sulle infrastrutture capaci di far decollare il turismo, in considerazione della bellezza del proprio centro storico, le ricchezze culturali, i siti archeologici e le zone di mare ivi presenti – ha commentato Antonazzo -. Non si può sottovalutare, inoltre, l’immensa ricchezza del Parco di Porto Selvaggio con i suoi particolari e per certi versi uniche realtà: flora, fauna e grotte non ancora definitivamente esplorate”. Antonazzo si è detto sicuro che la realizzazione di un parco eolico non solo non apporti alcun beneficio sostanziale degno di essere preso in considerazione, ma che addirittura rechi danni all’agricoltura, alla avifauna e sia uno sfregio alla bellezza del paesaggio. “L’eventuale parco eolico rappresenta un ostacolo e un freno allo sviluppo turistico di Nardò – ha detto -, con conseguenti danni non solo all’immagine della città ma anche alla economia della stessa che, come più volte ribadito dal sottoscritto, ha bisogno di una politica turistica di spessore, di operazioni di marketing del territorio mirate ad attrarre visitatori e quindi nuove entrate per la economia cittadina, sempre più boccheggiante e bisognosa di iniziare a far partire il volano della crescita”.

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