Dilemmi ed analisi del dopo-voto. Nel prima-del-voto ignorati laicità, riconoscimento delle coppie di fatto e testamento biologico
Di Giacomo Grippa Pongo un quesito e la sparo grossa: Lecce è di destra, ed è di destra perché asociale? Nel senso di una prevalenza o costanza dell'individualismo, dell'arrembaggio, affarismo e parassitismo. Il tema l' ho affacciato in coda al mio intervento all'incontro per un commento sul dopo-voto nella sede dei gruppi Sel-sinistra radicale. Aveva proposto un'analisi della macchina clientelare del centro-destra leccese. Ne è venuta subito fuori la inevitabile precisazione o riproposizione del dilemma con: se l'avversario stravince, vuol dire che vince non solo col clientelismo. Certo la destra risponde ai bisogni dell'utenza comunale che sono i cittadini col rapporto feudale-clientelare, humus ancora fertile. La sinistra dovrebbe invece rendere prevalente la politica dei diritti o per i diritti. Ma se il voto è coartato con il più turpe condizionamento, ed è corroborato dalla solidificazione degli interessi locali, in questa solidificazione c'entrano i circoli massonici, gli ambienti clericali, i costruttori della Lecce del Futuro? Ne dovremmo trarre che Lecce è di destra, perché consustanzialmente asociale. La diversità, l'alternativa, il contrappeso o l'antidoto a questa asocialità si costruisce e deve affermarsi non solo in quanto immuni dal coinvolgimento di un interesse personalistico con il richiamo della Mongolfiera clientelare. Quindi diversità va intesa non solo come coerenza, stile e moralità, ma come agenti, alleati, appartenenza e rappresentanti di tutti, insieme agli ultimi. Con questa ottica o consapevolezza le denunce non sono solo moralismo o scandalismo, ma indispensabili, necessarie e incalzanti giorno dopo giorno…del resto è ciò che usa fare o sa fare il centro-destra quando si trova ad essere minoranza e opposizione. A proposito di capacità di proposte coerenti con le nostre concezioni democratiche e quindi progressiste: come mai nella battaglia elettorale sono rimasti silenziati i temi della laicità, del riconoscimento delle coppie di fatto e del testamento biologico?