Presunta combine: indagini su Pierandrea Semeraro

Bari. L'ex presidente del US Lecce indagato. Dovrebbe essere imminente l'interrogatorio dell'Avv. Andrea Starace che si dichiara totalmente estraneo ai fatti.

Continuano serrate le indagini di carabinieri e Procura di Bari sulla presunta combine nel derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011, finito zero a due e grazie al quale i giallorossi conquistarono una salvezza anticipata nel campionato di Serie A. Principale imputato (agli arresti domiciliari) e ora grande accusatore è Andrea Masiello, difensore ex-biancorosso attualmente dell'Atalanta, messo sotto torchio dal pm Ciro Angelillis assieme ai complici Gianni Carella e Fabio Giacobbe, amici del calciatore e abituali scommettitori. Agli inquirenti Masiello descrive diversi passaggi di denaro da parte di due persone descritte come fisicamente molto alte, entrambi leccesi. Vengono così riconosciuti in foto, prima l'imprenditore Carlo Quarta e successivamente l'avvocato Andrea Starace. Secondo la versione di Masiello e Carella, fu Starace a consegnare loro i 50mila euro in contanti presso l'hotel Tiziano il 22 agosto 2011, mentre successivi pagamenti furono effettuati da Quarta nei confronti di Carella sulla tangenziale per Bari e sempre da Quarta a Masiello nei pressi di Bergamo. Mentre Quarta ha deciso di non collaborare con il Pm avvalendosi della facoltà di non rispondere, l'avv. Starace, che dovrebbe essere convocato nei prossimi giorni, ha già dato la sua disponibilità a chiarire la sua estraneità alla vicenda, dichiarando che Carlo Quarta, suo vecchio amico, lo aveva contattato esclusivamente per ragioni professionali, proponendogli di assumere la difesa legale di Masiello. L'incontro con Masiello non avrebbe però mai avuto luogo. Intanto si indaga sul figlio minore di Giovanni Semeraro, Pierandrea, coetaneo ed amico di Quarta e Starace. Obiettivo evidente degli inquirenti è capire ed accertare se Pierandrea Semeraro, abbia “ispirato” l' autorete finale di Andrea Masiello attraverso il versamento di complessivi 230mila euro per corrompere il giocatore ex barese. Deferimenti in vista per l'US Lecce.

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