Sannicola. I militari stanno vagliando la posizione dell’ultimo amministratore della società
SANNICOLA – Un tempo era un’azienda vinicola. Oggi, cessata l’attività, il capannone che sorge sulla strada statale 101, a Sannicola, è un vero e proprio deposito di rifiuti, anche pericolosi, abbandonati in maniera incustodita. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico della provincia di Lecce, coadiuvati dai carabinieri della locale stazione, sono intervenuti nei locali e nelle aree di pertinenza dell’azienda non più in attività, rinvenendo centinaia di metri cubi di rifiuti tra silos in vetroresina in disuso, bottiglie di vetro, onduline in cemento amianto, macchinari per la produzione di vino in stato di abbandono, tubature in plastica, cablaggi di quadri elettrici, guaine isolanti, cassette in plastica nonché svariati sacchi e fusti di sostanze chimiche presumibilmente utilizzate in passato per la produzione di vino.

Sannicola; la distesa di bottiglie di vetro Nel corso del sopralluogo, inoltre, il Noe ha accertato che la struttura è priva di qualsiasi recinzione che possa impedire l'accesso ai locali interni potenzialmente molto pericolosi anche per la presenza di numerose cisterne interrate prive di idonea botola di chiusura. Al vaglio dei militari a posizione dell'ultimo amministratore della società al quale sarà contestata l'ipotesi di reato della gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Sul posto è intervenuto anche personale dell'Arpa Puglia per la classificazione dei rifiuti rinvenuti mentre con un'apposita nota le autorità amministrative competenti, tra cui il sindaco del Comune, sono state informate dell'esito del sopralluogo per gli interventi di propria competenza.